Primo appuntamento giovedì 5 maggio con Alessandro Giovanardi presentato da Vittorio D’Augusta
RIMINI – Torna in Gambalunga la rassegna di novità editoriali dedicata agli studi e alle ricerche degli autori riminesi e lo fa nell’ambito della campagna nazionale di promozione della lettura II Maggio dei Libri. I libri come chiave per comprendere il mondo che ci circonda, conoscerne le origini e immaginarne il futuro sono il tema dell’edizione 2022 che celebra anche quest’anno l’importanza della lettura come strumento di crescita sociale e personale di ciascuno di noi. “Leggere per comprendere il passato” è uno dei tre percorsi suggeriti e da qui vogliamo ricominciare, dalla vitalità intellettuale del territorio che studia e ricerca le proprie radici.
Ad inaugurare la rassegna, giovedì 5 maggio ore 17.30, sarà Alessandro Giovanardi, storico e critico d’arte, docente di Arte sacra iconografia e iconologia all’Istituto di Scienze religiose di Rimini, che ci offre nel suo libro Pensare il confine. Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente (Edizioni di storia e letteratura, 2021) il ritratto umano e intellettuale di Vladimiro Zabughin, studioso russo dal profilo ardito e complesso, vissuto a lungo in Italia, mettendone in luce il ruolo di ponte tra cultura religiosa, filosofica, artistica e letteraria europea d’Oriente e d’Occidente. A presentarlo sarà Vittorio D’Augusta, artista, riminese di adozione, nato a Fiume, città di confine. Sarà occasione per riflessioni che sfiorano l’attualità tra Rimini, la Russia e l’Europa dell’Est.
Gli incontri proseguiranno giovedì 12 maggio ore 17.30 con la presentazione del libro Vita sul porto a Rimini nei documenti del tardo Cinquecento (Luisè, 2021). Gli autori, Alessandra Peroni, dottoressa di ricerca in Studi sul Patrimonio culturale e Oreste Delucca, premio Sigismondo d’Oro 2013 per il suo prezioso contributo alla conoscenza della storia locale, indagano la vita in quel “particolarissimo spazio fra il mare e la città” che è il porto di Rimini. Dalle fonti d’archivio affiorano le microstorie della gente comune, “notiziole minute talora all’ apparenza insignificanti” che descrivono la quotidianità di una varia umanità di uomini e donne, provenienti da ogni dove, ma alla fine tutti riminesi.
Giovedì 19 maggio ore 17.30 il professor Enrico Angiolini, storico e archivista, presenterà Sartoni chi? Tracce di una famiglia da 500 anni in Romagna (Panozzo, 2021) di Luigi Sartoni. Chi non ha mai sentito nominare a Rimini “il prato della Sartona”? Alla ricerca delle proprie memorie familiari l’autore ha raccolto i documenti che riguardano i Sartoni, antica famiglia attestata a San Mauro dal 1580, presente a Rimini nei secoli XVIII e XIX, facoltosa e imparentata con i maggiori casati cittadini. Nel libro vengono delineati i personaggi più illustri, raccontati nel loro contesto sociale e storico. Cruciale la figura di Federico Sartoni (1730-1786), sia per gli incarichi politici ricoperti, sia per gli interessi eruditi ed antiquari. Alla sua discendenza ereditaria si deve la presenza in Gambalunga del cosiddetto Codice Sartoni, l’esemplare più completo degli statuti medievali del Comune di Rimini.
Gli appuntamenti proseguiranno mercoledì 25 maggio ore 18 nella corte di palazzo Gambalunga con l’Omaggio a Pier Giorgio Pasini da parte della redazione di Romagna arte e Storia che presenterà l’omonimo numero monografico (n. 120, settembre-dicembre 2021) che festeggia il 40° anno dall’inizio delle pubblicazioni della prestigiosa rivista nata nella nostra città proprio ad opera di Pasini. “Un piccolo gesto di stima e di affetto”, così lo definisce Ferruccio Farina, co-fondatore della rivista, introducendo la pubblicazione realizzata con saggi e ricordi degli amici, degli estimatori e dei testimoni della sua brillante carriera. Un gesto “doveroso” dedicato a un personaggio ancora felicemente prolifico di studi e pubblicazioni, Sigismondo d’oro 2001 per il suo impegno per la ricerca e conoscenza del patrimonio storico-artistico del territorio, al quale gli studiosi, non solo riminesi, riconoscono un ruolo fondamentale di guida culturale e ne sottolineano l’impegno e la speciale sensibilità per la divulgazione.
Martedì 31 maggio ore 17.30 ancora nella corte di palazzo Gambalunga Rosita Copioli, poetessa, scrittrice e saggista presenterà il libro di Maria Virginia Cardi Anita e Giuseppe Sangiorgi. Intorno alla Scuola di arazzi e ricami e alla Galleria antiquaria. Storie di imprenditoria e cultura delle arti 1893-1929 (Pendragon, 2020). L’autrice, storica dell’arte e docente di Antropologia delle arti all’Accademia di Brera, restituisce con questo studio un ulteriore contributo alla conoscenza di una delle più complesse e affascinanti famiglie riminesi, che ha dato artisti, imprenditori e professionisti alla storia cittadina. Anita e Giuseppe, cresciuti a Milano, sono due fratelli destinati a intrecciare le loro vicende imprenditoriali con la storia artistica ed economica del nostro Paese. Lei, Anita, fonderà a Rimini nel 1897 la sua scuola di arazzi e ricami arrivando presto a sviluppare un’attività floridissima, con manufatti richiesti in tutta Italia e all’estero. Lui, Giuseppe, uomo colto, imprenditore e filantropo, diventa uno dei più importanti antiquari d’Italia e d’Europa, aprendo la sua galleria a Palazzo Borghese a Roma.
La rassegna si concluderà giovedì 9 giugno ore 17.30 con la presentazione del libro Le figlie di Gailani e mia madre (Franco Maria Ricci, 2020) di Rosita Copioli, in dialogo con lo scrittore Rodolfo Francesconi. Un racconto in versi, che prende il via dal ritrovamento in un cassetto di un fascio di vecchie lettere insieme ad una foto che ritrae tre ragazze, ed è l’occasione per riportare alla luce il ritratto perduto delle tre sorelle Gailani, figlie di un importante diplomatico iracheno, che per un certo periodo incrociarono la vita della madre dell’autrice.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili nel rispetto delle misure sanitarie in vigore.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | email: gambalunghiana@comune.rimini.it
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