Si tratta del secondo step dell’azione di recupero per il contrasto dell’evasione della Tari già avviata anche per l’anno 2016 e che si affianca alla ripresa del pregresso sul fronte della Tares 2013 e della Tari per gli anni 2014 e 2015.
A oggi sono stati emessi circa 10.000 avvisi per omessi o parziali versamenti, di cui più o meno la metà si deve ad utenze facenti capo a pubblici esercizi, ristorazione, ricettività.
Il potenziamento di tale azione di verifica e controllo ha consentito di incassare, da giugno a oggi, circa 3 milioni di euro d’insoluti, mentre gli avvisi per omesse o infedeli denunce sono oltre 5.000.
Un’attività accertativa che ha consentito di recuperare dagli evasori totali circa 650 mila euro, cifra che con ogni probabilità è destinata ad arrivare sino a 1,3 milioni entro fine anno.
Ulteriori risultati positivi sono attesi nel 2018, conseguentemente al completamento del suddetto lavoro, che si concluderà con la messa in campo delle operazioni di “riscossione coattiva” per chi si ostina a non versare.
“Rispetto al 2014, anno in cui l’Amministrazione Comunale ha riportato in house la gestione della tassa – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – si tratta di una percentuale di tributo evaso che, al termine delle azioni accertative, si aggira intorno al 12% del valore assoluto. L’azione accertativa diventa dunque uno strumento indispensabile se vogliamo proseguire nel mantenimento del pareggio tra costi e ricavi che la legge impone per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e dar una risposta adeguata a quei cittadini che contribuiscono correttamente in prima persona per una città bella, pulita, insomma “una citta’ in cammino”.
Per questo motivo l’Amministrazione continuerà a perseguire una forte e mirata politica di contrasto all’evasione ed elusione del tributo.
Ed è proprio grazie a queste scelte che siamo riusciti a tenere calmierati gli aumenti negli ultimi due anni, ma soprattutto a confermare tutte le agevolazioni, esenzioni e detrazioni già introdotte.
Al tempo stesso, ci stiamo preparando con gli investimenti necessari, all’avvio di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti, la cosiddetta “tariffa puntuale”, prevista per il 2020.”
L’attività di recupero proseguirà nei prossimi mesi concentrando l’attenzione sia sul recupero degli insoluti del 2017 e parte del 2016, sia su coloro che non hanno mai presentato denuncia per il pagamento della tassa rifiuti o che l’hanno presentata con dati difformi dalla realtà.
Gli Uffici della Tari di via Ducale sono a disposizione dei cittadini per informare ed eventualmente sanare qualunque anomalia che i contribuenti possano riscontrare negli atti ricevuti, nonché rispondere alle richieste di chiarimento relative al pagamento dell’ultima rata della Tari 2017, in scadenza al prossimo 30 novembre.
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