Ora si apre l’iter della valutazione tecnica che stabilirà quali progetti possono essere ammessi al voto: dal 12 settembre al 5 ottobre, saranno infatti residenti e city user (persone che vivono, studiano, lavorano o svolgono attività di volontariato a Piacenza) a esprimere la propria scelta
La fase di raccolta delle idee, chiusasi il 2 giugno scorso, ha portato alla presentazione di 47 proposte distribuite in ciascuna delle 7 macro-aree in cui è stato idealmente suddiviso il territorio di Piacenza: un ottimo risultato in termini di partecipazione. I progetti per migliorare gli spazi pubblici – inviati anche in questo caso da residenti e city user – prevedono interventi in vari ambiti: dagli spazi aggregativi, alle aree verdi, alla rigenerazione urbana.
Nelle prossime settimane le proposte saranno analizzate da una Commissione tecnica, che ne verificherà fattibilità e conformità con i criteri fissati dall’Amministrazione. I tecnici lavoreranno con il costante coinvolgimento dei proponenti per perfezionare le proposte, individuando anche eventuali modifiche opportune o necessarie, formulando inoltre una stima dei costi previsti e definendo nei dettagli i progetti.
Solo al termine di questa fase si conosceranno le proposte che concorreranno al voto, aperto a tutti gli abitanti di Piacenza – o a coloro che frequentano la città per le ragioni sopraccitate – purché abbiano compiuto 16 anni. Ciascuno potrà esprimere almeno tre preferenze e potrà votare solo una volta, online o nelle postazioni che verranno appositamente allestite in città tra il 12 settembre e il 5 ottobre.
Saranno finanziati i progetti più votati: almeno 7 o qualcuno in più, fino all’esaurimento dei 210 mila euro stanziati dall’Amministrazione comunale. Per evitare che gli interventi si concentrino in poche aree della città e che altre rimangano escluse, è stato fissato un limite di due progetti finanziabili per ciascuna delle 7 zone in cui è stata suddivisa la città attraverso i Laboratori di quartiere.
Si ricorda che, per poter concorrere al Bilancio Partecipativo, i progetti devono essere di interesse pubblico e riguardare aree potenzialmente accessibili da tutta la cittadinanza. Non devono essere in conflitto con progetti preesistenti né con strumenti di pianificazione territoriale già approvati. Gli interventi possono comportare solo spese per investimenti in opere pubbliche o per l’acquisto di beni durevoli. Non sono ammesse spese per servizi, consulenze, attività professionali e/o lavorative. I progetti con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla transizione ecologica saranno premiati con una maggiorazione del 10% sui voti ottenuti (bonus). Il costo stimato degli interventi deve essere compreso tra i 20.000 e i 30.000 euro IVA inclusa.
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