Materiali informativi, incontri con gli esperti e laboratori; conclusa la formazione per gli operatori, da maggio i suggerimenti contro i raggiri anche tramite spot radiofonici
MODENA – Materiali informativi distribuiti anche attraverso l’Ufficio Mobile della Polizia locale, corsi di formazione rivolti ad anziani, volontari, operatori socio sanitari, Forze dell’ordine e da maggio i suggerimenti per difendersi dalle truffe andranno anche sulle frequenze radiofoniche: punta soprattutto alla prevenzione il progetto del Comune di Modena “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana” contro le truffe telefoniche, via web, per strada, oppure presso le abitazioni.
In atto ci sono una serie di azioni tese, innanzitutto, a informare e formare i cittadini anziani, più esposti a questo genere di reati, soprattutto in un momento dove le regole del distanziamento sociale dovuto alla pandemia rischiano di aumentare l’isolamento e quindi il rischio soprattutto per gli anziani di essere più esposti ai raggiri.
Le azioni programmate dall’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune vengono sviluppate con il coinvolgimento del Settore Politiche sociali, in particolare del Puass, della Polizia Locale, di comitati anziani e sindacati pensionati, oltre che associazioni di consumatori come Federconsumatori parte attiva nello Sportello psicologico la cui sperimentazione è appena partita.
L’obiettivo generale è potenziare l’informazione e la formazione per la prevenzione e il contrasto alle truffe e al tempo stesso potenziare sugli stessi temi la formazione di Forze di polizia e operatori pubblici dei servizi dedicati alla popolazione anziana.
Il progetto sostiene inoltre la formazione degli over 65enni all’uso consapevole del web con laboratori, webinar specifici e la collaborazione della Palestra Digitale.
Un percorso formativo specifico sul tema della prevenzione dei reati ai danni della popolazione anziana è stato attivati per forze di polizia, operatori pubblici, dei Poli sociali dei quartieri, sanitari in modo da integrare conoscenze e percorsi di sostegno alle vittime.
L’attività informativa, la distribuzione dei materiali realizzati (anche in lingue straniere tra cui moldavo, ucraino, albanese, rumeno francese e inglese) vengono distribuiti alle reti di associazioni che a vario titolo sul territorio operano per favorire lo sviluppo di reti di volontariato, terzo settore e istituzioni al fine di sostenere percorsi di assistenza e inclusione sociale a favore della popolazione anziana.
Il progetto prevede inoltre di implementare gli Sportelli Non da Soli attivando percorsi integrati tra i servizi del territorio a sostegno delle vittime e di incrementare le risorse a disposizione del Fondo di risarcimento alle vittime.