PIACENZA – Nel 44° anniversario della strage di Bologna, anche il Gonfalone di Piacenza ha sfilato tra i labari e gli stendardi delle istituzioni che hanno onorato, nel cuore del capoluogo emiliano-romagnolo, la memoria delle 85 vittime e delle oltre 200 persone ferite nell’attentato alla stazione ferroviaria, che ne fermò per sempre il tempo alle 10.25 di un mattino d’estate del 1980.
A rappresentare l’Amministrazione comunale in occasione della cerimonia – accompagnata dalla sovrintendente Sonia Noci, dall’ispettore Ivan Libera e dall’agente Simone Caiazzo del Comando di Polizia Locale – l’assessora alla Cultura della Memoria e della Legalità, Serena Groppelli, che ribadisce come la presenza e la partecipazione, in questa drammatica ricorrenza, siano “non solo una testimonianza, profondamente sentita, di vicinanza e solidarietà nei confronti di tutti coloro che quel giorno hanno perso i loro affetti più cari, ma anche un segno forte e tangibile di denuncia contro ogni forma di prevaricazione violenta e strisciante della democrazia, di sopruso nei confronti della società civile e di persone innocenti”.
“Questo è il giorno dedicato al ricordo – sottolinea Groppelli – ma anche al bisogno di giustizia che definisce la coscienza di un Paese che non può e non vuole dimenticare, ma continua a far sentire la propria voce perché si tolga ogni ombra dalla ricerca della verità. Per questo siamo qui oggi, accanto all’Associazione dei familiari delle vittime la cui tenacia e dignità, in tutti questi anni, ha accompagnato il lungo e difficile percorso verso l’individuazione dei responsabili, l’accertamento della matrice neofascista dell’attentato e dei vergognosi depistaggi alle indagini. Bologna resta, ora e per sempre, l’emblema di una condanna unanime e universale al terrorismo, in tutte le sue manifestazioni”.