RAVENNA – Che Ravenna sia capitale del mosaico nel mondo è cosa risaputa,ma spesso non viene ricordato che è, anche, tra le capitali della musica, dove troneggia la figura del grande Riccardo Muti, direttore d’orchestra famoso nel mondo. Però, aspetto che a volte passa in sordina, nell’ universo musicale parallelo, spesso risplendono gioielli musicali che solo i veri cercatori aurei riescono a trovare. È il caso dell’evento del 19 dicembre al Teatro Alighieri-Sala Corelli, dedicato alla musica argentina e al tango che si è concluso con una standing ovation corale, e non si trattava dei soliti mostri sacri provenienti dall’estero, ma “semplicemente”di grandi artisti del nostro territorio che hanno scaldato i cuori e non solo, vista la fredda serata di un inverno che bussa alle porte.
Un evento tra concerto e milonga,nel senso argentino del termine, una serata armoniosa che ha visto un primo tempo dedicato alla musica classica argentina, con perle musicali rarissime da ascoltare, come le danze di Ginastera, maestro di Piazzolla, suonate magistralmente dall’istrionico, nell’accezione“Aznavouriana” del termine, neologismo che unisce il passato al presente, Raffaello Bellavista nato a Voltana ,ormai terra di talenti romagnoli e trasferitosi tra i boschi di Brisighella, borgo bellissimo e patria storica di grandi artisti da sempre, infatti il concerto si è concluso con la consegna del celeberrimo olio Brisighello prodotto dalla Cooperativa Agricola Brisighellese.Sul palco accanto al pianista baritono, una cantante poco conosciuta ,ma che nessuno dimentica dopo l’ascolto, Stefania Cattani, due splendidi tangueri romagnoli Sara Plazzi e Cristian Servidei, vere Facce da Tango,riprendendo il nome della loro scuola a Ravenna e da un’ istituzione del ricchissimo parterre della musica ravennate, un eclettico fisarmonicista,che vive la musica a 360 gradi non solo perché suona “alla grande”, ma in quanto vive circondato da artisti di tutti i generi del pianeta musicale romagnolo, tra strumenti classici, multietnici e senza tempo: Luca Vassura.
Ad introdurre la serata Marco Maretti patron di Teodora Tango Marathon.
Più che un concerto,un vero dono musicale per tutti i melomani e gli appassionati, non di un genere , ma della grande musica e dell’arte totale ,in quanto l’Associazione Accademia del Melo Silvestre che ha organizzato l’evento nello spirito fondativo del sincretismo artistico, ha pensato bene di arricchire la serata con un piccolo dono a tutti gli spettatori che sono riusciti a trovare posto, un petit livre, ristampa artistica, di un testo di Alfredo Panzini, obliato scrittore romagnolo, dei primi del ‘900, dedicato alle pinete di Ravenna che già dalla fine dell’Ottocento correvano seri rischi. Un piccolo libro, molto raffinato,stampato da un’altra eccellenza romagnola la casa editrice e stamperia d’arte Carta Bianca di Faenza.Siamo rimasti quasi senza parole, solo poche per ringraziare tutti per lo splendido dono natalizio, Amministrazione compresa che ha creduto nel progetto, ma soprattutto gli artisti a riprova che la Romagna è terra di grandi passioni, grandi cantanti,grande musica.
UNA RAVENNA D’ORO
RINGRAZIA LA MUSICA ARGENTINA
DEL PAPÀ NOEL