Svolgeva trasporto a pagamento dall’aeroporto alla stazione. E’ il secondo beccato al Marconi in due settimane fa
BOLOGNA – Col biglietto da visita a portata di mano, avvicinava i passeggeri appena atterrati e usciti dall’aeroporto e proponeva trasporto in auto a pagamento, come un tassista ma senza esserlo davvero. I vigili lo hanno beccato mentre stava caricando le valigie di cinque giovani che avevano accettato di farsi portare dal Marconi alla stazione al costo di cinque euro a testa.
L’uomo, un cinquantenne italiano, a suo dire ex NCC in un’altra città, era sprovvisto di regolare licenza ma ben organizzato, tanto che aveva stampato pure i biglietti da visita, bilingui e con un bel taxi disegnato sopra. I vigili della Polizia Municipale di Bologna, che lo hanno pizzicato durante i consueti controlli contro i tassisti abusivi all’aeroporto Marconi, gli hanno ritirato la carta di circolazione e la patente, e la sua auto, una Fiat Freemont, è stata sottoposta a sequestro amministrativo. Già un paio di settimane fa i vigili avevano fatto scattare la sospensione della carta di circolazione e il fermo amministrativo del veicolo a un altro tassista abusivo, originario della Tunisia, che svolgeva servizio di trasporto di persone a pagamento senza alcuna autorizzazione.
Il tasso di controlli della Polizia Municipale di Bologna ai tassisti abusivi è molto alto: due al mese, in media, vengono sanzionati e scattano i verbali per il fermo del veicolo. Il fenomeno ha dei risvolti che possono diventare anche pericolosi per i passeggeri pertanto l’invito è a non ricorrere al trasporto abusivo: il tassista abusivo non ha infatti i requisiti professionali richiesti e soprattutto i passeggeri non sono assicurati.