Sport e salute. Attività fisica più sicura per i cittadini di Altedo, Malalbergo e Baricella, nel bolognese

Il presidente Bonaccini all’inaugurazione dei nuovi defibrillatori pubblici acquistati con contributo regionale: “Il nostro impegno concreto a tutela di chi fa attività sportiva e motoria”. Due posizionati in piazza ad Altedo e due consegnati ai gestori degli impianti calcistici di Malabergo e Baricella, nel bolognese: “Con la nuova legge sullo sport, spazi e ambienti dovranno vedere rispettati i requisiti necessari, a partire dai presidi di primo soccorso o, nel caso, essere adeguati”

BOLOGNA – D’ora in poi, il cuore di chi pratica sport sarà più protetto. Sono stati ufficialmente inaugurati oggi pomeriggio, con una cerimonia in Piazzetta dottor Enzo Stori, ad Altedo, nel bolognese, quattro nuovi defibrillatori pubblici. Due acquistati dal Comune di Malalbergo e già posizionati proprio in Piazzetta Stori; gli altri due comprati grazie anche a contributi regionali – assegnati tramite bando ai Comuni di Malalbergo e Baricella – e consegnati alla Sporting Emilia Poggese, associazione sportiva dilettantistica che gestisce le strutture calcistiche dei due territori.

Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme ai sindaci di Malalbergo e Baricella, rispettivamente Monia Giovannini e Andrea Bottazzi, ai vicesindaci – con delega allo Sport – dei due Comuni, Milla Mei e Giampiero Ceccardi, e ad altri rappresentanti delle istituzioni.

“Con un bando da 100 mila euro, abbiamo promosso la realizzazione di 100 progetti per garantire la sicurezza di atleti e spettatori, a partire dall’acquisto e dal corretto utilizzo dei defibrillatorinegli impianti sportivi- ha ricordato Bonaccini-. Siamo convinti sostenitori dell’attività fisica, a tutte le età, svolta però in sicurezza e con le tutele necessarie. Lo prevede anche il progetto di legge della Giunta sulle nuove norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive: per questo strutture, spazi e ambienti dovranno vedere rispettati i requisiti necessari, a partire dai presidi di primo soccorso o, nel caso, essere adeguati”.