Il Teatro dei Filodrammatici in scena con un attualissimo testo di Barrie Keeffe ambientato nell’Inghilterra delle leggi Suspect Under Suspicion
REGGIO EMILIA – 1979, Inghilterra. Due agenti di turno in una caserma della periferia di Londra nella notte che porterà alla vittoria della Tatcher, scommettono su quale sarà il partito vincitore.
Nel Regno Unito sono in vigore le leggi SUS (Suspect Under Suspicion), in italiano “sospetti da sospettare”, che consentono legalmente alla polizia di fermare e perquisire chiunque, solo sulla base di un sospetto. Viene prelevato un uomo di colore. Gli agenti lo fanno infuriare, convinti che possa essere carne fresca per il governo entrante, entusiasta all’idea di mostrare i muscoli attraverso legge e ordine.
Venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio al Teatro Piccolo Orologio, alle ore 21.00, andrà in scena Sospetti (SUS) di Barrie Keeffe, con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Umberto Terruso, con la regia di Bruno Fornasari, produzione Teatro Filodrammatici di Milano.
Lo spettacolo esplora con lucidità e sarcasmo il potere come forma di abuso.
Messo in scena per la prima volta nel 2011 al Teatro Filodrammatici, il testo di Keeffe è, purtroppo, ancora attuale e necessario; un’occasione per affermare la volontà di guardare agli errori del passato recente e, con lucidità, diventare tutti spettatori consapevoli, affinché tali errori non si ripetano.
“Tutto succede in una sala interrogatori – introduce il regista Bruno Fornasari – ma la scena è volutamente scarna, citata, fredda. Karn e Wilby, i due poliziotti, giocano con Delroy al gatto col topo, cercano di spiazzarlo, destabilizzarlo, costringerlo ad ammettere qualcosa di cui sono già assolutamente certi. Il loro è un interrogatorio accurato nella strategia ma fondamentalmente scorretto nella procedura, dato che, implicando la colpevolezza dell’accusato, mira più alla conferma delle loro supposizioni che all’accertamento dei fatti. Proprio questo aspetto, oltre all’atteggiamento razzista dei due uomini, è di fondamentale importanza nell’arco della pièce, poiché chiunque potrebbe essere vittima di un tale processo sommario, privo di evidenze e finalizzato alla sbrigativa definizione di un colpevole. In tempi di paranoia globale, l’attualità del tema balza subito agli occhi. Per questo l’abbiamo scelto”.
Il Teatro Filodrammatici racconta, a suo modo e senza pretese, le stratificazioni intellettuali che la contemporaneità ci pone davanti. Che si tratti di drammaturgia curata dal duo Amadio/Fornasari o scritta da autori stranieri e nazionali, la lezione scespiriana è stata raccolta cercandola nella realtà del quotidiano.
Con questo spirito sono stati portati in scena tanti spettacoli amati dal pubblico, da Parassiti fotonici a N.E.R.D.s – sintomi, apprezzatissimi nelle scorse stagioni del Teatro Piccolo Orologio, da girotondo.com a Collaborators a Il turista. Anche quando si esplorano i mostri sacri della tradizione letteraria ed epica, come nel caso di Iliade, Antigone ed Enea, la cifra artistica non viene tradita, anzi: più la contemporaneità emerge, più viene evidenziato quel processo di universalizzazione che il teatro sa bene raccontare.
Sabato 1 febbraio, prima dello spettacolo alle ore 18.00 allo Spazio Culturale Orologio, l’incontro ad ingresso libero Sospettiamo di capirci qualcosa. Il teatro come veicolo per indagare la nostra società, tra online e offline.
Con Tommaso Amadio, attore e direttore artistico Teatro Filodrammatici di Milano; Alfredo Colella, esperto di comunicazione digitale; Mirco Carrattieri, storico e direttore dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri; modera Clizia Riva, docente ed esperta di percorsi genocidiari del Novecento.
Una chiacchierata sul teatro e sulla cultura come strumenti in grado di sviluppare un discorso critico sui tempi che stiamo vivendo, parlando di come la propaganda online e le fake news hanno ormai invaso il nostro modo di vivere quotidiano e cambiato il nostro approccio nei confronti dei vari media.
Nei giorni di spettacolo la biglietteria apre alle 19.30, con possibilità di fare aperitivo prima di entrare in sala, in collaborazione con il Centro Sociale Orologio.
Biglietti: €14 – €12. Per informazioni e prenotazioni: biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30.