Duplice la posizione espressa. Da un lato l’appello al Governo, affinché metta a punto velocemente la normativa di merito, nel rispetto del quadro legale europeo, per salvaguardare il sistema, il lavoro e le microimprese di questo settore. Dall’altro il forte auspicio affinchè la Regione Emilia-Romagna sia il punto di riferimento politico e amministrativo per fornire gli indirizzi per le evidenze pubbliche degli Enti locali, nel caso malaugurato in cui non si arrivi a una legge nazionale definita, per evitare un pericoloso approccio differenziato tra località.
Siamo entrati nel 2024 e la Commissione Europea ha ribadito l’inevitabilità delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni demaniali. Gli Enti locali, penalizzati dalla scarsità di personale e risorse, rischiano di dover affrontare un’enorme mole di lavoro nuovo e complesso in pochissimi mesi, mettendo in grave difficoltà se stessi e le imprese.
L’incertezza sulle concessioni, insomma, continua a mettere a rischio e in grave difficoltà il modello turistico emiliano-romagnolo: aperto, accessibile, a prezzi popolari, innovativo, organizzato e aggregato, che esprime un servizio di salvamento tra i migliori al mondo e la capacità di indirizzare risorse collettive verso investimenti di interesse comune a partire dalla difesa della costa.
«Le osservazioni del Presidente Mattarella mettono in luce come serva fare presto e fare bene. Nella chiarezza totale, questa volta, perché siamo ormai al termine anche dei tempi supplementari, al di là dei quali non vi sarebbero più margini per garantire continuità e futuro ad un settore fondamentale per il nostro turismo, come quello balneare. Il Governo si confronti immediatamente con l’Unione Europea – sottolinea Paolo Lucchi, Presidente di Legacoop Romagna – facendo valere le caratteristiche straordinarie del nostro sistema, dalla capacità di dare lavoro a tante famiglie alla forza di aggregarsi ed essere solidali anche nell’innovazione».
«Occorre tenere ben presente ed evitare il rischio di compromissione di un sistema efficiente e solidale, come quello delle cooperative tra stabilimenti balneari – chiosa Stefano Patrizi, Responsabile balneazione di Legacoop Emilia-Romagna – in grado di fornire servizi fondamentali per la sicurezza della comunità e dei turisti. Bisognerebbe anzi cogliere l’occasione per valorizzarne le potenzialità e il lavoro svolto».
Aderiscono a Legacoop Emilia-Romagna 14 cooperative di imprenditori balneari: Cooperativa stabilimenti balneari dei Lidi Estensi e Spina, Cooperativa Bagnini di Cervia, Cooperativa Stabilimenti Balneari di Cesenatico, Cooperativa Bagnini Gatteo Mare, Cooperativa Bagnini di Bellaria Igea Marina, Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini, Cooperativa Bagnini di Riccione, Cooperativa Bagnini Adriatica Riccione, Cooperativa Bagnini Riviera Riccione, Cooperativa Bagnini Misano, Cooperativa Marinai Salvataggio Misano, Consorzio Servizi Spiaggia Misano, Cooperativa Nautilus, Cooperativa Bagnini Cattolica.
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