MODENA – Una mostra che racconta la migrazione a Modena, nell’area del complesso R-Nord, partendo dalla storia di un giovane immigrato del Sud. Il Collettivo MaBo presenta per la prima volta in pubblico l’opera “Quel Palazzo che Vedi dal Ponte”, vincitrice del premio 𝑇𝑜𝑚𝑜𝑟𝑟𝑜𝑤 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐸𝑚𝑖𝑙𝑖𝑎-𝑅𝑜𝑚𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑒 𝑑𝑎 𝐴𝑅𝑇-𝐸𝑅 𝑠.𝑐𝑜𝑛𝑠.𝑝.𝑎. 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎 𝐹𝐴𝑀𝐼 𝐶𝐴𝑆-𝑃𝐸𝑅 𝐼𝐼. Il lavoro interseca tre livelli iconografici – reportage, fotografie d’archivio e dagli album di famiglia, ritratti dei nuovi abitanti – ad altrettanti livelli narrativi, che comprendono le testimonianze dei protagonisti, gli appunti di lavoro e le considerazioni dei due ragazzi artefici dell’opera. La storia, scrive Michele Smargiassi, giornalista de “La Repubblica” che ha seguito il progetto, consente “di tendere un filo fra esperienze, condizioni, generazioni diverse nel corso del tempo”. L’inaugurazione, in presenza degli autori, è prevista per 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟎 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟕.𝟎𝟎 allo spazio CA.OS camera oscura, in via Tre Re 70 a Modena. La mostra sarà visitabile nelle giornate del 𝟐𝟎/𝟐𝟏 𝐞 𝟐𝟕/𝟐𝟖 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, nella fascia oraria 16.00 – 20.00. Il Collettivo MaBo inizia a lavorare al progetto nell’ottobre del 2020. Lo sfondo è il complesso R-Nord di Modena, conosciuto dai più con l’infame nome di Palazzi Eroina. Il soggetto però non è l’altro, siamo noi. È la storia di Franco, che arriva a Modena sul finire degli anni ’80, spinto dalle opportunità lavorative del ricco Nord. Prende un monolocale in affitto in zona stazione, più precisamente all’R-Nord, dove resterà per circa un anno e mezzo, fino all’estate dell’87. Poi si trasferisce, mette su famiglia. Franco si direbbe che è uno che ce l’ha fatta; l’R-Nord diventa solo un lontano ricordo. Insieme al Collettivo MaBo, più di trent’anni dopo, Franco ritorna in quella che è stata la sua prima casa.