L’imprenditrice emiliano romagnola tra le star del mercato più importante d’Europa
MONTREUX (Svizzera) – Svizzeri a lezione di sfoglia. Per un mese i visitatori di Montreux Nöel (il più importante mercato europeo del periodo natalizio) si confronteranno con uno dei simboli della cucina emiliano romagnola, la sfoglia. La ventiduesima edizione della kermesse vede infatti l’Italia ospite d’onore con un ricco programma di iniziative che metteranno in luce l’immagine vincente della cucina italiana. Impressionante il numero dei potenziali allievi visto che la Fiera, dati alla mano, attrae ogni anno circa mezzo milione di appassionati. Maestra di cerimonia una signora che della pasta ha fatto una ragione di vita (e di successo): a tenere alta la nostra bandiera sarà infatti Claudia Ferri di San Giovanni in Persiceto (BO) , titolare del Pastificio La Lanterna. Sarà lei a sovrintendere lavorazioni, a consigliare i neofiti, soprattutto nel ricco ‘week end italiano’ in programma dal 16 al 18 dicembre. Una scelta non casuale, quella di Claudia. La Lanterna nasce dalla passione dei genitori di Claudia che, nel 1955, avviano a San Giovanni in Persiceto un laboratorio che per anni farà scuola in tema di pasta fresca e buona cucina seguendo i precetti aurei della tradizione emiliana e bolognese in particolare. Da piccolo laboratorio artigianale, l’attività diventa presto una vera e propria azienda, che pur avvalendosi di tecnologie moderne e all’avanguardia, mantiene ancora oggi intatte le caratteristiche artigianali di una volta nella lavorazione della pasta.
Una presenza, quella di Claudia e di tante altre realtà del Bel Paese, resa possibile grazie al lavoro sinergico delle Istituzioni, a cominciare dall’ ICE-Agenzia (Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane) e dall’Ambasciata d’Italia di Berna. Fondamentale, dal punto di vista dei contenuti, anche l’apporto di altri due player come Confartigianato Imprese e Confartigianato Imprese Veneto. Il coordinamento organizzativo è di Avenue Media di Bologna.
Claudia non sarà sola in questa partita che la riempie d’entusiasmo visto che deve soddisfare le curiosità di un popolo che da sempre ammira la cucina italiana (basti pensare che, nel solo periodo gennaio-luglio 2016, l’Italia ha esportato in Svizzera più di 11 miliardi di euro, primi fornitori del mercato svizzero per cibi e bevande). “L’Italia – affermano gli organizzatori – è celebre nel mondo non solo per l’unicità delle sue ricette ma anche per quel ‘quid’ misterioso che regola ed esalta ogni piatto. Segreti che rimarranno tali e altri che verranno svelati ai visitatori, in una sorta di ‘dialogo’ continuo tra chi sa fare e chi ha voglia di imparare”.
Gli ingredienti del successo ci sono tutti, vista la qualità degli interpreti (grandi chef ma anche giovani e talentuosi apprendisti) e degli ingredienti. Partiamo da questi ultimi. In prima fila, nei numerosi cooking show in programma (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16) i più prestigiosi Consorzi italiani, da quello che ‘difende’ la qualità del vero Radicchio rosso di Treviso IGP, agli alfieri del Prosciutto (soprattutto il crudo Berico-Euganeo), dell’Aglio polesano e del Cavolo nero, senza dimenticare i ‘re’ del Risotto che esalteranno il ‘nano vialone veronese’ per la gioia dei buongustai.
Pasta fresca semplice e all’uovo preparata al momento (magari con una nevicata di Asiago o con qualche ‘rinforzo’ di Speck del Cadore e Piave vecchio Dop) ma anche ‘cultura della Pasta’ grazie al contributo di un Museo unico nel suo genere, quello di Roma, voluto e guidato dall’avvocato Giuseppe Giarmoleo e dalla figlia Amelia. Durante il mese ‘italiano’ non solo presentazioni del piatto più amato del mondo ma anche assaggi e degustazioni di Olio d’oliva della grande tradizione mediterranea italiana.