La Rhapsody in Blue di George Gershwin continua a esercitare un fascino irresistibile, nonostante sia una delle composizioni più eseguite e rielaborate della storia. Fu scritta dall’autore a soli ventisei anni tra la fine del 1923 e l’inizio del 1924, come brano per due pianoforti, il titolo originario della prima versione era American Rhapsody. In seguito il brano fu orchestrato da Ferde Grofé, l’arrangiatore di Paul Whiteman, direttore dell’orchestra jazz di New York. In questa versione per pianoforte e orchestra jazz, Rapsodia in blue venne eseguita, dopo soli pochi giorni di prove, il 12 febbraio del 1924 all’Aeolian Hall di New York, con lo stesso Gershwin al pianoforte e con l’orchestra di Paul Whiteman (con l’aggiunta di una sezione di archi) all’interno di un concerto intitolato “An Experiment in Modern Music”: il successo fu immediato e il brano fu applaudito da musicisti come Fritz Kreisler, Igor Stravinsky, Sergej Rachmaninov, Leopold Stokowski, John Philip Sousa e Jascha Heifetz. La partitura, in questa versione per pianoforte e orchestra, fu realizzata solo l’anno successivo ad opera di Grofé, alla quale seguirono altre due orchestrazioni, nel 1926 e nel 1942, quet’ultima è la più usata oggi. In Rapsodia in blue si ha la fusione e l’incontro tra la musica jazz e la musica classica, con l’inserimento in un linguaggio classico di sonorità e elementi tipici del jazz come i ritmi e le inflessioni melodiche e armoniche (questo infatti è il significato della parola blue che compare nel titolo del pezzo). Stefano Bollani è senza dubbio l’interprete ideale per questa Rapsodia, perfetto nel combinare la sua formazione accademica con la pronuncia e la capacità di improvvisare del jazz prevista dalla partitura.
Biglietti da 15 a 42 euro Per informazioni tel. 0541. 0541 793811 dalle ore 10 alle 14 dal lunedì al sabato. Acquistabili anche online su www.vivaticket.it
I prossimi concerti sinfonici
L’Auditorium “Sala della Piazza” ospiterà nelle prossime settimane altre grandi orchestre sinfoniche, direttori e solisti.
Martha Argerich segna un appuntamento senza precedenti per Rimini (9 settembre), anche perché la leggendaria pianista ha deciso di suonare con i giovani musicisti della Youth Orchestra of Bahia diretti da Ricardo Castro e a fianco della giovanissima Theodosia Ntokou per lo spettacolare Concerto per due pianoforti di Francis Poulenc, prima di affrontare, da sola e per la gioia del pubblico, lo spumeggiante Concerto in sol maggiore per pianoforte di Maurice Ravel.
A chiudere gli appuntamenti sinfonici torna a Rimini l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI (13 settembre) con Dmitrij Kitajenko sul podio e Simon Trpčeski al pianoforte per un programma tutto russo aperto da una rarità sinfonica di Rodion Ščedrin, il Concerto per orchestra n. 1, a cui seguirà il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov e la smagliante Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov.
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