La tanto agognata zona gialla e le prime timide aperture spingono i ferraresi (e non soltanto) a godersi qualche ora di sole e di mare, una passeggiata in spiaggia e magari un pranzo all’aperto, per gustarsi del buon pesce fresco cucinato come si deve.
Bellissimo tutto ciò, ma le condizioni della strada e del traffico rischiano di trasformare in un incubo la rilassante gita fuori porta.
La cosiddetta “Ferrara-mare” è il raccordo autostradale 8 (RA 8), un tratto di circa 50 chilometri, gestito dall’ANAS, che collega l’autostrada A13 al mare Adriatico nella zona dei Lidi Comacchiesi, nel territorio del comune di Comacchio.
I lavori iniziati lo scorso 17 aprile per consentire la riparazione del tratto in corrispondenza dell’attraversamento sull’ex Canale Marozzo e che avevano chiuso le uscite Comacchio e S.S. Romea, in direzione Porto Garibaldi, sono da poco terminati. Tuttavia frequenti sono i lavori di manutenzione “straordinaria” – con conseguenti, gravi disagi alla circolazione anche nei fine settimana – che purtroppo spesso hanno poco di straordinario, in quanto diretta conseguenza della scarsa manutenzione effettuata nel periodo invernale. La situazione di dissesto del manto stradale, a tutt’oggi evidente, determina così intervenirti tardivi dell’ANAS, nel pieno della stagione balneare.
<<E’ una strada importante, ma non considerata da quelle prioritarie da curare.>> dice ROBERTO BELLOTTI, presidente Confesercenti Comacchio e Delta <<In mancanza della rete ferroviaria, è di fatto l’unico collegamento veloce offerto ai turisti per raggiungere i nostri Lidi. C’è il progetto di farla diventare un’autostrada: allargarla, mettere i distributori, creare delle aree di sosta e consentire così di percorrerla ad una velocità maggiore degli attuali 90 km/h, senza rischiare essere multati dai velox e pagare ben più di un pedaggio! Questo progetto resta al momento vincolato allo stesso soggetto attuatore della Cispadana, con le conseguenti difficoltà e tempistiche. E poi ci sono i lavori di manutenzione, sempre necessari anche per via degli innumerevoli pesantissimi camion che scelgono, in mancanza di valide alternative, di percorrere la Superstrada. Chiediamo che la politica, le istituzioni e chi è preposto alla manutenzione di questa infrastruttura prendano atto dall’importanza che essa riveste per il nostro territorio, impegnandosi concretamente per cambiare quella che ormai è diventata una consuetudine: è inopportuno partire con i lavori in periodi come questo, è quasi una mancanza di rispetto per le persone e le imprese della Costa, già abbastanza colpite dai lunghi mesi di isolamento da pandemia.>>
La formula magica potrebbe essere quindi una diversa suddivisione temporale dei lavori, in modo da avere il tratto stradale agibile senza interruzione durante la bella stagione e in particolare nei fine settimana.
Le persone hanno voglia di andare al mare e gli operatori di commercio e turismo dei Lidi non vedono l’ora di accoglierli!
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