RIMINI – Si rialza il sipario sull’opera al Teatro Galli, nel segno di Giuseppe Verdi e di Federico Fellini, con un ponte verso Ravenna. Prosegue fino al 2023 e si consolida infatti il rapporto che collega Rimini e la Fondazione Ravenna Manifestazioni, l’istituzione al quale il Comune di Rimini ha avviato dall’anno scorso una collaborazione per l’allestimento delle stagioni liriche 2019 e 2020. Una partnership che assume ancora maggior rilievo e strategicità alla luce dello scenario post-Covid: dopo la lunga fase di lockdown, che come noto ha colpito particolarmente il settore della cultura e dello spettacolo – tra i primi a dover fermarsi e gli ultimi a ripartire – il Teatro Galli riprende il suo percorso di riappropriazione della programmazione lirica, con una necessaria rimodulazione delle attività, gestite con il coordinamento organizzativo e amministrativo dell’istituzione ravennate. Una collaborazione che consente di accedere già oggi al finanziamento del Fus e della Regione che altrimenti non sarebbe possibile ottenere, e che va verso un auspicabile e ambito riconoscimento del Teatro Galli come teatro di tradizione, step necessario per avere una base ancor più solida per progettare il futuro della lirica a Rimini.
Dopo la “Traviata” e la “Norma” nel 2019, la stagione lirica del Galli vuole ripartire da dove tutto è iniziato, l’Aroldo di Giuseppe Verdi, l’opera che ha inaugurato il Teatro a Rimini nel 1857. L’allestimento dell’opera – che vede il Teatro Galli produttore capofila con la partecipazione, in qualità di coproduttori, dei Teatri di Modena, Ravenna e Piacenza – era inizialmente prevista per il 2020, dovrebbe slittare, salvo nuovi impedimenti, all’inizio del 2021.
Sempre nel 2021, ma tra l’estate e l’autunno, è prevista la rappresentazione dell’opera in forma scenica tratta da Il viaggio di Mastorna, opera pensata e mai realizzata da Federico Fellini. Il lavoro di teatro musicale era stato concepito per essere rappresentato in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, con la musica di Matteo d’Amico e l’adattamento drammaturgico del libretto di Ermanno Cavazzoni. Anche questo progetto, che vede la co-produzione fra il Teatro Amintore Galli e la Fondazione Ravenna Teatro, richiede un lavoro complesso di riadattamento dei tempi e delle modalità di produzione, con le rappresentazioni previste a Ravenna per l’estate 2021 e a seguire, in autunno, a Rimini.
Si riprende anche il filo che lega il Teatro Galli al Maestro Riccardo Muti, che sarà sul podio riminese alla guida dell’Orchestra Cherubini a novembre per la Sagra Musicale Malatestiana. L’emergenza sanitaria ha costretto ad annullare l’ospitalità a Rimini del progetto Italian Opera Academy, previsto nell’estate di quest’anno, ma è intenzione comune ripensare a un nuovo evento che veda la presenza nel prossimo inverno del Maestro sul palcoscenico del Teatro Galli, rinnovando la collaborazione fra i Teatri di Rimini e Ravenna intorno ai progetti pensati e diretti dal Maestro Muti. Sono inoltre in fase di definizione ulteriori progetti tra Ravenna e Rimini da realizzarsi nel corso del 2021.
“Dalle repliche sold out di ‘Traviata’ e ‘Norma’ al giorno d’oggi il mondo è cambiato e ancor più quello dello spettacolo, letteralmente stravolto e colpito al cuore – commenta l’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia – Senza non poche difficoltà il settore si sta rimettendo in moto e in quest’ottica la collaborazione con una realtà di altissimo livello quale Fondazione Ravenna Manifestazioni rappresenta un valore aggiunto e un’opportunità, per trasformare una ripartenza in un’occasione di crescita e di rinnovamento, grazie anche alla collaborazione assai proficua con gli altri sei Teatri di Tradizione della nostra regione che proseguirà, con significative co-produzioni, anche nel prossimo triennio”.
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