L’assessore Mezzetti annuncia impegno “perché siano adottati i provvedimenti tempestivi e le misure idonee a garantire le erogazioni”, in seguito all’annullamento da parte del Tar del decreto che disciplina il Fondo
BOLOGNA – “Forte preoccupazione” ma anche impegno “perché siano adottati i provvedimenti tempestivi e le misure idonee a garantire le erogazioni degli stanziamenti”.
L’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, entra nel merito dell’annullamento, da parte del Tar del Lazio, del decreto ministeriale che disciplina il Fus, fondamentale strumento statale di finanziamento dello spettacolo dal vivo in Italia.
“Registro una diffusa preoccupazione, che è anche nostra– ha commentato l’assessore Mezzetti- per le conseguenze della sospensione o dell’interruzione del sostegno statale a un sistema costituito in regione da centinaia di associazioni, fondazioni e imprese alle quali dal Fus nel 2015 sono stati assegnati oltre 17 milioni di euro”.
Il ruolo rilevante che le imprese culturali della regione rivestono in ambito anche economico, oltre che culturale e sociale, è stato recentemente evidenziato nell’ultimo rapporto “Io sono cultura”, di Fondazione Symbola e Unioncamere. Nel solo settore dello spettacolo dal vivo, dall’ultima rilevazione fatta dall’Osservatorio regionale dello spettacolo, sono impiegate 7.457 persone.
“Per scongiurare danni al settore– ha aggiunto l’assessore regionale- sono già in stretto contatto con il Ministero, perché siano adottati i provvedimenti tempestivi e le misure idonee a garantire le erogazioni degli stanziamenti per il 2016 e dei saldi riferiti al 2015, in molti casi non ancora liquidati. Il rallentamento, o peggio la paralisi del sostegno statale segnerebbe un arretramento culturale e occupazionale difficilmente sanabile”. /Va. Ma.