FAENZA – Pubblicato nel ’25 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio precedente, Uno, nessuno e centomila, l’ultimo romanzo di Luigi Pirandello, è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo, sulla Natura e la Forma, che oggi approda sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza, da venerdì 4 a domenica 6 marzo alle ore 21, con la regia di Antonello Capodici e l’interpretazione di Pippo Pattavina e Marianella Bargilli.
“L’Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo ‘più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita’. Attualissimo, nella descrizione della perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabbondare dei macro – sistemi sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia.
La scena è abbacinante. Di un bianco perfetto, luminoso, totale. Una scatola bianca. Ma ad una visione più attenta capiremo che le pareti non sono così “innocenti” come sembrano. Un’overture dalla quale si dipanano sia la vicenda che il suo commento. Siamo in molti luoghi, cioè in nessuno. La mente del Protagonista, certo. Ma anche una cella, una stanza d’ospedale o di manicomio. È un luogo “non-luogo”, che però si riempie subito di visioni.
L’eleganza formale di un Maestro come Pattavina: spensierato narratore in flash-back. Furente doppio di sé stesso nelle vicende più dolorose. In questo auto-sostituirsi, c’è persino il possibile riscatto all’impotenza originaria, all’inanità di una esistenza precedente, inconsapevolmente sprecata.
Una sola attrice – il ‘femminile’, mutevole, soggiogante, oscuro ed ambiguo, di Marianella Bargilli, inquieta ed inquietante – interpreta sia la moglie Dida che la ‘quasi amante’ Maria Rosa, provocantemente ingenua, in maniera speculare, costretta com’è nel suo disturbo ‘evitante’.
E non tragga in inganno la struttura tradizionale del romanzo d’origine: sì che ribolle delle stesse ferocie familiari che hanno reso l’autore, l’intelligenza più acuta, crudele, definitiva di tutto il Novecento. Pirandello, infatti, anticipando di decenni le conclusioni della ‘Gestalt’, descrive, in realtà, dei sintomi. Scopre – fra le pieghe di un apparente ‘feuilleton’ – una vasta rete di disturbi e nevrosi, epitome di un più ampio malessere, che contagia le società moderne come, tutt’oggi, le intendiamo. Sono tratti di personalità istrioniche; disturbi ‘borderline’; disturbi ego-sintonici, che i personaggi del dramma hanno tramutato in manie compulsive, in ansie da controllo.
Rimane, infine, la libertà del racconto. La forza redentrice del relativismo, il sollievo del ridicolo. Narrazione /interpretazione/ esposizione: le atmosfere oniriche, le evocazioni. (Antonello Capodici)
Gli interpreti dello spettacolo saranno anche protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà sabato 5 marzo alle ore 18 presso il Ridotto del Teatro Masini. L’Incontro è a ingresso gratuito.
Biglietti: prevendita da giovedì 3 a sabato 5 marzo dalle ore 10 alle ore 13 presso il botteghino del Teatro Masini.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.
Biglietti online: Vivaticket
Prezzi: da 29 a 27 euro
Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it
Si ricorda che, in osservanza dei D.L. attualmente in vigore, l’accesso ai Teatri per i maggiori di 12 anni è consentito esclusivamente se in possesso di “Super Green Pass” (certificato di vaccinazione e/o guarigione da Covid-19) e, ad esclusione dei bambini sotto i 6 anni, è necessario indossare mascherine di tipo FPP2 dal momento dell’ingresso e per tutta la durata dello spettacolo.
TEATRO MASINI
FAENZA
Prosa
Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 marzo 2022 ore 21
ABC Produzioni – ATA Carlentini
PIPPO PATTAVINA – MARIANELLA BARGILLI
Uno, nessuno e centomila
di Luigi Pirandello
regia di Antonello Capodici