BOLOGNA – Trattare l’antico con metodi innovativi, non solo dal punto di vista scientifico, progettuale e allestitivo, ma anche procedurale, per la creazione di un modello virtuoso: questa la scelta operata dal Comune di Bologna e dall’Istituzione Bologna Musei per la realizzazione della grande mostra sugli Etruschi, “Viaggio in Etruria” che troverà sede al Museo Civico Archeologico tra dicembre 2019 e maggio 2020.
L’Istituzione Bologna Musei realizza una grande mostra il cui progetto scientifico è elaborato dagli esperti del Museo Archeologico in collaborazione con la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Bologna e per la prima volta si utilizza per la realizzazione e la gestione dell’esposizione lo strumento della concessione di servizi.
“Il progetto scientifico della Mostra Viaggio in Etruria è elaborato dal nostro Museo Archeologico (con la collaborazione della Università e di un Comitato Nazionale che comprende i maggiori specialisti del settore.)- aggiunge Roberto Grandi, presidente dell’Istituzione Bologna Musei. – In questo caso il processo realizzativo è stato diviso in due fasi. Nella prima, il Museo Archeologico ha definito il concept dell’allestimento su cui ha aperto un avviso pubblico vinto da Panstudio Architetti. Ora abbiamo pubblicato un ulteriore avviso pubblico per l’attribuzione, in concessione, della realizzazione e gestione della Mostra. Con questa modalità, che raddoppia la trasparenza delle procedure, siamo in grado di assicurarci le migliori competenze dei privati che operano nel settore della creazione di allestimenti e in quello della realizzazione e gestione.
Avvisi pubblici e procedure trasparenti
Sono due gli avvisi pubblici indetti dal Comune di Bologna. Il primo, volto all’individuazione del miglior progetto di allestimento per il concept elaborato dal Museo Archeologico, è stato pubblicato lo scorso settembre e si è concluso con il conferimento dell’incarico di progettazione ad uno studio bolognese di grande esperienza, Panstudio Architetti; il secondo, volto ad individuare il soggetto che realizzerà e gestirà “Viaggio in Etruria “, rappresenta la vera novità dal punto di vista procedurale per questo ambito di attività: questo secondo avviso per l’affidamento in concessione dei servizi, ai sensi del Codice dei Contratti (è online in questi giorni e chiuderà il prossimo 27 febbraio alle ore 16; si può trovare pubblicato sul sito del Comune di Bologna alla pagina http://atti9.comune.bologna.it/bandidigara/bandidigara.nsf/dettaglio.xsp?documentId=C829E582B025C233C125838700017522&action=openDocument ), è infatti uno strumento amministrativo che permette l’interazione virtuosa fra pubblico e privato, valorizzando da un lato l’intenzionalità progettuale del Museo, dall’altro l’opportunità agli operatori di settore più qualificati di essere coinvolti nella produzione di un importante evento espositivo. Con tale procedura Il Comune di Bologna e l’Istituzione intendono selezionare un partner in grado di investire risorse e portare competenze tecniche e realizzative a una progettazione scientifica che è stata molto complessa e che è già definita nei suoi elementi essenziali.
“Viaggio in Etruria”
La mostra nasce da un progetto scientifico realizzato dal Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia italica dell’Università di Bologna. Per dare forma definitiva all’intuizione iniziale è stato istituito un prestigioso comitato tecnico-scientifico, che vede la sinergia di Musei, Soprintendenze, Università, CNR, che per oltre un anno ha lavorato per realizzare un progetto di alta qualità e ambizione. L’intento è quello di offrire al grande pubblico un quadro complessivo della storia e della civiltà degli Etruschi, presentando ai visitatori prevalentemente novità di scavo e di ricerca, attraverso la cornice narrativa del viaggio. Si tratta di una chiave “leggera”, che non vuole consegnare al visitatore una summa sistematica sugli Etruschi, ma fornirgli le conoscenze fondamentali e metterlo in contatto con questo popolo, conducendolo nel tempo e nello spazio in cui è vissuto. La scelta del viaggio permette di far emergere, pur nella cornice unitaria, la realtà sfaccettata delle diverse “Etrurie”: sarà proprio il paesaggio, in cui il visitatore è immerso, a mettere in luce le diverse vocazioni e i differenti sviluppi storici e culturali delle aree trattate, in una cornice che dai i pianori tufacei dell’Etruria Meridionale giunge alla vastità della pianura Padana, passando per i paesaggi appenninici fatti di dolci vallate, per le coste tirreniche aperte al mare e alle sue novità, per le fertili piane della Campania.
