RIMINI – Inizia il fine settimana di Supernova, rassegna dedicata alle arti performative con la direzione artistica di Daniela Nicolò e Enrico Casagrande (Motus) realizzata in collaborazione con l’Associazione Santarcangelo dei Teatri e il Comune di Rimini con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Per le giornate conclusive Supernova presenta una due giorni ricca di appuntamenti tra il Teatro Galli e altri luoghi della città.
Il talk Can you still hear the bombs? I can here them apre la giornata del sabato. Un dialogo tra Samaa Wakim, Samar Haddad King, Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Paola Granato. Le artiste palestinesi, ospiti nel programma di Supernova con lo spettacolo Loosing it, incontreranno il pubblico per una riflessione che parte dai temi dello spettacolo e dalla pratica artistica di Wakim e King per affrontare questioni che riguardano l’essere artiste in zone di conflitto, la complessità di fare arte in relazione al mutare del contesto socio-politico del paese in cui si abita e come questo contesto abbia un impatto sulla formazione personale e artistica.
Il pomeriggio l’appuntamento sarà in Piazza Cavour, punto di partenza di Ciàlte Ciàlte… di Enrico Malatesta, percussionista, sound artist e ricercatore indipendente la cui pratica artistica esplora la relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile agli strumenti percussivi. Ciàlte Ciàlte… è una performance urbana, una passeggiata sonora pensata site specific per Supernova, che conferisce una dinamica performativa al paesaggio, tra ricerca musicale ed esplorazione della città: un inedito viaggio nell’universo sonoro di Rimini attraverso un cammino collettivo rivolto all’Adriatico.
All’interno di questo attraversamento, un ponte tra il centro della città e la zona del mare, si innesta l’azione performativa di Sara Leghissa, Sempre qua siamo. L’artista, la cui pratica avviene principalmente nello spazio pubblico, è ospite a Supernova con la declinazione di un più ampio progetto che si interroga sulla visibilità e invisibilità di alcuni corpi nello spazio pubblico. Attraverso conversazioni con diverse microcomunità di persone che faticano a prendere parola in un determinato contesto, si affrontano collettivamente questioni su socialità, legalità, marginalità, lotta, costruzione di comunità dal basso e narrazione autobiografica. Per Supernova, Sara Leghissa, ha incontrato alcune persone ospitate temporaneamente a casa Casa Don Gallo.
Al tramonto nella zona della spiaggia libera ad attendere il pubblico The Last Lamentation di Valentina Medda. Concepito come un rituale, The Last Lamentation è un pianto condiviso che racconta la tragedia del mare e si estende come un’eco all’intero bacino del Mediterraneo. Orchestrato da 12 performer che, di spalle al pubblico, punteggiano il paesaggio con le loro oscure presenze, il lavoro è costituito da una partitura vocale e coreografica ripetitiva e ipnotica che rielabora i codici tradizionali in forme contemporanee e astratte. Gesti semplici ibridano il vocabolario della danza con i segni del patrimonio archeologico, e sono accompagnati da un linguaggio preverbale che collega le lamentatrici all’ambiente circostante e alle forme di vita in esso presenti, in un crescendo che diventa litania – risultato dell’incontro di mondi diversi. Un’azione corale attraverso cui il mare si fa corpo, ispirata all’antica tradizione delle prefiche, che mette in relazione il lamento della Sardegna – luogo di nascita dell’artista – con quello dei paesi limitrofi.
Il Teatro Galli aprirà di nuovo le sue porte al pubblico per la serata del sabato.
In programma, in prima nazionale, Repertório N.2 di Davi Pontes e Wallace Ferreira. Attraverso un processo creativo che fonde immaginazione e intuizione, gli artisti, coreografi e performer brasiliani, nel lavoro, secondo capitolo di una trilogia, analizzano la danza come forma di autodifesa. A partire dalla domanda: Come si può elaborare una danza di autodifesa? Pontes e Ferreira sperimentano deviazioni simboliche dalla violenza programmata dallo Stato e dalle istituzioni che garantiscono l’ordine attraverso la repressione. Il loro lavoro incorpora mimesi e schemi ritmici che espandono la percezione del tempo e dello spazio. Influenzate dalle arti marziali, dalla capoeira e da un’interpretazione critica della storia della danza, le loro coreografie esplorano vocabolari di movimento radicati nella Black Aesthetic.
La chiusura della serata è affidata alla musicista e performer Alos con Ritual II Embrace the darkness. Un’esperienza collettiva, un viaggio sonoro ed emozionale che integra musica dal vivo, sperimentazione sonora vocale ed elettronica, performance, improvvisazione, arte figurativa, installazione e video/art.
Il tema centrale è la lotta degli opposti, esplorata attraverso il rapporto suono-natura e reinterpretata con la semiotica del vulcano, creatura polisemantica che incorpora le energie del fuoco, dell’aria, dell’acqua e della terra.
