Diciotto i partecipanti che si sono sfidati a realizzare progetti innovativi sul risparmio idrico.
Tra loro c’erano giovani ingegneri, architetti, informatici, guide naturalistiche, startupper, esperti e appassionati di comunicazione, innovazione e clima.
L’obiettivo era ripensare all’uso domestico dell’acqua e progettare campagne di comunicazione e sensibilizzazione innovative per sviluppare una comunità urbana in grado di adattarsi al cambio climatico risparmiando le risorse idriche.
A sfidarsi, nella due giorni di gara, cinque team costituiti per affinità di competenze e di interessi.
Il team “Naiade” composto da Giovanni Betti, Nidhal Louhichi, Shapour Nemati, Beatrice Sacchetti, Lorenzo Zattini si è aggiudicato il podio con un’applicazione per il risparmio idrico.
Al motto di “l’acqua che ti parla”, i cinque hanno studiato un metodo per incentivare il cittadino ad un approccio sostenibile ed ecologico nell’utilizzo dell’acqua. Collegata ai contatori di casa, l’app misura il consumo di acqua del nucleo familiare e fornisce dati di consumo, confronti, suggerimenti e previsioni, e comunica con l’azienda di servizio il risparmio ottenuto, fino a fornire sconti in bolletta. Inoltre, con un sistema di gamification, l’App consente l’accumulo di punti da spendere in buoni vacanza presso i luoghi significativi per la produzione di acqua (musei, dighe, ecc.), per incrementare una conoscenza ed una sensibilità ulteriore verso la risorsa idrica.
Il team Naiade ha ricevuto in premio un buono acquisto del valore di 300 euro ciascuno da spendere in materiale elettronico ed informatico, oltre a giornate di consulenza e formazione per lo sviluppo dell’idea in collaborazione con l’incubatore d’impresa del Comune di Cesena CesenaLab e Romagna Acque.
Due i team che si sono aggiudicati il Premio Copernicus (una giornata di affiancamento e supporto per integrare l’uso di dati satellitari a cura di Studiomapp) per le potenzialità mostrate nell’utilizzo dei dati satellitari del Programma Europeo di osservazione della terra. Al fianco del team Naiade, vincitore della gara generale, è stato il team Atlas, composto da Enrico Fiori, Nicolò Golinucci, Agnese Strocchi, Michael Toschi, che ha prospettato un metodo di riduzione del consumo idrico grazie ad una maggiore responsabilizzazione dell’utente finale, attraverso il monitoraggio e calcolo della water footprint dei propri consumi diretti e indiretti.
Tra i premi speciali, Romagna Acque e Unicareti si riservano la possibilità di invitare uno o più team a presentare la loro idea progetto, se ritenuta innovativa e di particolare interesse, di fronte al Cda dell’azienda.
Durante la maratona i partecipanti sono stati coinvolti in diverse attività formative per approfondire il tema della crisi idrica nel Comune di Cesena, imparare a leggere, gestire ed utilizzare i dati climatici, a partire dall’Open Data del Comune di Cesena, ai dati di Arpae Emilia Romagna e di Hera, ai dati satellitari del Programma Europeo di osservazione della terra Copernicus presentato da StudioMapp, la prima startup dell’Emilia Romagna selezionata da ESA BIC Lazio, l’incubatore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Sono seguite sessioni formative sul design thinking e su come progettare un’idea di successo grazie ai casi studio presentati da CesenaLab, Dinamo Coworking Space e la Joule 4.0 che si occupa di ICT e smart cities e smart metering in campo energetico.
Il Climathon è promosso da Climate-KIC, la più grande partnership pubblico-privata sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici costituita da imprese, istituzioni accademiche e soggetti pubblici e parte dell’EIT – European Institute of Innovation and Technology.
“Il territorio di Cesena appare geomorfologicamente vulnerabile ai fenomeni di dissesto idrogeologico, frane, erosione, alluvioni e siccità – sottolineano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – In particolare, anche a livello locale il clima sta cambiando e, a lunghi periodi di siccità, si alternano fenomeni piovosi come sono stati il “Nevone” di febbraio 2012, l’alluvione del febbraio 2015 e la crisi idrica dell’estate appena passata. Il Comune di Cesena ha aderito al Climathon con l’intento di progettare soluzioni innovative per diminuire i consumi idrici e sensibilizzare la comunità locale all’uso sostenibile dell’acqua attraverso la gestione, la rielaborazione e l’utilizzo dei dati ed in particolare dei dati satellitari di Copernicus, il programma europeo di osservazione della terra. La diminuzione degli sprechi idrici passa infatti anche dalla diffusione di corretti stili di vita e dalla creazione di una comunità urbana in grado di rispondere alle crisi idriche con sensibilità, efficacia e consapevolezza”
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