MODENA – Venerdì 23 aprile Baru (Hervé Barulea) con “Bella Ciao, memoria di una famiglia”; sabato 24 Alessandro Robecchi con “Flora” (Sellerio, 2021), martedì 27 Maurizio De Giovanni con “Gli occhi di Sara” (Nero Rizzoli, 2021). Sono gli ultimi tre incontri d’aprile, sempre alle 18, del ciclo “Dialogo con l’autore” dell’associazione L’Asino che vola con La Tenda del Comune di Modena. I tre incontri si svolgono a porte chiuse, visibili sulla pagina Facebook di L’Asino che vola e sui social della Tenda, che prosegue così la programmazione in digitale nel rispetto delle misure anti Covid.
Venerdì 23 in “Bella Ciao, memoria di una famiglia” Stefano Ascari (dell’Istituto storico di Modena) conversa con Baru a partire da “A caro prezzo”, primo volume del ciclo “Bella Ciao” (Oblomov Editore, 2021). Con “A caro prezzo” Baru si misura con grandi temi del Novecento come il razzismo e la rivolta contro lo sfruttamento dei lavoratori immigrati. Un romanzo grafico corale che racconta tre storie legate tra loro: quella dell’emigrazione italiana verso la Francia e il Belgio, a partire dalla dolorosa pagina del massacro di Aigues-Mortes, il 17 agosto 1893, quando un gruppo di immigrati piemontesi impiegati nella raccolta del sale in Camargue, morì lapidato da lavoratori francesi, furibondi verso gli stranieri “ladri di lavoro”; l’autobiografia familiare, che Baru ricostruisce dai propri ricordi personali e da quelli dei familiari, che ricostruiscono il duro percorso verso l’integrazione, raggiunta a caro prezzo. È, infine, il racconto dell’origine di “Bella ciao” inno di rivolta cantato in tutto il mondo.
Baru, è tra i padri nobili del graphic novel d’oltralpe. Pluripremiato e pubblicato in tutto il mondo. La sua statura artistica ha ricevuto la consacrazione nel 2010 col Grand Prix de la Ville d’Angoulême, il premio alla carriera più prestigioso in Francia.
Sabato 24 Alessandro Robecchi, intervistato dallo scrittore Fabiano Massimi, presenta “Flora” (Sellerio, 2021), ultima delle avventure di Carlo Monterossi, ambientata in una Milano vista dai banconi dei bar, dai salotti, dalle scrivanie degli uffici, dai marciapiedi e dalle finestre dei palazzoni di periferia. Flora De Pisis è stata rapita. La regina della tivù del dolore, Nostra Madonna delle Lacrime, la principessa del cinismo, la diva tanto umana, la cui popolarità è in gran parte merito di Monterossi, inventore, pentito, del programma Crazy Love. Ed è a lui che il capo della Grande Tivù Commerciale affida la delicatissima faccenda, nella speranza che la trattativa rimanga segreta. Carlo ci si mette con la “sua squadra”: l’investigatore Oscar Falcone, la sua socia Agatina Cirrielli, ex sovrintendente di polizia, e Bianca Ballesi che conosce i segreti indicibili del programma di Flora. È un sequestro vero o una trovata pubblicitaria? Chi sono i rapitori? Cosa vogliono? La richiesta del riscatto è di dieci milioni di euro, ma soprattutto – inaudito – un’ora di trasmissione in diretta nell’orario di massimo ascolto. Senza controlli né spot. Inaccettabile. A meno che… In un romanzo dal ritmo denso, che dosa magistralmente poesia e suspense, si intrecciano mondi lontanissimi: lo show nazional-populista della tivù, estremo esercizio di cinismo, e la Parigi degli anni Venti, delle avanguardie e dei bistrot dove esplodeva la rivoluzione surrealista, tra amour fou e Resistenza.
Martedì 27, infine, ancora Massimi dialoga con Maurizio De Giovanni su “Gli occhi di Sara” (Nero Rizzoli, 2021). A volte un incontro inatteso spalanca le porte del passato. Succede a Sara mentre lotta per salvare la vita del piccolo Massimiliano, il nipotino colpito da una grave malattia. Due occhi riappaiono dalla nebbia di giorni lontani. Sara li conosce bene: sono gli stessi che tanti anni prima aveva cercato in ogni modo di dimenticare. La donna è catapultata indietro nel tempo: Napoli, 1990. È caduto il muro di Berlino, gli stati satelliti dell’Urss sono in crisi e in Italia sono esplosi i movimenti studenteschi. Il mondo di prima si sta sgretolando, ma i preparativi fervono e la città si veste a festa per la visita di Papa Giovanni Paolo II. Sara Morozzi, detta Mora, è membro della più segreta unità dei Servizi. A lei e a Bionda, la collega Teresa Pandolfi, è affidata la missione più delicata della loro carriera. Proprio in quei giorni, Sara incrocia quello sguardo. In un intreccio che si dipana come un meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni scava tra le pieghe della nostra storia recente e racconta gli inconfessabili segreti di Sara. Perché, per la prima volta, gli occhi della donna impenetrabile tradiscono un dolore misterioso e svelano la sua più sincera umanità.
Informazioni online alla pagina Facebook della Tenda e a quella di L’Asino che vola.
Foto: Baru
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