Questa mattina la Giunta comunale di Cesena ha approvato le linee guida della seconda edizione del progetto (inserito nel “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa – lavoro 2018-2020”, grazie al quale i Comuni di Cesena e Cesenatico hanno ricevuto un finanziamento complessivo di 1 milione di euro).
Questo passaggio è propedeutico alla predisposizione dell’avviso 2019 per il reclutamento dei nuovi ciclisti, con l’obiettivo di metterli su strada già ad aprile.
E quest’anno, come si diceva, accanto ai lavoratori (dipendenti o liberi professionisti) potranno aderire anche gli studenti, purché maggiorenni, residenti a Cesena e Cesenatico. Non a caso, è stato modificato anche il nome del progetto, che ora è diventato “Al lavoro e a scuola in bicicletta”.
La durata del progetto sarà di sette mesi, da aprile a ottobre, con un allungamento di due mesi del periodo di erogazione degli incentivi.
Altra importante novità è l’aumento delle risorse a disposizione: nel 2019 lo stanziamento passa da 40mila a 46mila euro (di cui 3mila euro per i residenti di Cesenatico), con un incremento del 15% rispetto al 2018.
Per il resto, viene sostanzialmente confermato l’impianto già sperimentato con successo lo scorso anno.
Per ogni lavoratore o studente di almeno diciotto anni che decide di abbandonare gli spostamenti a motore per inforcare la bicicletta, è previsto un incentivo di 25 centesimi per ogni chilometro del percorso da casa al lavoro (o a scuola), con un tetto massimo di 50 euro al mese. A fronte di questo contributo si richiede l’impegno a garantire un numero minimo di chilometri nell’arco dei sette mesi. La rendicontazione dei chilometri percorsi sarà effettuata attraverso l’apposita app, che chi aderirà al progetto dovrà scaricare sul proprio smartphone.
“Lo scorso anno – ricordano il Sindaco Paolo Lucchi e le Assessore Francesca Lucchi (Politiche Ambientali) e Maura Miserocchi (Mobilità) – il progetto registrò un successo elevatissimo: oltre 350 candidature solo a Cesena, di cui 200 ammessi a partecipare. Infatti, nonostante il raddoppio in corsa della somma stanziata, non fu possibile soddisfare tutte le richieste di partecipazione. Ci auguriamo, quindi, che chi è rimasto escluso lo scorso anno, si faccia avanti quest’anno, e che molti altri ne seguano l’esempio: per questo abbiamo voluto estendere la platea del progetto anche agli studenti. Così come auspichiamo che, con l’arrivo della bella stagione, anche i pedalatori dell’estate scorsa (che non potranno più accedere agli incentivi) ritornino a inforcare la bicicletta. Non dimentichiamo, infatti, che l’obiettivo principale di questa iniziativa è di diffondere e rafforzare le buone pratiche di mobilità sostenibile, a tutela della qualità dell’aria, dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini. E i risultati ottenuti su questo fronte nel 2018 sono di tutto rilievo: i nostri ‘lavoratori-ciclisti’, con oltre 100mila km percorsi (di cui più di 77mila solo a Cesena), hanno evitato di produrre circa 15 tonnellate di CO2. Un risultato che assume un particolare significato in questi giorni in cui sono scattate le misure d’emergenza per l’eccessiva concentrazione di polveri sottili nell’aria”.
L’iniziativa “Al lavoro e a scuola in bicicletta” è solo uno dei filoni di intervento del progetto “Cambiamo marcia”. Un secondo ambito di intervento è quello per lo sviluppo della mobilità sostenibile nei percorsi casa-scuola: proprio questa sera si tiene il primo di una serie di incontri con i genitori dei vari plessi scolastici cesenati per sensibilizzarli su questi temi e coinvolgerli nell’attività dei piedi bus.
Infine, a completare il quadro c’è la realizzazione di infrastrutture ciclopedonali. In particolare, a Cesena verranno realizzate 2 nuovi piste ciclabili lungo la via Emilia e lungo viale della Resistenza, per connettere le aree più periferiche della zona Ippodromo in cui sono presenti 3 scuole elementari, 3 scuole medie, la piscina comunale, il parco urbano Ippodromo (il più grande della città), al Centro Storico. L’intervento (che rientra nel piano di recupero urbano della SS9 via Emilia, di cui il primo stralcio è già stato realizzato nel 2016) è già in corso.
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