Attualità Emilia Romagna

Modena: Stazioni radio base, regole e tutele per l’installazione

Le hanno spiegate i tecnici di Arpae e del settore Ambiente del Comune di Modena alla Commissione consiliare Seta convocata per approfondire l’iter dell’antenna di via Scaglia

MODENA – L’installazione della stazione radio base di via Scaglia ovest, nell’area della polisportiva Invicta, è stata autorizzata dal Comune, come le altre 206 esistenti in città (alle quali si aggiungono 28 microcelle/ripetitori), dopo l’esito positivo dei controlli preventivi eseguiti da Arpae e Ausl sull’impatto elettromagnetico dell’antenna.

I controlli di Arpae utilizzano un modello che tiene conto delle caratteristiche tecniche degli impianti che insistono sull’area considerata, sia già esistenti che in progetto, funzionanti contemporaneamente e a piena potenza (l’utilizzo a piena potenza si potrebbe verificare, per fare un esempio, nella notte di capodanno) e della propagazione della radiazione elettromagnetica nello spazio libero. Il limite di esposizione fissato dalla legge italiana in modo cautelativo è pari a 20 volt/metro (per tutte le frequenze, da 400 MHz a 2Ghz) che scende al valore di attenzione di 6 volt/metro all’interno di edifici dove si sosta per oltre quattro ore come le abitazioni e le scuole, comprese le aree esterne di pertinenza.

I valori massimi di campo elettrico stimati in corrispondenza delle scuole dell’Istituto Comprensivo 2 variano da 2.4 a 3.3 volt/metro a seconda dell’altezza dal suolo (al massimo 9 metri per entrambi gli edifici). Il livelli di riferimento fissati dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp) variano da 28 a 61 volt/metro (man mano che aumentano le frequenze) e questi stessi limiti sono adottati anche dalla maggior parte dei paesi europei ed extraeuropei che non prevedono inoltre alcun valore di attenzione. Le misurazioni vengono effettuate nel raggio di 200 metri dall’antenna perché le emissioni perdono di potenza man mano che ci si allontana e dopo i 200 metri sono sostanzialmente nulle.

Lo hanno spiegato i tecnici di Arpa e dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Modena intervenuti durante la commissione consiliare Seta convocata martedì 5 aprile per approfondire l’iter autorizzativo delle antenne per la telefonia mobile in vista delle interrogazioni che saranno discusse in Consiglio comunale. I lavori della commissione sono stati introdotti dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni che ha sottolineato come la raccolta delle firme da parte dei cittadini sia stata l’occasione per spiegare in modo approfondito il regolamento che governa le installazioni delle stazioni radio base.

Illustrando il quadro normativo generale che fa riferimento al Codice per le comunicazioni elettroniche, i tecnici hanno evidenziato in premessa che le stazioni radio base per la telefonia mobile sono assimilabili a opere di urbanizzazione primaria e hanno carattere di pubblica utilità in quanto l’uso del telefono, a servizio della popolazione, deve essere garantito in modo capillare con continuità e qualità sul territorio. In base alla legge regionale sugli impianti fissi di telefonia mobile il Comune autorizza le stazioni radio base dopo aver acquisito il parere favorevole di Arpa e Ausl e nel rispetti delle procedure di informazione dei cittadini, che consistono nella pubblicazione all’Albo pretorio on line per 45 giorni come richiesto da uno specifico regolamento del Comune di Modena (invece dei 30 previsti per legge) e, sempre in base al regolamento comunale, nella trasmissione agli Urp e ai presidenti di Quartiere della documentazione corredata da un rapporto non tecnico di sintesi per facilitare la comprensione da parte dei cittadini. Sempre la legge regionale vieta l’installazione di antenne in aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche; nelle zone di parco classificate A; in riserve naturali e su edifici di interesse storico, architettonico e monumentale.

L’iter autorizzativo prende il via dalla richiesta del gestore telefonico rispetto all’area che necessita di copertura. Nel caso dell’antenna di via Scaglia ovest l’area individuata, sul terreno della Polisportiva Invicta, è quella più lontana dalle abitazioni e dalle scuole.

I tecnici hanno spiegato che ogni stazione radio base è in grado di servire una porzione di territorio limitata, detta cella, e soddisfa un numero limitato di comunicazioni. Le dimensioni della cella dipendono dall’altezza e dalla tipologia dell’antenna, dalla potenza impiegata e dalla densità degli utenti da servire nell’area. A seconda del numero degli utenti serviti, le stazioni sono distanziate tra loro di poche centinaia di metri nelle grandi città fino a diversi chilometri nelle aree rurali.

Una volta acquisito il parere favorevole di Arpa e Ausl, il Comune autorizza l’installazione degli impianti. In più sentenze, il Consiglio di Stato ha stabilito che le Regioni e i Comuni non possono porre limiti alla localizzazione di antenne di telefonia mobile, come prescrizioni di distanze minime dal perimetro esterno di abitazioni e scuole. Possono invece prevedere il divieto di installazione su alcuni come appunto quelli sanitari e scolastici.

A oggi a Modena, gli impianti di telefonia mobile autorizzati dal Comune sono 234, di questi, 206 asono stazioni radio base e 28 sono microcelle/ripetitori. In zona industriale Torrazzi è stato inoltre realizzato un sito che ospita esclusivamente ponti radio (privi di emissioni). I siti che ospitano le 206 stazioni radio base sono 120 perché il Comune incoraggia il co-siting ovvero l’installazione di antenne di più gestori su un solo palo. Le aree sulle quali sono collocate le antenne sono sia pubbliche che private: quelle private sono 78 e ospitano 129 stazioni radio base; quelle pubbliche sono 42 per un totale di 77 stazioni radio base.

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Redazione

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