FORLÌ-CESENA – RIMINI – La Sala Borsa della Camera di commercio della Romagna si trova nella sede forlivese, all’angolo tra piazza Saffi e corso della Repubblica: nel cuore del centro della città. Anch’essa cuore di attività in passato, ma da tempo scarsamente utilizzata, soprattutto dopo le restrizioni per il contenimento della pandemia.
A come rivitalizzarla ci hanno pensato le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato all’hackathon From Space to Place, nei giorni 19 e 20 maggio.
L’hackathon è una maratona dedicata alla collaborazione intensiva su un progetto comune. Nati come eventi della durata di uno o più giorni destinati a informatici per la programmazione di software, gli hackathon abbracciano ora ambiti e competenze eterogenei.
Gli Area S3 di ART-ER di Forlì-Cesena e Rimini si sono uniti alla Camera di commercio della Romagna, che ha trovato anche la collaborazione dei Laboratori aperti Ex Asilo Santarelli, Casa Bufalini e Tiberio, per un hackathon diffuso sull’intero territorio.
La sfida di From Space to Place è stata rivolta agli iscritti alle Università, ITS e IFTS attivi sul territorio emiliano-romagnolo ed alle studentesse e studenti universitari emiliano-romagnoli che frequentano atenei fuori regione.
L’hackathon ha restituito alla Camera idee di rigenerazione della Sala Borsa, tutte con un proprio valore aggiunto pur con diverse risposte ad esigenze del territorio. Tutte con un denominatore comune: la dimensione di valore comune che la Camera di commercio e le sue strutture possono rappresentare.
Quattro i premi assegnati e il primo premio è andato a Francesco Ciccone e Daniele Fattizzo, dottorandi presso il DAST-Aerospace Science and Technologies della Università di Bologna – due ingegneri aerospaziali, con la passione per gli scacchi e la musica classica – che hanno presentato il progetto “Cross up”. Sicuramente non i “soliti noti” per un progetto di rigenerazione di uno spazio come la Sala Borsa!
“È stato bellissimo partecipare, un’opportunità per noi per crescere e metterci in gioco. Sono stati due giorni intensi, ma abbiamo fatto tante esperienze” dice Francesco Ciccone, mentre Daniele Fattizzo ricorda il supporto determinante dei tutor e delle tutor, che hanno supportato i gruppi con consigli di metodo e presentazione.
Gli altri tre progetti premiati sono: “Salab” di Francesca Neri, Sara Amaducci ed Eleonora Ricci; “CC – Per Conoscenza” di Gregorio Vaccari, Elisa Prati, Benedetta Borghi ed Enrico Manicone; “Common Room” di Simone Ugolotti, Stefano Pancioni e Pietro Pasqualetto.
“Tra le cose che più ci hanno fatto piacere, oltre alla qualità dei progetti, c’è sicuramente la eterogeneità dei profili dei partecipanti: studentesse e studenti di design, ma anche di digital transformation, economia e management, economia sociale e addirittura dottorandi in materie aerospaziali. Che abbiano vinto il primo premio proprio questi ultimi la dice lunga su come l’innovazione non è generata necessariamente attraverso processi silos altamente specializzati con sfide che corrispondono alle competenze di quelli a cui sono rivolte! Insomma, se fai domande nuove a persone nuove, la probabilità che la risposta sia nuova è alta” sottolinea Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna.
I lavori sono stati aperti da una chiacchierata con Carlo Ratti, architetto e ingegnere, professore al MIT di Boston e direttore del Senseable City Lab che ha sottolineato l’importanza dei luoghi fisici in cui entrare in relazione con competenze e punti di vista diversi per co-analizzare sfide e co-creare innovazione.
I gruppi hanno lavorato con determinazione (e allegria) per due intense giornate, intervallate dalla visita a luoghi di eccezione del territorio: gli appartamenti storici del Palazzo Piazza Paulucci a Forlì (sede della Prefettura), la Biblioteca Malatestiana antica a Cesena e il faro di Rimini.
“Abbiamo voluto che i progetti fossero ispirati dai principi del New European Bauhaus, che invita a immaginare insieme un futuro che sia sostenibile ed inclusivo, certamente, ma anche bello per gli occhi e lo spirito, ispirato dall’arte e dalla cultura – continua Albonetti -. Ora i nuovi organi della Camera della Romagna possono raccogliere le idee innovative e l’entusiasmo dimostrato dai ragazzi per progettare una nuova vita per la Sala Borsa, al servizio delle imprese e della comunità”.
La giuria del premio era composta – oltre che dal Segretario Generale – da Chiara Buongiovanni di APRE, giornalista e studiosa di placemaking, Riccardo Neri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Forlì-Cesena e Paola Valandro di ART-ER, esperta di rigenerazione urbana.
L’hackathon From Space to Place è stato gestito dall’Azienda speciale CISE – Centro per l’innovazione e lo sviluppo economico.
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