Parma

Topdess: l’Università di Parma vola nello spazio

volo parabolico

Il docente Fabio Bozzoli e il dottorando Michele Bocelli hanno partecipato alla nuova campagna di volo parabolico organizzata da ESA

PARMA – L’Università di Parma vola nello spazio grazie al progetto “Topdess” finanziato da ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. “Topdess” coinvolge il Gruppo di Fisica tecnica del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi e delle Tecnologie Industriali, coordinato dal docente Fabio Bozzoli.

Nei giorni scorsi il prof. Bozzoli e il dottorando Michele Bocelli, insieme a colleghe e colleghi dell’istituto di ricerca francese Pprime, hanno partecipato a Bordeaux all’84ª campagna di volo parabolico organizzata da ESA.

Da anni ESA organizza questi particolari voli aerei, nel corso dei quali si può sperimentare l’assenza di peso. Alcuni aerei Airbus 300 della compagnia Novospace sono stati modificati, rimuovendo tutti i sedili della parte centrale e ricavando un ampio spazio dove condurre esperimenti. Durante la fase di ascesa, il pilota dirige l’aereo alla massima velocità, con una pendenza di circa 45 gradi. Poi, raggiunta una certa quota, rimuove la spinta dei motori. A questo punto l’aereo si trova a planare in caduta libera: in questa fase al suo interno si sperimenta l’assenza di peso.

Nei 20 secondi di caduta libera l’attrazione verso la Terra (cioè il peso) viene annullata da una forza dovuta all’accelerazione dell’aereo. Se all’interno dell’aereo si lascia andare a mezz’aria una matita, per esempio, la matita non si sposta, non cade sul pavimento. Durante un volo di questo tipo l’aereo percorre 31 parabole: il totale del tempo passato in assenza di peso è dunque di oltre 600 secondi, dieci minuti.

Durante la campagna di volo parabolico il gruppo di Parma ha studiato il funzionamento, in assenza di gravità, dei “Pulsating Heat Pipes”, chiamati anche PHP, dispostivi passivi per lo scambio termico.  Un PHP consiste fondamentalmente in un condotto di piccolo diametro, curvato per formare una serpentina, parzialmente riempito con un fluido. I principali vantaggi di questi dispositivi sono la compattezza, la flessibilità, la capacità di funzionare senza apporto di energia elettrica in assenza di gravità.

Al progetto “Topdess”, del valore totale di 1,7 milioni di euro, partecipano anche partner quali l’Università di Brighton (UK), l’Università di Liverpool (UK), l’istituto ISAE-ENSMA e CEA. Vi sono coinvolte anche realtà industriali come Airbus France, Kayser Space UK e l’azienda parmigiana Mbs, del gruppo Csf Inox.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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