Il commento dell’assessore Fiazza
PIACENZA – Cresce la ricchezza prodotta dalle attività culturali attive nel Piacentino, sistema produttivo il cui valore nel 2023 ha raggiunto i 432 milioni di euro, pari al 4,2% del Pil della provincia di Piacenza. Un valore in aumento del 4,9% rispetto al 2023 con un contemporaneo aumento del 2,9% delle persone occupate, passate da 6.744 a 6.942 (più 198). Si tratta di un aspetto strutturale per la nostra economia, fondamentale per una crescita ulteriore in campo culturale e turistico.
Questi elementi sono stati messi in luce dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati divulgati dalla Fondazione Symbola-Unioncamere con il XIV rapporto “Io sono cultura”, che inquadrano l’importante incidenza della filiera creativa e culturale anche a livello locale. Si tratta di una tendenza strutturale perché, visti i cambiamenti sociali, ecologici e strutturali a cui il Paese si sta preparando, la cultura con un aumento della ricchezza e dei fatturati si sta rivelando un elemento fondamentale anche per Piacenza. Incoraggiante per il nostro territorio l’aumento delle industrie culturali e creative, come architettura e design, delle attività di valorizzazione e conservazione del patrimonio storico e artistico, delle arti visive, oltre che da attività come editoria e stampa, musicali e di comunicazione. Componenti che si rivelano fondamentali per la crescita culturale del territorio e che già ora possono contribuire a un aumento della ricchezza e del valore della cultura in termini di strutture, ma anche per un miglioramento dell’impegno culturale che raggiunge un numero maggiore di operatori del settore, un settore che contribuisce a migliorare le nostre potenzialità.
A proposito invece dei dati elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza relativi al calo del turismo piacentino, occorre sottolineare che la città di Piacenza è più resiliente con un calo dell’1,4% rispetto al territorio provinciale (3,5%). Ciò non toglie che nonostante questo calo, che per altro si regista anche in realtà come Parma e Ferrara, non si debba fare squadra come Comune capoluogo, con i Comuni del territorio provinciale che presentano, come ad esempio Bobbio, già “Borgo dei Borghi” d’Italia, bellezze davvero invidiabili dal Ponte Gobbo alla Cattedrale. Senza dimenticare tutti i tesori artistici che provengono dalla cultura medievale e rinascimentale di tanti altri centri del territorio. Inoltre la forte tradizione enogastronomica può fungere da attrattiva per i turisti che amano le nostre vallate. In considerazione di questo calo occorre tenere presente che i mesi primaverili quest’anno sono stati caratterizzati da un forte maltempo e questo ha tenuto lontano i turisti che giungono a Piacenza per una visita giornaliera. La “cultura” a Piacenza non è soltanto Palazzo Farnese o la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi ma un’offerta che per essere concorrenziale e vincente mette insieme alle bellezze del capoluogo, la straordinarietà culturale, gastronomica e di accoglienza delle nostre bellissime valli. Quella che è la resilienza di Piacenza rispetto ai dati della provincia, va messa a servizio di tutto il territorio, come stiamo cercando di fare dall’inizio di questo mandato, perché la ricetta vincente è quella di unire le forze e soccorrersi vicendevolmente anche e soprattutto quando ve ne è la necessità.
Christian Fiazza
Assessore alla Cultura del Comune di Piacenza