L’appuntamento dedicato ai canti lunari di Giacomo Leopardi registra il pienone nel giardino di Villa Marconi. L’Assessore Antonioli: “Lanciamo la proposta a chi è fortunato proprietario di dimore di particolare pregio di metterle a disposizione per eventi simili. Unendoci tra cittadini, ognuno secondo le proprie possibilità, riusciamo a realizzare progetti importanti”
CATTOLICA (RN) – Lo scorso 10 agosto la splendida cornice del giardino di Villa Marconi ha ospitato la manifestazione “Che fai tu luna in ciel? Dimmi, che fai?”, dedicato ad i canti lunari di Giacomo Leopardi. L’appuntamento è stato curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica e la Biblioteca Comunale ed ha visto la partecipazione dell’attore Pietro Conversano accompagnato da Pamela Lucciarini, voce e spinetta e da Giacomo Bartolucci percussioni.
Per l’evento “un successo al di là di ogni più rosea aspettativa, che ha registrato – spiega l’assessore Valeria Antonioli – probabilmente il triplo delle persone previste”. L’ingresso libero fino ad esaurimento posti ha costretto gli organizzatori, loro malgrado e come comunque anticipato, a dover chiudere i cancelli per motivi di sicurezza, e lasciar fuori parecchie persone.
La manifestazione si legava al progetto di promozione alla lettura che Assessorato e Biblioteca propongono per coinvolgere il pubblico in quel momento magico che è la lettura ad alta voce: leggere davanti ad un pubblico per aprire un varco dentro l’esperienza solitaria della lettura di un libro o una poesia e disporsi alla condivisione di un incontro straordinario. A tutti gli ospiti è stato offerto dall’azienda vitivinicola “TerraCruda” un brindisi di benvenuto.
“Una cosa abbiamo capito: Cattolica – dice ancora la Antonioli – apprezza la poesia, la musica, la bellezza e la qualità degli eventi. Questo è solo l’inizio… Lanciamo la proposta a chi è fortunato proprietario di dimore di particolare livello architettonico e con un giardino sufficientemente capiente di metterle a disposizione per eventi simili, seguendo l’esempio delle famiglie Vanni-Pesaresi, che ringraziamo col cuore in mano per la calorosa ospitalità”.
“Mi piace sottolineare questa sensibilità – aveva detto infatti l’Assessore – dimostrata dalla famiglia Vanni-Pesaresi nel concedere l’utilizzo di Villa Marconi ai fini di questa iniziativa poetica con l’auspicio di instaurare una proficua collaborazione futura. Lo stesso vale, per la cereria Terenzi che per l’occasione ha offerto i suoi prodotti per una illuminazione artistica che valorizza ancor di più la Villa e per l’azienda “TerraCruda” che ci ha fatto degustare i propri vini. Sono esempi di partecipazione attiva che fanno bene alla cittadinanza. Un momento di arricchimento culturale che per la collettività. Unendoci tra cittadini, ognuno secondo le proprie possibilità, riusciamo a realizzare progetti importanti.”
LA VILLA MARCONI. L’edificio si affaccia, nelle parte del Lungomare Rasi Spinelli verso il Porto, su una delle più belle vedute di Cattolica sull’Adriatico e il suo splendido giardino favoleggia di serene scorribande estive quando il giovane Guglielmo vi soggiornava presso lo zio Luigi già elaborando alcuni importanti esperimenti che in seguito rivoluzioneranno il mondo della comunicazione. La villa infatti, costruita all’inizio del 1880 ad opera di Giuseppe Majani, venne inaugurata nel 1888 e destinata a Letizia Majani, sposa di Luigi Marconi, zio di Guglielmo. Divenuta proprietà del Colonnello Stampacchia alla vigilia della Seconda Guerra mondiale, nel 1950 fu acquistata da Bruno Vanni da cui la ereditarono Brunella Venerandi e Maria Cristina Vanni.