É quella della donazione e del trapianto di organi, che anche quest’anno sta dimostrando di poter contare, in Emilia-Romagna, su una rete solida e organizzata, capace di reggere bene nonostante l’emergenza sanitaria: da gennaio a ottobre 2020 sono stati 318 i trapianti effettuati e 119 i donatori utilizzati. Numeri che, se confrontati con lo stesso periodo dello scorso anno (379 trapianti e 162 donatori) mostrano un calo prevedibile ma ridotto, segno che il sistema ha tenuto.
Non solo, perché sul totale delle registrazioni di volontà effettuate nelle anagrafi comunali della regione al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità, il 75% è stato di consenso alla donazione.
E proprio per continuare a garantire e a rafforzare l’attività trapiantologica, la Giunta regionale ha stanziato – con una delibera approvata in questi giorni – 11 milioni e 700mila euro per l’anno in corso. Contestualmente è stato approvato il programma degli interventi concordati con le Aziende sanitarie per il potenziamento e il coordinamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti.
Principale destinatario dei finanziamenti – che vanno anche alle Ausl e agli Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli e Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola – è il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, con sede al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, snodo nevralgico della complessa macchina che si mette in moto in occasione di ogni donazione e trapianto.
La campagna di comunicazione
Un intervento finanziario a cui se ne aggiunge un altro, voluto per tenere alta l’attenzione sull’importanza della donazione e spingere sempre più persone a questo gesto di grande generosità. Partirà infatti lunedì 9 novembre la campagna di comunicazione del servizio sanitario regionale “Una scelta consapevole”, che quest’anno propone il messaggio “La vita dentro la vita- Diventa donatore: decidi ora”. Un invito a scegliere per dare alla propria vita un valore straordinario, partendo dalla convinzione che dire Sì alla donazione sia un’occasione unica di responsabilità sociale.
Strumenti cartacei (locandine e opuscoli) per far conoscere come funziona, in sicurezza, trasparenza ed efficienza, il sistema della “donazione-trapianti”, ma anche due video e una forte condivisione social. Per parlare a tutti e portare un messaggio di speranza e fiducia: perché la vita ritorni a battere, bisogna che si incontrino due coraggi, quello di chi la dona e quello di chi la riceve.
“L’attività di donazione e trapianto, pur nelle tante difficoltà di questi mesi, è andata avanti- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– e, come attestano i numeri, la rete regionale ha dimostrato grandi capacità di perseveranza e tenuta. Da parte nostra confermiamo l’impegno, non solo economico, a rafforzarla sempre più, sia in termini numerici che di qualità dei risultati. Non è un caso che ogni anno, e questo vale anche per il 2020, oltre un terzo dei pazienti trapiantati arrivino da fuori regione. È importante continuare a guardare al futuro- prosegue Donini– e lanciare una campagna di comunicazione ora significa proprio dare questo messaggio: non esiste solo il Covid, perchè la sanità, e gli straordinari professionisti che ci lavorano, sono impegnati quotidianamente a dare risposta a tutti i bisogni, a partire da quelli, vitali, di tutte le persone che sono in attesa di trapianto”.
“Donare è certamente un gesto di solidarietà, ma è anche, e soprattutto, una scelta consapevole, che si traduce in un processo complesso a tutela del donatore e del ricevente- sottolinea Gabriela Sangiorgi, direttrice del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna-. È giusto dare a tutti gli strumenti per conoscere e sapere cosa è la donazione e l’importanza di tale gesto, per permettere una scelta volontaria, cosciente e serena eradicando le paure ingiustificate alla donazione con dosi massicce di buona informazione. Perché donare gli organi? Per restituire un’opportunità di vita a chi è in attesa di ricominciare a vivere, “La vita dentro la vita” appunto. Con un’informazione corretta si può, a nostro avviso, incrementare il fenomeno virtuoso della donazione, superando comprensibili preconcetti, paure, dogmi e inesattezze. Il Centro Regionale Trapianti e la Regione Emilia-Romagna- conclude Sangiorgi- sono da anni impegnati in questa campagna di comunicazione che ora si rinnova proponendosi al pubblico con una nuova grafica e un concept che si presta ad essere diffuso con strumenti digitali e social”.
Tutte le informazioni utili
Con il messaggio “La vita dentro la vita”, la campagna vuole sensibilizzare il pubblico al valore della donazione. Lo fa con un’immagine impattante: da lontano un viso che ci guarda dritto negli occhi ma che poi, a ben guardare, lascia capire che si tratta di più visi a comporne uno solo, metafora del potere vitale del dono degli organi.
Ad affiancare le locandine, anche due video. Uno sarà trasmesso nelle sale di aspetto degli Uffici anagrafe e degli Urp, per informare il cittadino che può esprimere la propria volontà a donare nel momento in cui rifà la carta d’identità; un altro video – “Diventa donatore: ecco come” – sarà pubblicato sui siti istituzionali, sui canali social e nelle sale d’aspetto degli ambulatori negli ospedali, con uno scopo informativo: far conoscere ai cittadini le 5 modalità con cui possono dichiarare la propria volontà a diventare donatori di organi tessuti e cellule. Ovvero: all’anagrafe al momento del rinnovo della carta di identità; agli sportelli Ausl; iscrivendosi all’Aido; compilando il Tesserino Blu del Ministero, oppure scrivendo una dichiarazione di proprio pugno.
Infine, due opuscoli informativi sulla donazione di organi e tessuti e del sangue del cordone ombelicale, destinato alle neo mamme.
Naturalmente, la campagna viaggia anche su Facebook, alla pagina “Una scelta consapevole” e può essere visualizzata sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/campagne/una-scelta-consapevole
Donazioni e trapianti in Emilia-Romagna: dati gennaio-ottobre 2020
Nel 2020 (al 31 ottobre) in Emilia-Romagna i potenziali donatori segnalati dalle sedi donative sono stati 180, 119 quelli utilizzati (nello stesso periodo nel 2019 erano state 231 le segnalazioni e 162 i donatori utilizzati). I trapianti sono 318 (erano 379 nei primi 10 mesi del 2019) e ad oggi sono in lista di attesa per trapianto 1.102 pazienti così distribuiti: 64 cuore, 809 rene, 189 fegato, 33 polmone, 5 pancreas e 2 intestino; la percentuale dei trapianti eseguiti su residenti fuori regione è del 37%.
Ospedali dell’Emilia-Romagna sede di donazione e ospedali in cui si effettuano i trapianti
Sono 21, da Piacenza a Rimini, gli ospedali deputati alla segnalazione di donatori di organi e tessuti (sedi di Terapie Intensive). In Emilia-Romagna si svolgono le attività di trapianto d’organo per rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerale. I trapianti d’organo vengono effettuati presso le Aziende ospedaliero – universitarie di Parma, Modena e Bologna.
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