L’allestimento progettato da Panstudio Architetti
Il progetto di allestimento definisce in modo particolareggiato tutti gli aspetti essenziali della mostra: dal concept, alla distribuzione delle tappe e delle sezioni espositive, fino all’identificazione capillare di ogni singola struttura d’allestimento e vetrina. Seguendo il progetto scientifico, l’allestimento sarà articolato in due parti distinte; una prima, iniziale, concettuale e cronologica e una seconda di carattere geografico e topografico, che si caratterizza per essere il vero e proprio viaggio ideale attraverso le località dell’Etruria. Sulle pareti del primo, grande salone della Sala Mostre del Museo Civico Archeologico, attraverso i reperti ed una grafica di impatto, scorrerà dunque l’evoluzione socio-politica e culturale degli Etruschi lungo otto secoli di storia, mentre nelle sale dedicate specificamente al “viaggio”, si avvicenderanno i siti e le loro peculiarità, evidenziate anche attraverso installazioni multimediali.
Aspetta il visitatore un viaggio vero e proprio, dove si accostano via via realtà diverse, con l’ambizione di non offrire una mera galleria di capolavori, ma di narrare la storia di una civiltà.
“Abbiamo creato un allestimento che gioca su elementi fortemente evocativi: strutture espositive che richiamano, anche se in forma semplificata, le mura etrusche, grandi ricostruzioni grafiche, ambientazioni dei reperti all’interno dei paesaggi attraverso fotografie e filmati – racconta Paolo Capponcelli di Panstudio Architetti. – Strumento importante per orientare il visitatore sarà l’uso del colore: dai colori primari dello spettro utilizzati nella prima parte di percorso, fino ai toni più legati alla terra, al mare e alla vegetazione delle sezioni topografiche successive. Infine, il visitatore sarà guidato nel percorso da una “strada” che si snoda lungo tutto lo spazio della mostra, collegando non solo idealmente le diverse località dell’Etruria”.
Il Comitato tecnico scientifico
Esperti del Museo Civico Archeologico affiancati da studiosi provenienti dalle maggiori Istituzioni museali e culturali del Paese formano il comitato tecnico-scientifico di Viaggio in Etruria che elenchiamo di seguito:
Cristina Ambrosini (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara)
Vincenzo Bellelli (Isma)
Laura Bentini (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Giuseppe della Fina (Fondazione Faina di Orvieto)
Anna Dore (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Paola Giovetti (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Elisabetta Govi (Università di Bologna)
Federica Guidi (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Mario Iozzo (Polo Museale della Toscana)
Roberto Macellari (Musei Civici di Reggio Emilia)
Luigi Malnati (già Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara)
Marinella Marchesi (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Laura Michetti (Università di Roma, La Sapienza)
Laura Minarini (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Valentino Nizzo (Museo Nazionale di Villa Giulia)
Marco Pacciarelli (Università di Napoli)
Giulio Paolucci (Museo Civico di Chianciano Terme)
Carmine Pellegrino (Università di Salerno)
Maurizio Sannibale (Musei Vaticani)
Giuseppe Sassatelli (Università di Bologna)
Viaggio in Etruria
Museo Civico Archeologico dicembre 2019 – maggio 2020
ideata e promossa da
Istituzione Bologna Musei e Comune di Bologna
in collaborazione con
Cattedra di Etruscologia ed Antichità italiche dell’Università di Bologna
In allegato Due immagini tratte dal progetto elaborato da PANSTUDIO Architetti
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