Il documento che sarà oggetto di dibattito nella seduta del Consiglio Comunale di domani, giovedì 25 febbraio
CESENA – L’Amministrazione propone all’esame del Consiglio Comunale le linee di indirizzo per il sostegno e la valorizzazione del sistema sportivo cittadino. Il documento che sarà oggetto di dibattito nella seduta di domani, giovedì 25 febbraio, è scaturito da un percorso di confronto partecipato con le realtà sportive cesenati, che si è sviluppato in quattro incontri a partire dal 28 febbraio.
“Forti dell’esperienza positiva che ci ha portato a definire gli indirizzi culturali – rimarcano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore allo Sport Christian Castorri – abbiamo voluto riproporre la stessa formula, coinvolgendo direttamente il mondo dell’associazionismo sportivo, per mettere a fuoco una piattaforma condivisa attraverso la quale raggiungere obiettivi comuni. E il primo fra tutti è quello di affidare allo sport un ruolo strategico per il miglioramento della vita della città, non solo sotto il profilo psico-fisico, ma anche educativo, sociale, civile”.
“Certo, non partiamo da zero – proseguono Sindaco e Assessore -, anzi, presentando queste nuove linee guida proseguiamo il cammino intrapreso già da tempo e che ha portato Cesena a essere, nel 2014, Città Europea dello Sport. I valori e i principi che ci animano oggi sono sempre gli stessi, ma al tempo stesso dobbiamo essere consapevoli che il quadro generale è in evoluzione. Ad esempio, un aspetto di cui occorre tener conto è il fatto che oggi sono sempre di più a Cesena, come in tutta Italia, le persone che praticano sport con continuità, ma senza far parte di realtà organizzate. Al tempo stesso, le complessità normative e gestionali rendono più faticosa l’attività delle singole società sportive, e specialmente di quelle più piccole. Il confronto che abbiamo promosso nelle settimane scorse ci è servito per comprendere le trasformazioni in corso e le nuove esigenze delle varie realtà, e ci ha confermato la necessità di un impegno comune per razionalizzare le risorse, individuare possibili economie di scale, costruire reti e filiere operative, e soprattutto promuovere il riconoscimento sociale e civile dello sport. Il documento che abbiamo predisposto è la sintesi di tutto ciò”.
Le linee guida proposte dall’Amministrazione si muovono su tre filoni principali: quello strategico – politico, quello gestionale – organizzativo e, infine, quello della promozione.
Sotto il profilo politico-strategico, l’Amministrazione comunale punta ad affermare lo sport e la pratica motoria come asset prioritario e a tale scopo si impegna a definire un Piano specifico, con il coinvolgimento di tutte le anime del sistema sportivo cesenate e l’organizzazione di incontri periodici.
In programma l’avvio di un censimento approfondito del mondo sportivo cesenate, che tenga conto del numero di praticanti (sia tesserati che operativi in modo destrutturato), delle associazioni e società sportive presenti sul territorio, degli impianti e delle strutture sportive esistenti, classificati per spazio e tipologia. Questo censimento permetterà di realizzare un Osservatorio dello sport cesenate e di delineare un quadro completo della situazione dell’impiantistica, in modo da definire le priorità d’intervento.
Viene indicata inoltre l’intenzione di istituire un Tavolo di coordinamento dello Sport, con compito di raccordo fra le associazioni sportive e l’Amministrazione comunale, e di rafforzare l’Ufficio Sport per garantire all’associazionismo sportivo maggior supporto.
Al contempo, si chiede alle associazioni di riflettere sul proprio ruolo sociale e territoriale, in un’ottica più ampia rispetto all’attività agonistica.
Dal punto di vista gestionale e organizzativo, l’Amministrazione Comunale pone l’accetto, in prima battuta, sull’analisi delle gestioni societarie, con l’intento di favorire l’individuazione di nuovi modelli organizzativi (magari di tipo consortile) che permettano alle associazioni stesse di superare gli affanni burocratici e migliorare la competitività e attrattività, anche in termini di accesso ai contributi pubblici (pensiamo ai bandi regionali) e alle sponsorizzazioni private.
Il secondo aspetto nevralgico è quello dell’impiantistica sportiva, che abbraccia l’esigenza di nuove strutture per soddisfare discipline che ancora ne sono prive (è stata, ad esempio, avanzata la richiesta di un pattinodromo), ma anche di manutenzione e gestione di quelle esistenti e delle modalità con cui questi aspetti sono stati finora affrontati. Sul tappeto anche gli obiettivi di migliorare la sostenibilità ambientale degli impianti esistenti e di aumentarne la fruibilità, tenendo conto dell’evoluzione della pratica sportiva e delle nuove abitudini di alcune fasce della popolazione.
Infine, sul fronte della promozione sportiva, si ribadisce la volontà di attivare nuove strategie rivolte a tutte le fasce della cittadinanza, proseguendo nella direzione intrapresa con progetti come “Crescere con il Movimento” (rivolto ai bambini della scuola primaria) e “Muoviti che ti fa bene”.
Se, da un lato si pensa di rendere l’intera città come luogo sportivo, favorendo iniziative ed eventi (tornei interdisciplinari, “miniolimpiadi”, ecc.) nei luoghi pubblici, già nel bilancio 2016 è stato prevista per la prima volta l’istituzione di un fondo economico per favorire l’accesso alle discipline sportive da parte di tutti i bambini. Un ruolo fondamentale viene assegnato al rapporto con il mondo della scuola, mentre si guarda con interesse anche alle possibilità di sviluppo del Turismo Sportivo.
Infine, ma certo non ultima per rilievo, viene sottolineata l’importanza dello sport come strumento di prevenzione per patologie e infortuni, ed elemento irrinunciabile per un corretto stile di vita.