Bologna

Teatro Duse, tutte le emozioni della Stagione 2022/2023

Giorgio Lupano in La vita al contrario – ph Luigi Cerati

Più di 60 titoli in cartellone. Accanto alla grande prosa il ‘DUSEoltre’, la danza, i concerti e le ‘Storie di donne’

BOLOGNA – Si alza il sipario sulla Stagione 2022/2023 del Teatro Duse di Bologna. Accanto al cartellone di prosa già svelato a giugno e che comprende 16 titoli in abbonamento, più 7 spettacoli in opzione e l’attesissimo ritorno di ‘Slava’s Snowshow’ (dal 15 al 19 marzo), la Stagione si arricchisce del filone ‘DUSEoltre’ che prevede 8 appuntamenti di drammaturgia contemporanea e storytelling e del percorso dedicato alla danza con 5 appuntamenti, più 2 balletti classici fuori abbonamento. La programmazione si completa con il ciclo ‘DUSEracconti – Storie di donne’ con le più talentuose interpreti femminili impegnate in 4 spettacoli fuori dagli schemi. Infine, il nutrito calendario dei concerti che spaziano dalla musica classica al cantautorato, fino ai live delle star della scena internazionale.

È, dunque, un ventaglio ricco e variegato quello che per la nuova Stagione riunisce oltre 60 titoli diversi, inclusi gli appuntamenti promossi insieme alle più importanti realtà culturali del territorio e le attività del progetto ‘DUSEgiovani’. Proseguono, infatti, le collaborazioni con Fantateatro, Orchestra Senzaspine e Bernstein School of Musical Theater. Tornerà al Duse anche il Bologna Jazz Festival. Tra le novità, invece, la partnership con la Fondazione Musica Insieme, nell’ambito del Festival Respighi.

“Per la Stagione 2022/2023 – sottolinea il presidente del Cda del Teatro Duse Walter Mramor – abbiamo selezionato una rosa di spettacoli molto diversi tra loro, accomunati tutti da un unico tratto distintivo: l’assoluta qualità. Accanto ai grandi maestri della prosa, che restano caposaldo identitario del cartellone del Duse, sono di grande interesse i carnet dei concerti, il percorso sul mondo femminile con protagoniste artiste di rilievo della scena nazionale e l’originale percorso di danza contemporanea. Artisti di generazioni diverse che ci faranno sognare, sorridere e, soprattutto, riflettere sui noi stessi e sul valore del teatro quale patrimonio comune imprescindibile. Al contempo, proseguono e si ampliano le collaborazioni con le realtà del territorio che sono il più fulgido specchio della vivacità culturale della città di Bologna e non solo. Non vediamo l’ora, dunque, di accogliere il nostro pubblico per questa nuova Stagione che si preannuncia estremamente stimolante. L’augurio è che sia per tutti una grande festa da vivere insieme, con ritrovate gioia e serenità”.   

La nuova Stagione, accompagnata dal claim ‘Un teatro per sognare’, è stata presentata dalla Direzione Artistica del Teatro Duse composta da Walter Mramor (a.ArtistiAssociati di Gorizia), Livia Amabilino (La Contrada – Teatro Stabile di Trieste), Berto Gavioli (Teatro Michelangelo di Modena) e Stefano Degli Esposti (Dems Teatro). Sono, inoltre, intervenuti la delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana Elena Di Gioia, il direttore organizzativo del Teatro Gabriele Scrima e i principali partner dello storico palcoscenico bolognese.

La Stagione del Teatro Duse si svolge con il patrocinio e il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna; e con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Main partner è BPER Banca, storico sostenitore e da sempre al fianco del Teatro Duse. Sostengono la Stagione anche Hera, Penske Cars, StarEmilia, Prime – Palestre italiane, Hotel Touring Bologna, Vivaticket, Coop Alleanza 3.0, Pasticceria Regina di Quadri, Forno Brisa, Matteiplast, I Giardini di Anna. Media partner sono QN il Resto del Carlino e Radio Bruno.

