In occasione dell’edizione 2022 (Bologna, 21/25 settembre – Modena, 30 settembre/ 2 ottobre), è Theo Garnot (The.Ogarno) ad aggiungere un nuovo pezzo alla collezione, incaricato di creare un’opera che fosse anche l’identità visiva del festival, interpretandone il tema centrale: il retrofuturo, quel modo speciale del cinema di raccontare, prevedere e immaginare gli avvenimenti a venire.
“Per il lavoro che ho realizzato per il Future Film Festival mi sono basato su alcuni classici dei film e delle serie televisive che hanno fatto la storia del cinema. Sono partito dall’auto di Ritorno al Futuro per arrivare al flash che cancella la memoria di Men in Black, passando attraverso riferimenti come Akira, Il quinto elemento, L’alieno, la serie antologica Love Death and Robots e lo sketch di Hans Ruedi Giger per il film Dune di Jodorowsky. Tutti questi elementi hanno plasmato la mia cultura cinematografica e la mia visione di questa forma d’arte. Per questo motivo sono molto orgoglioso di rendere loro omaggio attraverso il mio lavoro”. Theo Garnot (The.Ogarno), artista.
L’artista francese, conseguendo gli studi in animazione, tecnologie interattive, videografia ed effetti speciali presso l’Institut de l’internet et du multimédia, si è dimostrato in linea con l’anima del Future Film Festival, contenitore di cinema d’animazione, effetti visivi, realtà virtuale e realtà aumentata, gaming e media arts.
Theo Garnot, in arte The.Ogarno, ha dedicato, infatti, quattro anni alla realizzazione di una seria animata per la Disney insieme a TeamTO e ha successivamente seguito la propria strada aprendo la galleria virtuale – The Infinite Gallery – affermandosi sulla scena dell’arte con i suoi “disegni infiniti”: immaginari in loop che partono da una sola immagine statica, su ispirazione delle opere di Pablo Andrès Pozo. Questi, realizzati in 2D, nascondono al loro interno vari livelli che si rivelano man mano che l’utente zooma l’opera dal proprio computer o tablet in un’esperienza immersiva e interattiva.
In questo modo è stata realizzata anche l’opera per il Future Film Festival, dove ogni immagine si scopre essere il contenitore della successiva, in un susseguirsi di scenari e mondi da retrofuturo, che popolano l’opera interattiva, la sigla e il manifesto del festival definendone così la sua identità.
“L’idea di affidare l’opera d’arte di quest’anno a The.Ogarno è un lavoro di continuità rispetto allo scorso anno, in cui un altro artista digitale, Igor Imhoff, aveva interpretato il tema del 2021. Nel 2022 The.Ogarno racconta in modo esemplare e contemporaneo tutte le reference del concetto di retrofuturo, pensando soprattutto alla cultura cinematografica in uno stile retrogaming in cui la bassa risoluzione è la cifra distintiva. Un gioco di rimando potenziato da un’opera interattiva, potenzialmente infinita, che si allarga grazie all’intervento delle dita dello spettatore che sempre più può entrare dentro l’opera. Manifesto, sigla e opera interattiva sono dunque generate dallo stesso concetto. L’artista sarà, inoltre, ospite del Future Film Festival per un workshop speciale su come si creano opere immersive bidimensionali e low-res”. Giulietta Fara, direttore creativo Future Film Festival.
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