A Piacenza la proroga estesa fino al 30 novembre. Invariato il calendario per il più pregiato “tuberum magnatum”. Le modifiche approvate dalla Giunta regionale, accolte le richieste del Coordinamento delle associazioni dei raccoglitori. L’assessore Caselli: “Necessari altri studi per una mappatura completa della distribuzione del tubero nel territorio dell’Emilia-Romagna in vista dell’aggiornamento del calendario 2018”. Al via in autunno la nuova Consulta regionale
BOLOGNA – S’allunga la stagione di raccolta del tartufo estivo, il cosiddetto Scorzone.
Lo ha deciso la Giunta di Viale Aldo Moro che con la delibera n. 1076/2017 ha apportato alcune modifiche al calendario regionale.
Nel dettaglio sono due le date da ricordare: è stata prorogata fino al 15 agosto prossimo la scadenza del periodo per la raccolta del tartufo estivo in tutto il territorio collinare dell’Emilia-Romagna, tranne che in provincia di Piacenza, dove in base ad un parere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la proroga è stata estesa fino al 30 novembre 2017.
Le modifiche erano state annunciate in un incontro chiesto dal Coordinamento regionale delle associazioni tartufai (Crater) che si è tenuto la settimana scorsa in Regione.
Facendo seguito alle richieste delle associazioni, l’assessorato regionale all’Agricoltura ha provveduto a trasmettere le variazioni del calendario agli organi di vigilanza, raccomandando particolare attenzione affinché nel periodo di proroga sia comunque rispettato il fermo raccolta per le altre specie di tartufo, come il tuberum magnatum.
Per quest’ultima specie più pregiata, meglio nota come tartufo bianco, sono invece state confermate le date di apertura della stagione di raccolta del 1° settembre per le zone di pianura e del 20 settembre per le zone di collina.
Una fase di transizione
“A seguito del riordino istituzionale, in materia di raccolta dei tartufi siamo ancora in una fase di transizione dalla gestione provinciale a quella regionale– spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli-. Le modifiche del calendario 2017 sono state fatte sulla base delle richieste dei territori e delle conoscenze emerse a livello provinciale. Vogliamo ora estendere ed approfondire queste conoscenze per avere un quadro completo a livello regionale che consenta un aggiornamento mirato e scientificamente comprovato dei prossimi calendari di raccolta. Questi studi, così come tutti gli altri aspetti rilevanti ai fini della gestione, saranno sottoposti e condivisi con la Consulta regionale per la tutela e la valorizzazione del tartufo che stiamo procedendo ad istituire in sostituzione delle preesistenti consulte provinciali. Contiamo che il nuovo organismo possa essere operativo già dal prossimo autunno”.
L’assessore Caselli si è inoltre impegnato a condurre uno studio e una mappatura della distribuzione del tartufo su scala regionale in vista dell’aggiornamento e affinamento del calendario di raccolta per il 2018.