DUSEoltre

Ad aprire il percorso ‘DUSEoltre’, il 2 novembre, sarà ‘PPP/ Un Segreto Italiano’, scritto e interpretato da Carlo Lucarelli che ha tratto lo spettacolo dal suo romanzo omonimo. Lucarelli ripercorre gli ultimi anni di vita di Pier Paolo Pasolini soffermandosi sull’enigma della sua morte nel contesto buio e violento degli Anni di Piombo. Omaggio in forma d’inchiesta rivolto ad una delle personalità più influenti e controverse del Novecento italiano, il recital va in scena nel centenario dalla nascita di Pasolini e a quarantasette anni esatti dal ritrovamento del suo cadavere, il 2 novembre 1975, sulla spiaggia di Ostia. In scena con Lucarelli ci saranno anche Elena Pau (voce) e Alessandro Nidi al pianoforte.

Il 10 novembre, torna Marco Goldin con ‘Gli ultimi giorni di Van Gogh’, tratto dal romanzo omonimo che lo storico dell’arte ha dedicato al genio olandese. Immaginando che Van Gogh abbia tenuto un diario nelle sue settimane finali, Goldin narra inquietudini e stupori del pittore, immergendosi nei suoi quadri e nei suoi luoghi. Nel corso della narrazione, immagini, bozzetti, foto d’epoca e filmati saranno proiettati su schermi alti tre metri. Ad accompagnare il racconto di Goldin le musiche di Franco Battiato.

Debutto al Duse il 29 novembre per Nichi Vendola, nell’inconsueta veste di interprete di ‘Quanto resta della notte’, spettacolo di ‘Parole, versi e suoni in cerca di un giorno nuovo’ come recita il sottotitolo della pièce, scritta dallo stesso Vendola. Lo spettacolo è composto da otto capitoli poetici più una chiosa e si avvale delle proiezioni video di Mario Amura e delle musiche di Populous. Al centro di ciascun capitolo alcuni dei temi più stringenti del nostro tempo: il suprematismo, le migrazioni, le guerre, il Covid, il femminicidio, la virtualizzazione delle relazioni, la crisi della politica e la sospensione dei diritti, fino ad una rinascita finale che passa dalla memoria, dalla liberazione dai sensi di colpa e dall’amore.

Un grande libro contenente oltre duecentocinquanta lemmi in attesa di definizione campeggerà, il 19 gennaio, al centro della scena di ‘Dizionario Balasso’, spettacolo ormai cult di Natalino Balasso, attore, comico e autore tra i più originali del panorama teatrale. Con l’aiuto del pubblico che sceglierà i vocaboli, Balasso condurrà un’improbabile caccia alla definizione per ciascuna parola, ma sarà solo lo spunto per improvvisare una catena di esilaranti monologhi in grado di sovvertirne il senso e svelarne i significati più profondi.

Altro debutto, il 15 febbraio, per ‘La vita al contrario – Il curioso caso di Benjamin Button’, versione teatrale del racconto fantastico di Francis Scott Fitzgerald ‘The Curious Case of Benjamin Button, pubblicato per la prima volta nel 1922 e reso celebre dal film del 2008 di David Fincher, vincitore di tre premi Oscar. Nel ruolo del protagonista, che al cinema fu di Brad Pitt, ci sarà Giorgio Lupano, diretto da Ferdinando Ceriani. La storia è quella di Nino che, nato ottantenne nel corpo di un bambino, vive nell’aspetto una vita inversa. Vittima di una linearità alterata e paradossale, Nino affronta l’infanzia come fosse un anziano e la vecchiaia come un infante, con tutte le surreali e dolorose conseguenze del caso.

Sceglie ancora il Duse Marco Travaglio che il 1° marzo porterà in scena il suo nuovo monologo intitolato ‘I migliori danni della nostra vita’. Con il suo consueto stile satirico, il giornalista racconterà come, negli ultimi cinque anni di storia italiana, i poteri marci della politica, della finanza e dell’informazione abbiano ribaltato il voto degli italiani, dal cambiamento alla restaurazione, dalla questione morale e sociale all’Ancien Règime. Travaglio spiegherà, quindi, come difendersi dalla guerra infinita dei golpisti 2.0, sorridendo di più e, soprattutto, informandoci meglio.

