Ravenna

SOUNDSCREEN FILM FESTIVAL VI edizione, Ravenna: Chiusura e ringraziamenti

I giurati Jazza e Anita Rivaroli – foto di Luca di Giorgio

25 settembre – 3 ottobre 2021 Palazzo del Cinema e dei Congressi

RAVENNA – 5 sonorizzazioni, 46 film provenienti da 26 nazioni, con 32 anteprime, 19 le registe donne (tra cui la vincitrice del Premio al Miglior Lungometraggio Lisa Rovner, per Sisters With Transistors), 4 premi consegnati, 9 intensi giorni di proiezioni, anteprime, ospiti ed eventi: la sesta edizione di SOUNDSCREEN FILM FESTIVAL – la rassegna organizzata dall’Associazione Culturale Ravenna Cinema in convenzione con il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Bronson Produzioni e OpenDDB Produzioni dal Basso – si è chiusa con una calorosa risposta del pubblico.

Nel congedarsi e rinnovare l’appuntamento alla prossima edizione Soundscreen Film Festival ringrazia per voce del suo Direttore Artistico Alberto Bucci:

“Prima di tutto ringraziamo il pubblico che ci ha seguito, soprattutto negli eventi sonorizzazioni. Ringraziamo senza retorica i partner istituzionali e privati che sostengono il Soundscreen, il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, il MiC – Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Ringraziamo tutti coloro con cui abbiamo collaborato nella realizzazione del Festival, Bronson Produzioni, Fondazione Flaminia, Cineteca di Bologna, OpenDDB. Ringraziamo i registi di tutti i film del festival e tutti gli artisti che hanno realizzato le sonorizzazioni. Ringraziamo i giurati Laura Agnusdei, Gianluca “Jazza” Guerra, Anita Rivaroli. Ringraziamo tutto lo staff. E soprattutto un pensiero a uno dei fondatori del festival, che ora non c’è più: Maurizio Principato”.

Identità del SOUNDSCREEN

Un altro tipo di cultura è possibile: intellettuale senza essere accademica, popolare senza essere populista, intelligente senza essere noiosa, artistica senza essere incomprensibile. Il festival vuole generare una nuova cultura del cinema, mostrando le sue nuove forme e i generi alternativi, un raffinato cinema della biodiversità fatto di idee geniali, grandi visioni e potentissime emozioni; ed esplorando nella contemporaneità il rapporto sempre fecondo con cui il cinema si fa influenzare dalla musica e viceversa: con particolare riferimento alla musica contemporanea, popolare, etnica, di ricerca. Un festival di cinema aperto a tutte le dimensioni dell’arte.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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