Il lavoro racchiude una serie di esplorazioni effettuate sull’isola di Stromboli, che rievocano il vulcano attraverso diverse suggestioni. La voce – generatrice di potenza vitale e distruttrice – è presente nel tessuto sonoro, grazie ad una serie di registrazioni effettuate sull’isola; immagini e video, catturati da Giulio Di Mauro, ne restituiscono l’atmosfera così come alcuni oggetti sonori, recuperati dalla lavorazione delle opere in vetro di Silvia Levenson, trasformati e risignificati in una suggestione sulla forza e sulla fragilità.
Sabato sera SupernovaNight l’evento off creato in collaborazione con Casa Madiba Network e il collettivo Rimini con Gaza. Un fine serata all’insegna della musica, della visual art e dell’hand poking, con ascolti da Radio Alhara راديو الحارة, l’installazione dell’artista Farah Saleh, uno speciale ospite internazionale da Supernova, la mitica selection musicale di Silvia Calderoni e in chiusura dj Falafel da Ramallah.
Il ricavato della serata sarà devoluto alla campagna “Emergenza Gaza” promossa dal progetto REC, impegnata nella distribuzione di alimenti e nel supporto psico-emotivo agli abitanti della Striscia di Gaza.
L’ultima giornata di Supernova vede la presenza di importanti artist* della scena nazionale e internazionale.
Samaa Wakim – performer, coreografa e manager culturale che vive in Palestina – e Samar Haddad King – scrittrice, coreografa, compositrice e direttrice artistica/fondatrice di Yaa Samar! Dance Theatre – presenteranno, in prima nazionale, Losing it. Il lavoro si interroga come l’esperienza di vivere in un contesto di abbia un impatto sull’identità. In questo solo, infatti, Wakim esplora come il trauma delle precedenti generazioni si manifesta sul suo corpo. Un’immersione nei ricordi della coreografa e performer cresciuta sotto l’occupazione israeliana, ideata in conversazione con Samar Haddad King e con una sua partitura live, caratterizzata da field recordings registrati in Palestina dal 2010. I suoni della paura e dell’oppressione si uniscono nel punto in cui il passato e il presente offuscano il futuro.
Invernomuto, infine, presenterà Black Med Chapter VIII. Il duo formato da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi è impegnato dal 2018 con l’articolato progetto Black Med, un archivio, in continuo divenire, di musica e oggetti sonori provenienti dal Mediterraneo. Tra contesti e geografie differenti, unendo vari frammenti di un mosaico, Invernomuto delinea una possibile narrazione dell’identità europea, articolata e multiforme, in contrapposizione a semplificazioni xenofobe. Un viaggio sonoro attraverso diverse zone di frontiera, complicando le narrazioni basate sulla fissità dei confini europei: linee di terra, oceani e confini armati dagli stati dell’Unione Europea vengono solcati per mostrare l’incoerenza di un’idea di Europa che rifugga le proprie radici transnazionali e migratorie.
I due spettacoli internazionali, Repertòrio N.2 del duo Davi Ponted / Wallace Ferreira e Losing It di Samaa Wakeem e Samar Haddad King, si inseriscono nel cartellone di E’ BAL – palcoscenici per la danza contemporanea, prima rete a livello nazionale coordinata da ATER Fondazione di cui il Comune di Rimini è partner fondatore.
N.B. In caso di maltempo verrà aggiornata la programmazione degli spettacoli all’aperto.
Si troverà notizia delle eventuali modifiche sui siti dedicati (www.motusonline.com, www.santarcangelofestival.com) e sui canali social del festival (FB: @supernovafestivalrimini, IG: @supernovarimini).
Partner istituzionali Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, CNA Rimini
Partner Trenitalia Tper, VisitRimini
Partner tecnico Alterecho
In collaborazione con CRONOPIOS, ATER FONDAZIONE, E’BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea, Casa Madiba Network e Smagliature Urbane.
Informazioni e Biglietteria
Biglietteria online su Webtic (www.webtic.it).
Programma sui canali www.motusonline.com – www.santarcangelofestival.com – www.teatrogalli.it
SPETTACOLO A PAGAMENTO SU PALCO:
Losing it
€. 15,00 INTERO
€. 12,00 RIDOTTO – Under 26 / Trenitalia Tper* / E’BAL card
SPETTACOLI A PAGAMENTO NELLE SALE:
Repertòrio N.2 – Ritual II Embrace the darkness – Blackmed Chapter VII
€. 10,00 INTERO
€. 8,00 RIDOTTO – Under 26 / Trenitalia Tper* / E’BAL card (valida per Repertòrio N.2)
ATTIVITÀ GRATUITE
Ciàlte Ciàlte… + SEMPRE QUA SIAMO (prenotazioni su Eventibrite https://www.eventbrite.com/e/cialte-cialte-sempre-qua-siamo-tickets-877330989607?aff=oddtdtcreator), The Last Lamentation
Gli incontri: Can you still hear the bombs? I can hear them…
Le installazioni: His Dream, ANARCHIVIO FABRICA
I workshop: The Last Lamentation, NOVA_LABORATORIA
(*tariffa ridotta riservata ai clienti Trenitalia Tper: titolari di Smart Card Unica, abbonati annuali o mensili, possessori di biglietto di corsa semplice per raggiungere Rimini durante i giorni dell’evento.)
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