Dopo alcuni anni di assenza, torna anche Paolo Rossi, il 5 aprile, con ‘Per un futuro, immenso repertorio’, un nuovo spettacolo che unisce stand up e commedia dell’arte. I contenuti, che variano ogni sera, sono sempre legati all’attualità: dal virus alla guerra, fino alla crisi economica. Non mancano riflessioni sull’impero del politically correct, la cancellazione della memoria e della cultura, sulla dittatura del pensiero unico. Fenomeni che un cantastorie come Rossi non può fingere di non vedere. Un teatro d’emergenza? Delirio organizzato? Serata illegale? Teatro di rianimazione? Comunque un teatro di domande.

Attesissimo Lino Guanciale che, dopo aver inaugurato la scorsa Stagione del Duse con ‘Itaca…il viaggio’, torna protagonista, il 18 e 19 aprile, con ‘Non svegliate lo spettatore’. Lo spettacolo è un omaggio alla vita e alle opere di Ennio Flaiano, scrittore vincitore del Premio Strega nel 1947 e indimenticato sceneggiatore di capolavori di Federico Fellini come ‘I Vitelloni’, ‘La strada’, ‘Le notti di Cabiria’, ‘La dolce vita’ e ‘8 1⁄2’, ma anche delle pellicole di Alessandro Blasetti e della coppia Steno-Monicelli. Lo spettacolo, che parla del legame tra letteratura, cinema e teatro, è accompagnato dal commento musicale di Davide Cavuti che firma anche la regia.

DUSEdanza

Particolarmente ricercato il programma di danza che si aprirà il 4 novembre con ‘Astor – Un secolo di tango’ del Balletto di Roma. In scena un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango di Astor Piazzolla, autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine Ottocento nei sobborghi di Buenos Aires. ‘Astor’ è una sorta di ‘concerto di danza’ in cui le musiche di Piazzolla, eseguite dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi, al bandoneón e alla fisarmonica, si fondono con le coreografie di Valerio Longo, esaltate dalla regia di Carlos Branca.

Si prosegue il 17 novembre con ‘Canova svelato’ della compagnia RBR Illusionisti della Danza. Si tratta di una nuova creazione, con le coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli che firma anche la regia, ispirata allo scultore neoclassico Antonio Canova. Le celeberrime opere d’arte del maestro di Possagno prenderanno vita come un’esperienza danzante visionaria in uno spettacolo che celebra i duecento anni dalla morte dell’artista.

Doppia data, fuori abbonamento, per il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova. Reduce dai ripetuti sold-out delle passate stagioni, la compagnia fondata nel 2005 a Mosca con il preciso intento di conservare integralmente la grande tradizione del balletto russo sarà ancora una volta protagonista di due classici immortali: ‘Lo Schiaccianoci’ in programma il 20 dicembre e ‘Il lago dei cigni’ in scena il 4 gennaio.

Anche il mondo della danza, il 25 gennaio, renderà omaggio a Pier Paolo Pasolini con ‘Pasolini fuochi segreti’, nuovo lavoro di Artemis Danza. Grazie alla regia e alle coreografie di Monica Casadei, lo spettacolo farà rivivere la fame di corpi, le luci e le ombre delle borgate romane, restituendone diverse chiavi di lettura del pensiero pasoliniano, tra tensione e redenzione, tra libertà e poesia, sogni e utopie.

Tra i ritorni quello del giovane coreografo Fabrizio Favale che, con la sua compagnia Le Supplici, il 21 marzo presenta ‘Alce’, un nuovo lavoro dedicato al mondo animale, quello che da sempre accende la fantasia dell’uomo e dialoga misteriosamente con il sogno. Lo spettacolo, che impegna nove ballerini, è un flusso che a tratti si condensa in un ritmo tribale e a tratti si dissolve in atmosfere rarefatte e evanescenti. Il tutto in un paesaggio ultraterreno abitato da creature multiformi ormai estinte o mai esistite.

Il 13 aprile, il carnet di danza si chiude con lo spettacolo della Daniele Cipriani Entertainment ‘A Night With Sergio Bernal’. Il danzatore e coreografo madrileno è il protagonista, insieme al corpo di ballo, di uno spettacolo affascinante ispirato alla cultura iberica e allo spirito gitano. Tra vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois, la direzione artistica di Ricardo Cue crea un visionario racconto per quadri in cui l’eleganza della danza classica e il fuoco del flamenco animano uno spettacolo pieno di passione espressiva.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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