Il cittadone è primo tra i capoluoghi di Romagna per crescita di gradimento. Cintorino “premiata la programmazione estiva”
FORLÌ – Italiani ma anche stranieri. Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio statistica della Regione, sono sempre di più i turisti che scelgono la città di Forlì per le proprie vacanze. La fotografia del primo semestre 2023 fissa in 48.693 gli arrivi, +14,1% rispetto al 2022 (40.460 gli italiani e 8.233 gli stranieri) e in 136.012 i pernottamenti, +22,8% (102.449 gli italiani e 33.563 dall’estero), elevando il capoluogo forlivese tra le mete più gettonate della Romagna, con indici di gradimento in crescita rispetto a Cesena (+7,9% di arrivi e +6,8% di presenze), Rimini (+12,3% arrivi e +5,2% presenze) e Ravenna (+8,5% arrivi, +12,1% presenze), città d’arte oltre che costiere.
Insomma, se si guarda la variazione percentuale sul 2022, il cittadone in Romagna fa meglio di tutti, con un risultato in termini di attrattività che rende il giusto merito agli investimenti e allo sforzo dell’assessorato al turismo del comune di Forlì.
“I dati diffusi dalla Regione ci confortano sotto ogni punto di vista” – dichiara l’Assessore Cintorino.
“Al di là dei grandi numeri di gennaio, febbraio e marzo, con le mostre del San Domenico a fungere da traino, va evidenziata l’ottima performance di giugno (+10,8% dei visitatori e +26,1% dei pernottamenti), un mese tipicamente vacanziero, caratterizzato dalla chiusura dell’anno scolastico, in cui la maggior parte delle famiglie e dei cittadini si muovono verso le località rivierasche più rinomate. Eccetto quest’anno” – aggiunge l’assessore Cintorino. “Lungo la costa romagnola, parzialmente risparmiata dal maltempo, appare infatti evidente una netta battuta d’arresto dei flussi turistici nazionali ed internazionali, con ricadute importanti sotto il profilo dei consumi e dei pernottamenti.”
Tornando all’ottimo risultato di giugno, per l’assessore Cintorino si tratta della “controprova che se si effettuano scelte coraggiose e investimenti qualitativi importanti in termini di offerta turistica, la gente resta in città e attrae visitatori da fuori regione. Il ricco calendario dei mercoledì in centro, esteso per la prima volta anche al mese di agosto, ne è un esempio. Gli eventi per tutte le tasche e le fasce d’età dell’Arena e dell’estate in piazza ne sono un altro. Il risultato è un fermento del settore turistico che fa bene a tutti, non solo agli addetti ai lavori.”
La stoccata finale la Cintorino la riserva a Cesena, in corsa per il titolo di co-capoluogo: “il brusco -8,7% degli arrivi e -6,5% dei pernottamenti in giugno lascia intendere un doveroso ripensamento delle politiche turistiche della città malatestiana.”