Edizione record con 149 atleti in gara. Bonaccini: “Un altro appuntamento di grandissimo livello per l’Emilia-Romagna sempre di più terra dello sport”
BOLOGNA – Un altro grande appuntamento per l’Emilia-Romagna terra di sport. Sono infatti al via i Campionati italiani paralimpici di tennistavolo, previsti dal 20 al 23 maggio a Cadelbosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia.
Un’edizione da record, presentata lunedì 17 maggio in videoconferenza stampa in Regione, non solo per la partecipazione di 149 atleti, ma anche perché tra loro ci saranno diversi campioni che hanno già conquistato l’ammissione alle Paralimpiadi di Tokyo e altri che se la disputeranno tra poche settimane al Torneo Mondiale di Qualificazione Paralimpica di Lasko, in Slovenia.
Dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia lo scorso anno, un ritorno all’attività agonistica, dunque, nel rispetto delle norme previste per la tutela sanitaria e la prevenzione del contagio da Covid-19.
Un banco di prova importante per i tanti pongisti che si confronteranno per la prima volta nella palestra comunale del comune reggiano, un impianto che negli ultimi anni ha ospitato tornei nazionali di categoria e Veterani e che lo scorso anno avrebbe dovuto essere la sede degli Assoluti, anche questi annullati per l’emergenza sanitaria. Ora lo svolgimento dei Campionati italiani, nella speranza che davvero siano gli ultimi senza pubblico.
I Campionati italiani paralimpici di tennis tavolo arricchiscono il calendario di appuntamenti sportivi nazionali e internazionali in programma in Emilia-Romagna. Un calendario a 360 gradi che spazia tra le più diverse discipline, tutte con un largo seguito di appassionati.
“È davvero bello poter dare il benvenuto in Emilia-Romagna ad altri atleti di grande livello, che da giovedì prossimo si sfideranno nei Campionati italiani paralimpici di tennistavolo– afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Questa Regione crede nello sport ed è ormai la terra dello sport, straordinario strumento di valorizzazione del territorio. Basta guardare alle due settimane che abbiamo davanti: il 20 l’appuntamento di Cadelbosco di Sopra, il giorno prima, mercoledì, la Finale di Coppa Italia al Mapei Stadium fra Atalanta e Juventus, da domani a Parma l’Emilia-Romagna Open femminile, un WTA 250 con le sorelle Williams e le nostre Giorgio ed Errani, solo per citare alcune fra le partecipanti, e da lunedì 22 a Montechiarugolo l’Emilia-Romagna Open maschile, ATP 250 che vedrà scendere in campo Sonego, Musetti, Travaglia e Caruso solo fra gli azzurri. Per non dire della Volley National League a Rimini dal 25 maggio, con le migliori 32 squadre al mondo maschili e femminili. Il nostro impegno passa per grandi appuntamenti come questi, o il Gran Premio di Formula 1 di Imola, la finale di Supercoppa di calcio, il Giro d’Italia che proprio in questi giorni vede l’Emilia-Romagna protagonista, ma anche per lo sport di base e l’attività motoria, grazie a un piano regionale di riqualificazione dell’impiantistica sportiva senza precedenti. E a proposito di impianti vorrei ricordare il nuovo ‘Centro italiano paralimpico del Nord Italia’ che sta sorgendo a Villanova d’Arda, nel piacentino. Un progetto che abbiamo sostenuto con forza e che diventerà la prima struttura polifunzionale pubblica nel Paese dedicata agli sport paralimpici e alle pratiche riabilitative”.
“Tutti coloro che mi conoscono- spiega il vice presidente della Federazione italiana tennistavolo, Paolo Puglisi– sanno quanto sia personalmente legato al movimento paralimpico, che ci regala da anni grandissime soddisfazioni nelle maggiori manifestazioni internazionali, grazie allo straordinario lavoro del direttore tecnico Alessandro Arcigli, del suo braccio destro Donato Gallo, di tutti coloro che collaborano tecnicamente con loro e, soprattutto, dei nostri fantastici atleti. Ciò che però mi inorgoglisce non sono soltanto i traguardi agonistici raggiunti, ma anche i numeri in continua crescita delle persone con disabilità che si appassionano al nostro sport. Il record di 149 atleti presenti alle competizioni è la punta di un iceberg composto da uomini e donne che hanno conosciuto il tennistavolo nelle Unità Spinali o da studenti che ne sono entrati in contatto all’interno delle scuole, attraverso il nostro progetto “TennistavolOltre Plus”, e hanno deciso di continuare a praticarlo».
“Parlare del tennistavolo paralimpico italiano significa raccontare una storia di resilienza, di un movimento che riesce a coniugare alla perfezione l’aspetto agonistico con quello inclusivo – ha sottolineato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – . Oggi il team azzurro è una delle più belle realtà nel panorama internazionale di questa disciplina. Si tratta del risultato di una Federazione che ha investito risorse e competenze per la crescita del paralimpismo, che sta lavorando alacremente per mettere tutti i suoi atleti nelle condizioni di ben figurare a livello internazionale e che, altresì, ha sempre considerato olimpici e paralimpici come parte dello stesso gruppo. Sono particolarmente lieto che questo evento si svolgerà in una terra come l’Emilia- Romagna, storicamente fucina di campioni ma anche territorio che sa porsi sfide ambiziose, affrontandole e superandole con quella mentalità e quello spirito che ne fanno una delle regioni più all’avanguardia del nostro Paese. Da parte mia giunga a tutti voi l’augurio affinché questi Campionati italiani possano rappresentare una tappa del ritorno alla normalità e un’ulteriore occasione per promuovere la diffusione dello sport come strumento privilegiato per diffondere l’idea di società più inclusiva e attenta ai diritti di tutti, nessuno escluso”.
“È un grande onore per questo Comune poter ospitare una manifestazione di tale portata e interesse- ha detto Luigi Bellaria, sindaco di Cadelbosco di Sopra-. Per una piccola realtà come la nostra si tratta di evento unico nella storia. Ciò che mi preme sottolineare, come sindaco ma anche come cittadino di Cadelbosco, non è solo l’importanza dell’evento sportivo, ma anche la matrice inclusiva che lo sport paralimpico porta con sé, vero e proprio cardine per la nostra società, acceleratore fondamentale di un rinnovamento culturale e sociale. Lo svolgimento dei campionati sarà occasione importante per il nostro territorio, comprese le strutture ricettive e gli esercizi commerciali che nei giorni dell’evento ospiteranno questi straordinari atleti e le loro famiglie”.
Ha portato la sua testimonianza Carlotta Ragazzini, giovane atleta di Faenza, che ha già raggiunto importanti traguardi. “I Campionati Italiani- ha sottolineato Carlotta- non si sono mai svolti nella mia regione e questa prima volta per me significherà un’emozione in più. Peccato che siano a porte chiuse, le mie amiche mi hanno sempre chiesto di avvisarle quando ci fossero state delle gare vicine e questa volta che è capitato non potranno seguirmi e fare il tifo per me. In classe 4 ho già vinto i titoli assoluti di singolare e doppio misto, con Matteo Orsi, nel 2019 e punterò a confermare il successo in singolare. Precedentemente mi ero aggiudicata l’oro giovanile nel 2017 e nel 2018 e fra gli esordienti nel 2017”.