Attualità Emilia Romagna

Tavola Rotonda “Il Giubileo chiama: Roma risponde”

Presenti il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Monsignor Joannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco

ROMA – In data 23 febbraio si è svolto a Roma, presso il Carpegna Palace Hotel, in via Aurelia 481, in occasione del XIX Congresso della Cisl Roma Capitale e Rieti, la Tavola Rotonda dal titolo  “Il Giubileo chiama: Roma risponde”, dove si è parlato dell’importante appuntamento che attende la Capitale nel 2025: il Giubileo.
Nella tavola rotonda si sono confrontati Monsignor Joannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco, nonchè Presidente dell’ Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus Onlus, Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma e i presidenti Lorenzo Tagliavanti (CCIAA Roma), Angelo Camilli (Unindustria Lazio), Tommaso Tanzilli(EBTL Lazio) e Niccolò Rebecchini (ACER).
Ha moderato il giornalista Andrea Pancani, vicedirettore La7.
“Il Giubileo è un evento religioso” ha dichiarato Mons. Yoannis Lahzi Gaid, il quale ha aggiunto: “per la Chiesa cattolica è un anno di conversione, di penitenza, di riconciliazione, di riflessione e di rinnovamento materiale e spiritale, sia a livello individuale sia a livello ecclesiale. È tempo di grazia e di fede. Isaia lo chiama: “anno di grazia del Signore”. Anno di grazia in cui la Chiesa cattolica offre ai fedeli la possibilità di chiedere l’indulgenza plenaria, ossia la remissione dei peccati per sé stessi o per parenti defunti.
Il Giubileo è un “Anno Santo” perché è destinato anche a promuovere la santità di vita e la sacralità di ogni vita umana.
 
“È UN EVENTO UNIVERSALE” ha sottolineato l’ex Segretario di Sua Santità –L’Anno Santo rispecchia l’universalità della Chiesa Cattolica. Tutti i popoli, le nazioni, le lingue, le culture, le etnie e perfino i non cattolici sono invitati a partecipare. La sua importanza è riconosciuta e rispettata anche dalle altre fedi in tutto il mondo.
Con l’apertura della “Porta Santa” si invita dunque ad aprire tutte le porte e i confini tre le persone, tra le nazioni e ad aprire anzi spalancare tutte le porte dell’egoismo, dell’individualismo e del materialismo che acciecano la nostra umanità e la rinchiudono dentro l’oscurità della tomba di una vita senza orizzonte, senza speranza, senza Dio.
L’Anno Santo è un invito universale a rivedere e a rivalutare il nostro modo di vivere e di pensare.
È UN EVENTO ROMANO, ha ribadito
“Roma essendo la città eterna e la culla dell’universalità e della Sede Apostolica, è nuovamente chiamata a diventare la Capitale del Mondo, il faro che illumina, accoglie, dirige, abbraccia e trasmette a tutti il messaggio, anzi la necessità del giubileo e del rinnovamento.
Il Giubileo chiama, Roma risponde:
S.E. Mons. Rino Fisichella: “Il Giubileo del 2025 sarà un’occasione di rilancio non solo per la Capitale. I pellegrini, infatti, verranno soprattutto a Roma, ma poi da Roma andranno anche nelle altre grandi città italiane che sono mete culturali e artistiche, mete di esperienze religiose… Perciò questo Giubileo per Roma, per l’Italia e per il mondo, costituisce un autentico risveglio, un’occasione per riprendere la vita di sempre, quella della quotidianità, ma anche per ritrovare i ritmi di incontro tra le persone. Certo, è ovvio che Roma debba essere la prima a farsi trovare pronta all’accoglienza”.
Il premier Mario Draghi, rivolgendosi proprio al sindaco di Roma, disse: “ha davanti a sé la sfida più grande: rilanciare la Capitale e renderla all’altezza di un evento di portata mondiale”.
È UN EVENTO PERSONALE: 
“Il vero giubileo però è quello personale. La Chiesa e Roma non sono pietre, strade, edifici. Sono persone vive. Questa è anche la grande lezione della Pandemia: siamo legati, collegati, interconnessi, uniti.
Papa Francesco: “dall’esperienza della pandemia tutti stiamo imparando che nessuno si salva da solo … Abbiamo toccato con mano la fragilità che ci segna e ci accomuna. Abbiamo compreso meglio che ogni scelta personale ricade sulla vita del prossimo, di chi ci sta accanto ma anche di chi, fisicamente, sta dall’altra parte del mondo”.
Aprire la porta del cuore: la Carità contro l’indifferenza
Occorre riscoprire il valore immutabile della carità e della solidarietà. Il giubileo non servirà a nulla senza scoprire e credere che l’indifferenza è la malattia più grave dell’anima, senza vivere sapendo che siamo “Tutti Fratelli”. La Fratellanza Umana è l’ancora della salvezza!
Fratellanza umana un impegno per tutti
Nel 2019 viene sottoscritto dal Santo Padre e dal Grande Iman di Al-Azhar Ahmed Al Tayeb, ad Abu Dhabi il 4 febbraio un documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune.
Fratellanza Umana un impegno per tutti noi e non solo un documento, una dichiarazione comune di buone e leali volontà, tale da invitare tutte le persone a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto.
La tutela dei diritti fondamentali dei bambini, la tutela che deve mirare ad assicurare per i più piccoli a crescere in un ambiente familiare, all’alimentazione, all’educazione e all’assistenza è un dovere della famiglia ma anche della società. Tali diritti devono essere garantiti e tutelati, affinché non manchino e non vengano negati a nessun bambino in nessuna parte del mondo.
Permettermi quindi di dirvi qualcosa sulla nostra Associazione “Bambino Gesù del Cairo” che unisce persone che credono che ogni bambino ha il sacro diritto di avere una casa, una famiglia, una reale opportunità di crescere serenamente, umanamente, spiritualmente e professionalmente. Nessun bambino deve sentirsi abbondonato oppure domandarsi: quale colpa ho commesso per trovarmi da solo?
 
Il video trasmesso 
Un’Associazione nata dal grembo del Documento sulla Fratellanza Umana.  Ora stiamo realizzando due progetti: l’Oasi della Pietà e il Bambino Gesù Women’s and Children’s Hospital.
Servirebbe a Roma un progetto che unisca i romani dietro un sogno, un obbiettivo comune che va aldilà della territorialità e che rispecchia l’universalità di Roma ispirata a principi di solidarietà, tolleranza e comune senso di cooperazione.
Narra un antico proverbio africano che «Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia», per iniziare questa nuova storia abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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