CESENA – A più di mezzo secolo dalle entusiastiche aperture di Francesco Arcangeli, che giudicava la pittura prodotta a Cesena nella seconda metà del Seicento come la più potente e geniale espressa in regione, i protagonisti di quella intensa stagione artistica non hanno ancora riscosso un pieno riconoscimento. A quasi vent’anni dall’importante mostra “Storie Barocche”, allestita nel 2004 alla Biblioteca Malatestiana esce un libro che restituisce una fisionomia distinta ai tre principali pittori cesenati del tempo. La pubblicazione (edita da Medusa) sarà presentata domenica 19 dicembre alle ore 17 nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto di Cesena. Introdurrà la conferenza la Storica dell’arte Patrizia Rossi e interverranno l’Assessore alla Cultura Carlo Verona, il Presidente di Romagna Acque Tonino Bernabé, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Roberto Graziani e Marino Mengozzi, Beni Culturali della Diocesi di Cesena-Sarsina. Nel corso dell’incontro inoltre sarà presentata anche la riedizione della “Guida ai dipinti della chiesa di San Domenico” di Francesco Arcangeli. È possibile accedere all’evento con Green Pass telefonando allo 0547 610892 oppure al 366 68466.
Dopo una lunga campagna di ricerche, di ritrovamenti e riflessioni, lo storico dell’arte Massimo Pulini, che già aveva contribuito a quel processo conoscitivo, ha portato a compimento un libro che proietta nuova luce su quel crocevia artistico, raccogliendo in un insieme armonico le tre monografie di Giambattista Razzani, Cristoforo Serra e Cristoforo Savolini. Per ognuno di questi importanti pittori l’autore ha cucito l’intero catalogo delle opere conosciute, aggiungendo inedite attribuzioni e nuovi documenti che, oltre a dare una precisa distinzione di personalità e carattere, di ascendenze e lasciti, offre un racconto panoramico sull’intera vicenda storica.
La ricostruzione di quel clima artistico attraversa gli individui che l’hanno segnata e le tre monografie affiancate in un unico volume dialogano tra loro accompagnando lo sviluppo temporale del racconto e restituendo uno straordinario paesaggio umano e artistico.
Il libro è il frutto di 40 anni di lavoro, di raccolta di dati e documenti, su tutto quel che è stato scritto e pubblicato, oltre a una corposa cernita di importanti attribuzioni, che insieme superano le settanta unità. I nuovi dipinti scoperti e presentati per la prima volta in questo testo, tracciano un’acuta lettura dell’arte cesenate del secolo, a partire da confronti e contrasti con le correnti che muovono il pensiero estetico del tempo.
Il progetto editoriale esce per i tipi di Medusa in parallelo alla riedizione della “guida” che nel 1964 il compianto storico dell’arte Francesco Arcangeli scrisse intorno ai Dipinti della Chiesa di San Domenico a Cesena.
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