RIMINI – Sport e arte come strumenti di inclusione sociale di disabili e anziani. Al via due diversi bandi per la co progettazione con il terzo settore che il Comune di Rimini porterà avanti come capofila del distretto socio sanitario di Rimini. Si tratta di progettualità inserite all’interno dei piani di zona, entrambi di durata biennale, per un investimento complessivo di circa 60 mila euro.
La realizzazione delle attività progettuali saranno affidate mediante una istruttoria pubblica per valorizzare l’esperienza territoriale delle diverse realtà presenti nel terzo settore riminese.
Arte e tecniche espressive per l’inclusione
Le tecniche di animazione hanno ormai una consolidata tradizione ed efficacia nell’ambito socioeducativo e nella riabilitazione psicosociale degli adulti e degli anziani e le aree in cui si esplica l’offerta è ampio: esperienze di danza, di teatro, di animazione, insieme ad esperienze legate alle arti visive, alla musica, tutte attività da proporsi come modalità d’intervento mirate alla disabilità o a forme di disagio specifiche con l’intento di creare una rete di relazioni che abbracci le diverse esigenze e crei integrazione e occasioni di socializzazione tra i partecipanti.
Le tecniche di animazione hanno ormai una consolidata tradizione ed efficacia nell’ambito socioeducativo e nella riabilitazione psicosociale degli adulti e degli anziani. L’offerta è ampia: esperienze di danza, di teatro, di animazione, insieme ad esperienze legate alle arti visive, alla musica, tutte attività da proporsi come modalità d’intervento mirate alla disabilità o a forme di disagio specifiche con l’intento di creare una rete di relazioni che abbracci le diverse esigenze e crei integrazione e occasioni di socializzazione tra i partecipanti.
Attività di espressione artistica
Le persone con disabilità e le persone anziane rappresentano un gruppo di popolazione che esprime bisogni spesso eterogenei e complessi dovuti sia al grado di disabilità sia ad ulteriori elementi di svantaggio quali l’indebolimento dei legami familiari e sociali a cui si possono associare ulteriori problemi di salute. Alla complessità delle condizioni delle persone con disabilità si affianca la necessità di garantire, nel limite delle loro capacità soggettive, una parità di accesso ad opportunità ricreative e di socializzazione. La complessità dei bisogni delle persone con disabilità impone la necessità di prevedere di interventi molto variegati che diano risposte innovative sia a sostegno della domiciliarità sia di carattere residenziale.
I laboratori dovranno svolgersi in orario pomeridiano e con cadenza settimanale e dovranno essere condotti da esperti delle varie aree di espressione artistica; gli utenti potranno essere inviati anche dal servizio sociale territoriale area disabili e anziani.
Attività sportive per disabili
Altra forma di espressività è quella sportiva, altrettanto importante sia come veicolo di socializzazione che come momento di espressione individuale. Le proposte da parte del terzo settore dovranno prevedere lo svolgimento di attività sportive sia nel periodo invernale sia nel periodo estivo e con cadenza settimanale. Dovranno essere aperte a utenti provenienti dagli Enti locali del distretto di Rimini e segnalati preferibilmente dal servizio sociale territoriale.
“Progetti diversi – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – ma accomunati dal loro carattere trasversale. Sono progetti inseriti nel piano di zona per affiancare i servizi più tradizionali, con spirito innovativo. Al centro mettiamo la quotidianità, la socializzazione, i margini di crescita individuale che possono dare attività come l’arte e lo sport. L’istruttoria sarà unica per tutti i comuni del distretto di Rimini, con cui abbiamo concordato il ricorso alla co progettazione con un terzo settore che, nel nostro territorio, è quantomai ricco di esperienze e professionalità di grande livello”.