CODIGORO (FE) – Applausi, parole di incoraggiamento e un’accoglienza festosa. Ha fatto centro la prima tappa della “Staffetta per la Speranza” partita nel pomeriggio di Pasqua da Padova per raggiungere Codigoro (Ferrara).
Cinque i corridori che si sono alternati negli 80 km che separano l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza da Piazza Matteotti. A darsi il cambio ogni 15/20 km circa, con il testimone azzurro sempre alla mano, sono stati i Carabinieri della Legione “Veneto”, nell’ordine: il Maresciallo Marco Nicolai, il Maresciallo Giuseppe La Macchia, il Brigadiere Sandro Boni, il Brigadiere Leonardo Salvini e l’Appuntato Giuseppe Cecca. Baciati da un sole splendente, gli atleti “per passione” hanno attraversato le località di Ponte San Nicolò, Legnaro, Piove di Sacco, Pontelongo, Villa del Bosco, Pegolotte, Cavarzere, Adria, Ariano Polesine e Ariano Ferrarese.
L’ultramaratona benefica è organizzata da Fondazione Città della Speranza Onlus, in collaborazione con Carabinieri ed Esercito, con l’obiettivo di abbracciare idealmente tutti i bambini e ragazzi colpiti da gravi patologie, e farsi portavoce delle loro aspettative presso Papa Francesco in occasione dell’udienza generale di mercoledì 24 aprile, durante la quale gli verranno consegnati dei messaggi scritti direttamente da loro.
Città della Speranza vuole accendere i riflettori sull’importanza di sostenere la ricerca pediatrica per guarire quel 20% circa di pazienti con patologie oncoematologiche per i quali ancora non esistono cure efficaci e risolutive. A tal fine, finanzia la diagnostica avanzata di leucemie, linfomi e sarcomi per i bambini di tutta Italia e sostiene l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, il più grande centro europeo in questo ambito.
Domenica 21 aprile, a dare il via alla Staffetta con l’intrattenimento di Dario Bolognesi, sono stati il fondatore Franco Masello, il presidente Stefano Galvanin, il Tenente Colonnello della Legione Veneto Stefano Lupi e l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina.
Molte le persone incuriosite incontrate lungo la strada, che hanno letteralmente fatto il tifo per gli staffettisti. All’arrivo, alle ore 22 nella piazza principale di Codigoro, la gradita sorpresa di trovare l’accoglienza della sindaca Sabina Alice Zanardi, del coordinatore del Nucleo di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Luciano Avantaggiato, del responsabile operativo Raffaele Forzatti e di un gruppo di cittadini.
“A questa iniziativa va un encomio particolare. Come Amministrazione comunale siamo molto sensibili ai progetti umanitari, in particolar modo quando riguardano i bambini e la ricerca medica. Grazie per la speranza che date ai nostri giovani”, ha affermato la prima cittadina.
Un ringraziamento particolare va alla Compagnia dei Carabinieri di Comacchio e alla Stazione Carabinieri di Codigoro per aver collaborato con il Comando Provinciale di Padova al servizio di scorta e viabilità, nonché al dottor Bruno Ruffato che ha prestato il servizio di assistenza medica lungo il percorso.