Come già in precedenza, con quest’atto si definiscono l’affitto e la concessione in uso dell’Azienda Teatrale del Comune di Cesena di cui è parte il Teatro Bonci con gli spazi, i materiali e soprattutto il patrimonio d’immagine e lo staff di persone che lo gestiscono. In questo contesto viene confermata per il teatro di Cesena una funzione autonoma, progettuale e organizzativa. Si tratta di un risultato da rimarcare perché arriva in un quadro profondamente mutato rispetto al passato, con Ert che dal 2014 ha assunto un nuovo ruolo come Teatro Nazionale e una nuova dimensione con l’ingresso del Comune di Bologna, con l’Arena del Sole, come Socio fondatore).
Questo risultato conferma l’idea politica che ha sempre guidato – e oggi con nuova linfa – l’operato del Comune di Cesena: il Bonci, e con lui il territorio culturale cittadino e romagnolo, sono parte integrante di un organismo regionale che mantiene forti rapporti nazionali ed internazionali, tuttavia mantengono una propria definita personalità – garantita anche da forme di collaborazione più strette di quanto avvenga altrove – tra il gestore del Teatro, Ert, e il Comune proprietario.
Con la nuova convenzione il Comune si impegna a garantire la durata del rapporto fino al termine dell’attuale mandato dell’Amministrazione, vale a dire per i prossimi quattro anni, e una disponibilità finanziaria costante per l’intero periodo, in modo da assicurare al gestore la certezza delle risorse.
Ma, soprattutto, la nuova convenzione introduce alcune novità sostanziali che costituiscono una vera svolta nei rapporti tra il Comune di Cesena e Ert.
Condividendo i contenuti dell’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale il 23 gennaio 2014, questa Amministrazione comunale ha perseguito tre obiettivi fondamentali, tutti sottoscritti nell’atto oggi condiviso con Ert.
In primo luogo, l’opportunità – divenuta necessità con l’allargamento di Ert a Bologna e alle sue istituzioni culturali – di equilibrare il peso e il ruolo dei tre poli fondamentali, delle tre città sedi di produzione, Bologna, Cesena e Modena, tra le quali prima permaneva uno squilibrio, evidente e documentabile. La convenzione prevede che, per raggiungere gli obiettivi di qualità e di quantità (quindi per conservare e valorizzare i luoghi e per realizzare i cartelloni e le attività), Ert dovrà investire risorse proprie, quindi provenienti dai contributi generali del Fus e della Regione, nonché degli sponsor della Fondazione come tale e non specifici delle singole città, in aggiunta al contributo del Comune di Cesena e ai proventi da botteghino, sui quali fino ad oggi, con grandissime difficoltà e pesanti rinunce, il bilancio del Bonci si è basato.
In seconda battuta, il riconoscimento del ruolo di eccellenza del Bonci nell’ambito del Teatro ragazzi. Come noto, la nostra stagione cesenate è la più significativa di quelle gestite da Ert, ma soprattutto è la più longeva tra quelle promosse da teatri pubblici a livello regionale e nazionale ed è l’unica in Romagna a svolgere da sempre un ruolo territoriale. In più, una sezione importante della Stagione è sempre stata dedicata a produzioni esclusive o comunque a realizzazioni che nascono e si sviluppano in rapporto con il territorio culturale cesenate e romagnolo. Questa grande qualità ha dato origine ad una nuova possibilità: la creazione di un nucleo produttivo per i ragazzi al Bonci, gestito dallo stesso Teatro. Vale la pena riportare il testo preciso del nuovo art. 2 della convenzione: “Il Bonci gestirà in maniera continua e stabile un nucleo produttivo finalizzato alla realizzazione di spettacoli per i ragazzi e le scuole, per l’allestimento ad ogni stagione di almeno un titolo specifico, progettato in relazione con le attività del Teatro Bonci per le scuole (Stagione di Teatro Ragazzi e Festival Nazionale del Teatro Scolastico) e con il mondo culturale e didattico della città e del territorio”. Si apre la possibilità di proseguire ed implementare un percorso fondamentale che negli ultimi anni ha creato eventi e risultati culturali di grande importanza. E’ volontà di questa Amministrazione realizzare al più presto questi obiettivi.
Infine, ma non meno il importante, viene ribadito il ruolo del Bonci a Cesena e in Romagna che, benché già esplicito, in passato non si è pienamente realizzato. La convenzione prevede che il nostro Teatro stabilisca concrete relazioni di collaborazione con le altre istituzioni cittadine (e questo è avvenuto, per la regia del Comune, negli ultimi tempi con il progetto Serra e ora con le iniziative proprio sul 170° del Teatro) e soprattutto con “la rete dei teatri e centri culturali della Romagna” che, pur non essendo gestiti da Ert, possono intrattenere rapporti proficui all’interno dell’Area Vasta romagnola, anche per far crescere una visione comune, una strategia concordata tra territori continui, anzi nell’ambito del medesimo territorio storico e culturale, la Romagna.
Il recupero del Ridotto alle attività artistiche e culturali della città, che avverrà al più presto e comunque nel contesto delle celebrazioni del 170°, apre nuove possibilità di collaborazione su un luogo che è parte integrante, da un punto di vista strutturale e storico, del complesso del Teatro comunale. La convenzione rivede in modo più equilibrato l’utilizzo del Teatro da parte dell’Amministrazione, prevedendo dal 2016 una disponibilità gratuita di 5 giornate per quanto riguarda il Teatro e di 10 giornate per il Foyer e il palcoscenico, a fronte delle quali Ert potrà disporre del Ridotto del Teatro, a gestione comunale, in forma gratuita per 20 giornate. Il relativo calendario, che potrà prevedere anche altri rispettivi appuntamenti, verrà definito ogni anno tenendo conto delle esigenze di entrambi i contraenti.
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