MODENA – Statuette, vasi, amuleti, bronzetti, terracotte, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati. E, al centro, la piccola mummia di bambino restaurata da Cinzia Oliva.
I reperti esposti, distribuiti su un ampio arco cronologico, appartengono a categorie diverse, riconducibili alla regalità, al rituale funerario e alla devozionalità templare.
La collezione conta statuette “ushabti” di Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia, 1539-1070 a.C) ed Epoca Tarda (XXVI-XXX dinastia, 664-332 a.C.), sei vasi canopi, tra cui un set a nome di Horsiesi (Epoca tarda), amuleti, bronzetti, terracotte. Di grande interesse, un grande scarabeo commemorativo del sovrano Amenhotep III (Nuovo regno, XVIII dinastia, 1388-1351 a.C.), che celebra la sposa Ty. Presenti, inoltre, la mummia egizia di bambino con cartonnage e sarcofago antropoide moderni, alcune teste e arti umani, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati e ad alcune bende di lino provenienti dalle mummie reali scoperte a Deir el-Bahari nel 1881.
Gli apparati multimediali della mostra consentiranno al pubblico di scoprire le “storie d’Egitto” emerse dal progetto di ricerca: storie collezionistiche di Duchi, illustri modenesi e oscuri antiquari; storie di furti e ritrovamenti; di viaggi in Egitto e sbendamenti di mummie reali come eventi; storie emerse dalla diagnostica che ha determinato sesso, età e, dove possibile, informazioni sulle patologie e le cause di morte dei resti mummificati, restituendo loro una piccola parte di identità.
Del resto, il progetto “Storie d’Egitto”, è diventato una grande occasione di ricerca che ha visto coinvolti i maggiori esponenti del settore. Di nuovo, i Musei hanno attivato una rete di collaborazioni istituzionali per il progetto scientifico e di valorizzazione che ha preceduto la mostra e proseguirà: l’Università di Bologna, con Marco Zecchi, Nikola Bellucci, Alessandro Galli e Beatrice De Faveri per lo studio collezionistico e archeologico; il Museo Civico Archeologico di Bologna con Daniela Picchi che ha coordinato il programma di diagnostica e manutenzione conservativa; la Struttura di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria per le analisi radiologiche sulla mummia e gli altri resti umani mummificati; il Polo Museale dell’Università di Modena e Reggio Emilia per la gentile concessione del Teatro Anatomico che ha ospitato nei giorni scorsi la presentazione del restauro della mummia di bambino eseguito da Cinzia Oliva.
Tante persone hanno assistito al restauro “live” della mummia ai Musei (1120 in quattro giorni di cui 350 studenti) e all’esposizione “guidata” al teatro anatomico (420 in due pomeriggi, divise per gruppi di 30 ogni ora e mezza circa).
Il catalogo della mostra a cura di Cristiana Zanasi, (All’Insegna del Giglio Editore), sarà in vendita, solo per il giorno dell’inaugurazione, al prezzo scontato di 20 euro.
Sull’immaginario della millenaria civiltà egizia la mostra lancia la condivisione social con #mummiamo, su Instagram museicivicimodena che aggrega immagini e storie sulle mummie fra fumetti, cinema e letteratura.
Info online (www.museicivici.modena.it).
BOLOGNA - LA STAGIONE 2024/2025 DEL TEATRO DEHON Gaia De Laurentiis, Max Pisu, Debora Caprioglio,…
FERRARA - Al Ferrara Film Festival sarà presentato “La paura di vincere”, il nuovo film…
BOLOGNA - reAGIAMO: torna anche a Rimini la notte dei Ricercatori Il 27 settembre…
PARMA - La Provincia di Parma ha avrà il supporto dell’Agenzia del Demanio per l’intervento…
FERRARA - Katia Ricciarelli e il Delta del Po con il cortometraggio Il dito e…
BOLOGNA - Giornata di festa per lo sport regionale a Bologna. Le Olimpiadi e le…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter