Strategia condivisa per un turismo che cambierà

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Ieri pomeriggio riunione allargata degli organi della Destinazione turistica Bologna metropolitana

BOLOGNA – La ripartenza del comparto turistico e delle filiere correlate potrà avverarsi grazie a un confronto su scenari possibili, emersi da una strategia condivisa, e non su promesse, a cominciare dal forte tema della sicurezza delle persone.

È quanto ha sintetizzato venerdì 17 aprile il presidente della Destinazione turistica Bologna metropolitana e assessore alla cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore al termine della riunione odierna degli organi della Destinazione turistica Bologna-Modena (Cabina di regia e Comitato di indirizzo) convocati in video conferenza per un aggiornamento sulle azioni in corso per fronteggiare l’emergenza causata dall’impatto del Covid-19 sul settore turistico e condividere le azioni in vista della possibile ripartenza.

L’incontro, che ha registrato 69 partecipanti, è stato allargato ai rappresentanti della Provincia di Modena (con la quale è in corso una convenzione per la promozione comune su dei prodotti turistici), alle Associazioni delle categorie agricole e alle Organizzazioni sindacali di Bologna e Modena.

È intervenuto anche Fausto Tinti, vice sindaco della Città metropolitana, per un primo aggiornamento sul Tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Proprio dalla metodologia introdotta con il tavolo metropolitano per la sicurezza, di cui è capofila Città metropolitana insieme al Comune di Bologna, può scaturire il percorso per definire le condizioni di sicurezza per il comparto del turismo, con particolare attenzione alle specifiche peculiarità e criticità soprattutto – ha specificato Lepore nell’introdurre i lavori – nella gestione degli spazi pubblici, collettivi e per questo occorrono indicazioni nazionali coerenti.

“La ripartenza sarà graduale – ha aggiunto il presidente della Destinazione – ma porremo insieme alla Regione forte attenzione agli asset quali Fiere, Aeroporto, alta velocità e infrastrutture per ritrovare energie di rilancio”.

La sicurezza dei luoghi e delle persone è emersa come tema trasversale dei tanti intervenuti (Presidenti di Unioni e sindaci, direttore di Fiere Bologna, direttore di Aeroporto, organizzazioni sindacali, Provincia di Modena) e richiamato in modo specifico da Tinti a proposito del tavolo metropolitano che ‘in questa fase di convivenza con il virus’ sta definendo linee guida per una prassi diffusa con regole che possano essere accettate e condivise.

Da questo lavoro scaturisce anche un segnale per gli operatori della Destinazione turistica richiamato dalla direttrice Giovanna Trombetti che ha ribadito il sostegno operativo messo in campo (monitoraggio continuo delle realtà) e l’impegno fattivo (partecipazione alle scelte per avviare il tema della sanificazione dei luoghi e delle strutture ricettive nonché sul tema della liquidità alle imprese, in raccordo con la Regione).

La preoccupante situazione della filiera turismo è stata richiamata anche da Annalisa Piccinelli, coordinatrice della Cabina di regia, evidenziando in modo particolare la situazione delle strutture ricettive (ferme al 70%) e con seri problemi di liquidità e sottolineando la limitatezza dei provvedimenti finora attuati a livello nazionale. Non facile anche la situazione dei Comuni, sottolineata da molti amministratori locali, che avranno seri problemi di bilancio per le mancate entrate e per questo il sindaco di Dozza ha auspicato che venga scongiurata “una guerra fra poveri” il che sarà possibile solo partecipando a tavoli che producano coerenti informazioni e una visione strategica uniforme.

Patrik Romano, direttore di Bologna Welcome, ha indicato gli assi principali su cui la DMO sta operando in stretto contatto con Destinazione: la gestione dell’emergenza (con l’unità di crisi insediatasi dall’inizio dell’emergenza con supporto ai turisti ancora in città, ai media e agli operatori); l’avvio di momenti formativi per gli operatori attraverso una serie di webinar tematici; la predisposizione di una campagna promozionale triennale delle città d’arte in sinergia con APT. Infine, occorre studiare modelli innovativi per la fruizione dei luoghi e degli eventi perché – ha detto Romano – cambierà il modo di fare turismo.