SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) – L’undicesima edizione di SI FEST OFF affidata al collettivo Cesura in questi giorni sta raccogliendo un grande consenso da parte dei visitatori del Festival. Ieri, durante la seconda giornata di SI FEST Marco Zanella, curatore della mostra “Interludio”, con i colleghi di Cesura Arianna Arcara e Luca Santese, insieme a Tomas Maggioli dell’Associazione Cultura e Immagine, hanno presentato in un talk in piazza Borghesi il lavoro collettivo creato per questa edizione di SI FEST OFF.
Da sempre attenta ai temi della contemporaneità, la sezione OFF del SI FEST quest’anno ha voluto interrogarsi sulle rappresentazioni fotografiche dei mesi della pandemia: un mare magnum di immagini, spesso fin troppo dirette e didascaliche. Per la sua undicesima edizione il SI FEST OFF ha cambiato eccezionalmente formula presentando un importante progetto firmato dal collettivo Cesura che riflette sull’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto. Come si può descrivere l’invisibile attraverso la fotografia? In risposta a questa domanda, Cesura ha creato un racconto visivo, corale e autoriale, cercando di narrare da un punto di vista evocativo l’impatto della pandemia sulla nostra società.
Marco Zanella, nella sua prima esperienza da curatore, ha presentato un progetto che ha coinvolto ben 18 autori del collettivo che rappresenta il risultato di una sorta di “open call” dei fotografi di Cesura a scattare immagini durante la pandemia.
“Ci siamo interrogati su come le immagini potessero evocare, non solo quello che si è visto – racconta Marco Zanella – ma anche quello che non si è visto durante il lockdown, per capire insieme se con la fotografia si può davvero cogliere l’invisibile.”
Altra novità di questa edizione è lo spazio dedicato a SI FEST OFF che quest’anno è collocato all’Ex Tipografia Margelloni in piazza Borghesi, uno spazio “difficile”, ma al tempo stesso stimolante, da declinare per una mostra fotografica.
“C’è stato un intermezzo nella nostra vita. Una pausa del reale per entrare in un reale più profondo, come un sospiro tra un atto e l’altro nel corso della storia. Quello che è accaduto ha forzato un processo inevitabile e necessario: la sospensione della realtà per come la conoscevamo ci ha costretto a riassestare la nostra percezione del tempo, libera dalla costante sete di progresso, produttività, funzionalità e velocità. Disarmati di tutto, ci siamo ritrovati umani primordiali in una realtà distorta. Abbiamo sperimentato nuovamente la percezione di un tempo umano, biologico, autentico. Abbiamo affrontato il vuoto, l’attesa. Sfiorato il nulla, con orrore. Sperimentato la nuova quotidianità: la paura della morte e la consapevolezza della nostra precarietà. Per la prima volta ognuno di noi si è trovato al centro della storia. Il tentativo di Cesura è quello di riempire il frame nero tra la realtà prima e dopo la pandemia. Stimolare una riflessione che, dal centro della storia, parta dalle immagini che l’hanno raccontata in diretta, si stacchi dalla didascalia, filtri il rumore di fondo e riassuma il significato di quell’interludio senza suono che l’uomo ha recentemente vissuto, per restituire una nuova sensibilità condivisa. di questo periodo eccezionale – più delle immagini, più delle parole – resteranno forse le sensazioni, perfettamente umane, di estrema fragilità, solitudine e fallibilità collettive.”
Collettivo Cesura
Il collettivo Cesura
Nato nel 2008 in un piccolo paese tra i colli piacentini, è formato da un gruppo di fotografi uniti dall’intento di creare una forza indipendente e autonoma nel panorama della fotografia internazionale. Fotografi che lavorano fianco a fianco, condividendo competenze e producendo progetti fotografici autoriali. Lo studio comprende anche un laboratorio di stampa e una casa editrice che forniscono ai fotografi strumenti e risorse per rafforzare la loro crescita artistica. Cesura Publish è la casa editrice indipendente fondata nel 2010 come branca del collettivo omonimo, che ha iniziato a vendere le prime pubblicazioni per promuovere le attività dei fotografi membri. A dieci anni dalla fondazione, CESURA PUBLISH mantiene i suoi valori d’origine pubblicando una selezione di fotolibri di qualità, come risultato del variegato insieme di progetti portati avanti dai fotografi membri.
SI FEST OFF
La sezione indipendente di Fotografia e Arti Visive all’interno del SI FEST nasce nel 2009 da un’idea di Mario Beltrambini, presidente dell’Associazione Cultura e Immagine di Savignano sul Rubicone. Il SI FEST OFF intende valorizzare e offrire una vetrina espositiva di primo piano a fotografi e artisti emergenti che si esprimono attraverso un’attenta ricerca nel campo della fotografia, della video arte, delle installazioni e della performance. Dai suoi primi anni di attività a oggi, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per fotografi e autori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero con oltre centinaia di proposte annuali raccolte attraverso un bando di partecipazione.
INTERLUDIO
“Breve storia di fatti che costituiscono una parentesi, un’interruzione, un diversivo nel normale andamento delle cose”
Un progetto di CESURA, a cura di Marco Zanella
Produzione mostra: Cesuralab
Con fotografie e video di: Arianna Arcara, Francesco Bellina, Stefania Bosso, Teresa Dalle Carbonare, Maria Elisa Ferraris, Chiara Fossati, Giacomo Liverani, Alex Majoli, Claudio Majorana, Gabriele Micalizzi, Valentina Neri, Andy Rocchelli, Alessandro Sala, Giorgio Salimeni, Luca Santese, Marco P. Valli, Marco Zanella, Alex Zoboli.
Sede della mostra: Ex Tipografia Margelloni, piazza Borghesi, Savignano sul Rubicone.