Il 19 febbraio alle 17 webinar con Francesco Casetti su Zoom. Il docente della Yale University protagonista del quarto appuntamento del ciclo organizzato dal Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma
PARMA – Si parlerà del complesso proiezione/protezione nei media basati sullo schermo nel quarto appuntamento del ciclo di webinar Screens and the digital mediascape (in Pandemic times) – Schermi e ambiente mediatico digitale (ai tempi della Pandemia), organizzato dal Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma.
The Projection/Protection complex: Screens, Enclosures, Bubbles il titolo del webinar, in programma per venerdì 19 febbraio alle 17 sulla piattaforma Zoom. Relatore sarà Francesco Casetti, Thomas E. Donnelley Professor of Humanities and Film and Media Studies alla Yale University.
«I media basati sullo schermo – spiega Casetti – creano un modello ricorrente per gli ambienti in cui operano. Come possiamo vedere in una prima istanza con la Fantasmagoria, lo schermo è abbinato a un recinto fisico in cui il pubblico si riunisce. Mentre il recinto separa il pubblico dalla realtà esterna, lo schermo fornisce un’apertura verso la realtà che gli spettatori hanno lasciato fuori, così come verso mondi altrimenti inaccessibili. Mentre apparentemente disaccoppiano i media e lo spazio, i recenti media basati sullo schermo come i computer portatili, i tablet e gli smartphones creano una sorta di bolla individuale che include lo spazio peri-personale dei loro utenti. Gli utenti trovano un rifugio in questa bolla anche quando sono in pubblico. La conferenza traccerà una potenziale linea di demarcazione dall’involucro fisico dei primi dispositivi basati sullo schermo alla bolla generata dai media elettronici, e sosterrà che entrambe queste disposizioni ottico-spaziali sono parte di ciò che possiamo chiamare il complesso di proiezione/protezione, cioè la convergenza della deprivazione sensoriale e l’accesso sicuro a nuovi mondi. Scoprendo le connessioni con altri “complessi” come il “complesso espositivo” analizzato da Bennett, questa archeologia testimonierà in definitiva la varietà e le tendenze degli ambienti mediatici».
Francesco Casetti
Si è laureato in Lettere e poi in Teoria e linguaggio del cinema all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato alle Università di Genova e Trieste ed è stato professore ordinario di Filmologia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha diretto il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo. Ha insegnato come Visiting Professor all’Università Paris III, alla University of Iowa, a Berkeley (dove ha ricoperto la prestigiosa Chair of Italian Culture) e alla Yale University, dove attualmente insegna.
Dopo avere studiato il modo in cui un film “costruisce” il proprio spettatore (Dentro lo sguardo), si è occupato di teorie del cinema, in particolare tracciando la storia delle teorie del dopoguerra. Più recentemente, si è occupato del modo in cui il cinema è riuscito a dialogare con la modernità novecentesca (L’occhio del Novecento). La sua opera La Galassia Lumière si focalizza sulle caratteristiche del cinema dopo che la rivoluzione digitale ha ridisegnato profondamente il panorama mediale.
Per partecipare al webinar: link https://us02web.zoom.us/j/87231841654, ID riunione: 872 3184 1654
Il ciclo di webinar, in programma fino a metà aprile, si compone di 8 appuntamenti aperti a tutti su Zoom con esperti di rilievo internazionale, con l’obiettivo di scandagliare argomenti di commistione tra le neuroscienze e le scienze umane. I media digitali e le pratiche sociali da essi promosse stanno cambiando la nostra relazione con il mondo, introducendo dimensioni nuove e scarsamente esplorate che richiedono nuove concettualizzazioni e indagini empiriche. Questa serie di webinar mira a gettare nuova luce sugli schermi digitali e sul loro impatto sulle nostre vite e società, adottando un approccio multidisciplinare con l’aiuto di alcuni dei migliori esperti internazionali su queste tematiche.