Un gemellaggio quindi nel nome della cultura, dell’arte e delle tradizioni
Alla cerimonia anche una significativa presenza mercatese, dall’Assessore Giulia Paci, al presidente della Pro Loco Giampiero Rossi, al presidente dell’Auser Ruscelli Tonino e Donatella Balzani dell’associazione I Fogli Volanti, delegazione che ha portato in dono i prodotti tipici del territorio come l’inimitabile pagnotta mercatese e il vino Famoso.
Queste le parole del Sindaco Monica Rossi “ l’importanza dell’evento va al di là dell’intento di onorare il Maestro Lorenzo Ferri il gemellaggio è occasione di scambio di esperienze, conoscenze e valori, confronto costruttivo di opinioni e arricchimento reciproco, ringrazio il Comune di Cave per la calorosa accoglienza e per l’opportunità”
La proposta di gemellaggio, ricordiamo che è stata discussa in consiglio comunale in data 30/11/2022 ed ha ottenuto parere favorevole e all’unanimità.
Lorenzo Ferri, scultore e pittore originario di Mercato Saraceno. Precoce, come molti della sua generazione, ci ha lasciato molte opere e i suoi studi sulla Sacra Sindone sono conosciuti a livello internazionale. A 24 anni si trasferisce e lavora a Buenos Aires (Argentina) e quando torna a Roma inizia l’attività di insegnante, che proseguirà anche a Bengasi (Libia) e a Salerno. Dopo aver visto la riproduzione fotografica della Sindone, nel 1929, concepisce il progetto di ricostruirne il Volto e nel ’39 manda i risultati dei suoi studi al Primo Convegno Nazionale sulla Sindone, a Torino. Collabora con la rivista “Perseo” con articoli sull’arte e sperimenta un metodo originale per l’insegnamento del disegno nelle scuole, precorrendo la riforma. Al Primo Convegno internazionale di studio sulla Sacra Sindone (Roma, 1950) presenta il suo materiale artistico e scientifico ed è ricevuto in udienza privata da Papa Pio XII, al quale mostra il volto di Gesù Cristo. Tra il ’68 e il ’73 completa la ricostruzione del corpo sindonico e illustra i suoi studi ad Umberto II di Savoia. Prepara una grande Mostra Sindonica da tenersi l’anno Santo ’75, ma sarà realizzata postuma nel 1978.Le sue opere si possono ammirare, in Italia a Nocera, Salerno, Roma, Poggio Bustone, S. Maria della Foresta, Aquino, Monterotondo; a Parigi (Istituto S. Giuseppe di Cluny), in Irlanda (Santuario di Knock), Indonesia (Sacrario di Djakarta). Lorenzo Ferri muore a Roma il 25 febbraio 1975, stroncato da un infarto e le sue ceneri riposano ai piedi della maestosa statua del Cristo Risorto nel Cimitero di Prima Porta. A questo celebre artista e studioso della Sacra Sindone è dedicato il Museo Ferri che si trova a Cave presso l’ex convento degli Agostiniani.
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