MODENA – Tac, C14 e altro. Le analisi sulla mummia modenese hanno consentito di riconoscere sesso, età e datazione del piccolo corpo imbalsamato: si tratta di un bambino, un maschio di tre anni vissuto in Epoca Romana, fra I e II secolo d.C.. È intorno alla diagnostica e al restauro della piccola mummia che si articola “Storie d’Egitto”, progetto scientifico che parte dalle analisi più avanzate sui reperti che ne fanno parte per riscoprire la raccolta egiziana dei Musei civici con una mostra dal 16 febbraio. E il pubblico potrà assistere al restauro della mummia ai Musei da martedì 5 a venerdì 8 febbraio, e sabato e domenica 9 e 10 alla presentazione dei risultati al Teatro anatomico restaurato. Il progetto di diagnostica e restauro dei reperti della raccolta è stato curato da Daniela Picchi, responsabile sezione egiziana del Museo civico archeologico di Bologna.
La collezione conta statuette “ushabti” di Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia, 1539-1070 a.C) ed Epoca Tarda (XXVI-XXX dinastia, 664-332 a.C.), sei vasi canopi, tra cui un set a nome di Horsiesi (Epoca tarda), amuleti, bronzetti, terracotte. Di grande interesse, un grande scarabeo commemorativo del sovrano Amenhotep III (Nuovo regno, XVIII dinastia, 1388-1351 a.C.), che celebra la sposa Ty. Presenti, inoltre, una mummia egiziana di bambino con cartonnage e sarcofago antropoide moderni, alcune teste e arti umani, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati e ad alcune bende di lino provenienti dalle mummie reali scoperte a Deir el-Bahari nel 1881.
L’inaugurazione della mostra il 16 febbraio ai Musei civici sarà preceduta dal 5 all’8febbraio dal restauro della mummia eseguito da Cinzia Oliva, fra i massimi esperti italiani nel restauro di tessuti archeologici e mummie egiziane, davanti al pubblico ai Musei Civici, mentre nel weekend (9 e 10 febbraio) verranno presentati metodologie e risultati dell’intervento nel settecentesco Teatro Anatomico di via Berengario, in collaborazione col Polo Museale dell’Università UniMoRE.
La mostra, nel grande salone dell’Archeologia al terzo piano del Palazzo dei Musei, si caratterizzerà per un forte richiamo all’esposizione ottocentesca, inserito in un contesto contemporaneo con apparati multimediali. Per consentire a più scuole di fruire di mostra e percorso didattico, l’esposizione prosegue fino al 7 giugno 2020.
Il dialogo con il pubblico più giovane sarà garantito anche dal progetto social Instagram #mummiamo per aggregare immagini e contenuti legati all’immaginario collettivo sulla mummia, dai fumetti, alla cinematografia, alla letteratura.
In occasione del festivalfilosofia 2019, dedicato al tema “persona”, verrà restituita un’identità alla mummia con le nuove tecnologie digitali presentandone la ricostruzione del volto, effettuata dal noto designer 3D brasiliano Cicero Moraes, in collaborazione con il paleopatologo Francesco Galassi.
In autunno, tra le iniziative collegate, si svolgerà una rassegna cinematografica a tema, alla Sala Truffaut in collaborazione con Circuito Cinema. La mostra si visita gratuitamente fino al 7 giugno 2020. Info online (www.museicivici.modena.it).
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