“Il principio è semplice e riguarda la trasparenza e la correttezza nei confronti di tutti i cittadini”, sottolinea la sindaca Katia Tarasconi, “perché il servizio di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti, come tutti i servizi pubblici essenziali, ha un costo operativo che, se distribuito correttamente e in modo equo, in un contesto in cui tutti rispettano le regole, va a gravare in misura minore su ciascun utente”. Di qui l’intendimento della Giunta, che nelle prossime settimane sarà sottoposto per la conferma definitiva – dopo l’approvazione formale della relativa delibera – al vaglio della Commissione consiliare competente, al parere contabile dei revisori e alla discussione dell’assise cittadina: contenere al minimo indispensabile il fisiologico incremento della tariffa, legato all’aumento del Piano economico-finanziario di Iren, scendendo per le utenze domestiche dallo 0.38% medio di aumento del 2024 allo 0.24% di quest’anno, mentre per le utenze commerciali la media non supererà un +0,23%.
“Tradotto in numeri – spiega l’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli – questo significa che per ogni nucleo familiare la Tari potrà subire una variazione irrisoria compresa tra 44 e 81 centesimi di euro annui, in base al numero dei componenti e alla metratura dell’abitazione: ad esempio, per una famiglia di un componente, residente in un’abitazione di 88 metri quadri, l’aumento annuo della tariffa sarà di € 0,44, mentre per una famiglia di 6 componenti o più l’aumento annuo della tariffa sarà di € 0,81, considerando un appartamento di 110 metri quadri. Per quanto riguarda le attività economiche, sempre in proporzione alle dimensioni, la variazione media sarà di €9.73 annui”. Un valore, quest’ultimo, calcolato sulla base della superficie media tra tutte le tipologie di utenze non domestiche, per le quali il calcolo della Tari si differenzia in base alla categoria di appartenenza.
Conclude Ceccarelli: “Nonostante il Piano economico-finanziario di Iren preveda, per il Comune di Piacenza, una maggiorazione di spesa del 2.27%, d’intesa con la sindaca e con i colleghi di Giunta riteniamo che questa non debba essere a carico dei cittadini – per i quali, come già detto, le variazioni percentuali non supereranno lo 0,24% – ma vada colmata, innanzitutto, rafforzando i controlli e l’attenzione capillare nei confronti di chi usufruisce in modo illecito di un servizio a beneficio della collettività”.
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