“Il tempo delle Gonne” alle 21 al Teatro al Parco di Parma

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Appuntamento sabato 3 dicembre,  con diverse iniziative a conclusione del progetto per il 70° anniversario del primo voto delle donne in Italia svolto con il contributo del Comune

image001PARMA –  E’ in programma sabato 3 dicembre il momento conclusivo dedicato al Progetto del 70° anniversario del primo voto alle donne in Italia, promosso dal Comune, assessorato alle pari opportunità, in collaborazione con diversi enti e soggetti del territorio. L’appuntamento è al Teatro al Parco, a partire dalle 20. La serata si articola su diverse situazioni che includono le proiezioni video di Anna Kauber, l’esposizione fotografica di Alessia Leporati, lo spettacolo di danza con danzatori ed attori professionisti e non. Dalle 20.00 presso il foyer del Teatro ci sarà un buffet offerto dalla ditta Rodolfi Mansueto S.p.a. in collaborazione con la Street Food Academy abbinato ad una degustazione di vini biologici toscani della Cantina Fortulla. Info e prenotazioni presso il Teatro al Parco.

image003Alle 21 è previsto lo spettacolo “Il Tempo delle Gonne”, da un’idea drammaturgica e coreografie di Lucia Nicolussi Perego, per MP.IDEOGRAMS. Assistente alla drammaturgia Lara Bonvini. Ospiti della serata: Chiara Montalbani, Francesca Grisenti e gli Allievi della scuola di danza Compagnia Era Acquario. Musiche a cura di Patrizia Mattioli. Istallazione video a cura di Anna Kauber. Con la collaborazione del Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti.

Il 2 giugno 1946, le Donne furono chiamate al voto. Erano tante, in fila, la scheda in una mano e nell’altra un bambino, la merenda, un panno da lavare, tutte in attesa del loro turno. Erano tante, in fila, per la prima volta parte attiva e pensante della società. Oggi, dopo 70 anni, vengono ripercorsi quei momenti con la consapevolezza di non poter e voler perdere le loro conquiste.

Settant’anni sono trascorsi da quando le donne hanno avuto per la prima volta in Italia accesso al voto. Settant’anni durante i quali si sono verificate trasformazioni capitali del loro ruolo all’interno della società, e di riflesso nelle loro personalità e nei modi di vivere, di rappresentarsi e auto-rappresentarsi. Da contadine o casalinghe, comunque lavoratrici, ma sempre all’interno di un alveo famigliare di protezione maschile e paterna, a una situazione di apparente uguaglianza per quel che riguarda l’impiego, le responsabilità sociali, la presenza in politica. Sembra che per accedere a tutto quanto era patrimonio esclusivamente maschile, la donna abbia dovuto alterarsi, mettere in ombra la propria natura, ammantarla di cinismo e arrivismo.

Scopo di questo progetto è ribaltare questa narrazione del femminile. La donna di oggi non intende piegarsi ancora una volta a una nuova subordinazione solo leggermente travestita da parità, è per questo che è necessario individuare le prerogative fondamentali del pensiero femminile, e riconoscerne il valore. La cura, il dono, la capacità di portare la vita: sono caratteristiche del sesso femminile, che non dovrebbero più essere interpretate come condizioni di minorità o di debolezza, ma come apporto prezioso da scoprire e riscoprire, sia da parte degli uomini, sia dalle donne.