FORLÌ – Dopo il debutto estivo in Prima Nazionale al Teatro Alfieri per Asti Teatro, e le prime repliche al Teatro Fontana di Milano, arriva in prima regionale al Teatro Testori di Forlì l’ultima produzione targata Elsinor e firmata da Michele Maccagno – qui anche interprete – e Francesco M. Asselta.
Uno dei più grandi personaggi tragici della cultura popolare contemporanea rivive in un monologo inedito in cui il mito si fonde ad una storia di ordinaria quotidianità.
Una notte. Un uomo vestito da Joker, reduce da una festa in maschera, esce a prendere una boccata d’aria. Osserva la città muoversi nella notte. Sente amaramente il peso e la stretta del vivere nel presente. E allora tra riflessioni e aneddoti, sogno e realtà, tenterà di costruire un’azione “assoluta”, un atto che possa ribaltare l’ordine sociale.
Ma tutto finirà in niente, in un effetto puramente comico.
Da lì, l’amara presa di coscienza che nulla può accadere davvero, nulla può essere scosso, che l’ordine sociale procede senza sosta e fagocita ogni nostra azione.
E allora la maschera di Joker, mitologico eroe del caos, resta solo una fantasia, un’utopia realizzabile esclusivamente nella storia dei fumetti e del cinema.
Nato dalla penna di Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson nel 1940, questo pagliaccio malefico, anarchico e psicopatico è diventato in poco tempo uno dei supercriminali più presenti nell’immaginario comune, grazie anche ai diversi film costruiti proprio attorno alla figura dell’antagonista per antonomasia: registi come Romero, Tim Burton e Todd Phillips si sono lasciati sedurre da un personaggio così perturbante, enigmatico e imprevedibile offrendo al pubblico diversi punti di osservazione.
Questo allestimento nasce dalle stesse intenzioni, ovvero dal desiderio di sfruttare la maschera del Joker per affrontare la questione del male: uno sguardo sull’abisso della natura umana e sui suoi meccanismi sociali; uno scavo per così dire archeologico alla scoperta di ciò che si cela dietro quel ghigno rosso sangue, potente e simbolico detentore della forza ancestrale di antiche feste e maschere.
NOTE DI REGIA
–Tu non riesci proprio a lasciarmi andare vero?
Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile – Cosi dice Heath Ledger/Joker a Batman nel film Il Cavaliere Oscuro.
Ma che cos’è che mi affascina tanto di Joker?
Cos’è che ce lo rende così vicino?
Di fatto stiamo parlando di un efferato assassino. Senza alcuno scrupolo. Eppure questo antieroe è riuscito ad entrare a far parte della nostra coscienza collettiva fino a diventare un archetipo contemporaneo.
E allora cosa c’è sotto?
Cos’è che ce lo fa amare così tanto?
È la sua azione divertita e folle nei confronti della città di Gotham: la sua volontà di mettere il caos nella società a qualsiasi costo, ma senza un fine prestabilito. Una volontà spinta dalla sregolatezza e dalla follia. La sua volontà di scuotere le fondamenta della società con tutte le sue credenze.
Ma Gotham City è solo una città immaginaria. Un fumetto. Una società ideale. Joker in una metropoli reale non potrebbe esistere perché non esiste azione che possa scuotere il nostro mondo nelle fondamenta. Viviamo in una società, per dirla con Bauman, liquida. Che fagocita e ingloba ogni azione ribelle.
Non so se esista una via d’uscita: Joker si incide un sorriso nella carne, simbolo di una felicità forzata e fasulla, della violenza imposta da una società che fonda il proprio potere sul culto del sorridere per forza, in ogni occasione.
Ecco che allora Joker, una volta intagliata la sua maschera della “simpatia”, dà libero sfogo alla sua follia creatrice e arriva a noi come una “forza irrefrenabile che incontra un oggetto inamovibile.”
Michele Maccagno
Inizio spettacolo ore 20.30
Biglietti:
Intero € 16
Ridotto (under 25, over 65, cral e convenzioni) € 12
Ridottissimo (studenti scuola secondaria e università) € 10
Gruppi (almeno 15 persone) € 8
Abbonamenti:
Intero € 72
Ridotto € 60
Carnet scuole superiori* (4 spettacoli) € 20
Info e prenotazioni allo 0543.722456 o progetti.teatrotestori@elsinor.net; prevendita su Vivaticket.
Sabato 12 novembre inizia la stagione di prosa del Testori con un allestimento inedito ispirato alla figura del Joker
THE JOKERMAN
di e con Michele Maccagno
drammaturgia Francesco Maria Asselta
da un’idea di Michele Maccagno, Francesco Maria Asselta, Marco Merlini
coaching Stefano Braschi
regista collaboratore Marco Merlini
costumi Gianluca Sbicca
consulenza scenografica Marco Rossi
light designer Gianni Pollini
musiche Emanuele Nidi
produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con Riff Raff Teatro e Pav Academy
Ho dimostrato che non c’è differenza tra me e chiunque altro. Basta una giornata storta per trasformare il migliore degli uomini in un folle.
The Killing Joke