Tre giorni di anteprime, proiezioni, incontri, presentazioni di libri, spettacoli e musica
Some Prefer Cake anche quest’anno celebra la ricchezza del cinema lesbico, proponendo 22 produzioni indipendenti da tutto il mondo che, attraverso una varietà di generi e linguaggi (dalla commedia all’horror, dalla fantascienza alla satira, dal documentario all’animazione) affrontano temi fondamentali all’interno della comunità lesbica: l’importanza della visibilità come pratica politica, le narrazioni delle diverse forme ed esperienze di attivismo, la costruzione della memoria, lo sguardo lesbico nella creazione artistica, le relazioni affettive, i corpi, la cura, l’amore nelle sue infinite forme.
La presentazione del festival si è tenuta il 21 settembre in conferenza stampa a Palazzo d’Accursio. Sono intervenute la vicesindaca Emily Clancy che ha ricordato: “L’importanza di avere in Italia un festival del cinema lesbico, ormai entrato nella programmazione culturale cittadina, che consente di avere a disposizione rappresentazioni e identificazioni per sentirsi libere nel vivere il proprio orientamento sessuale con serenità. Dal punto di vista del contrasto alle discriminazioni, l’impatto culturale di iniziative come queste è fondamentale”.
Porpora Marcasciano, presidente della commissione Parità e pari opportunità, ha ricordato il ruolo del festival nel creare “la sorellanza e la possibilità di incontrarsi della comunità, attorno a un festival della visibilità lesbica tra i più importanti di Europa”.
Il festival è organizzato dall’associazione Luki Massa Aps, con la direzione artistica dell’agenzia Comunicattive e il coordinamento di Teresa Sala, con il sostegno del Comune di Bologna nell’ambito di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna-Territorio Turistico Bologna-Modena, e nell’ambito del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+ nella città di Bologna 2022-26, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia-Romagna Film Commission e del Master Gemma in Studi di genere e delle donne dell’Università degli Studi di Bologna e la sponsorship di Berberè Pizzeria.
Tutti i film sono sottotitolati e, grazie anche al supporto dell’associazione Micce, gli incontri avranno la traduzione simultanea in LIS per garantirne la fruibilità alle persone sorde segnanti. Tutti gli spazi del festival sono accessibili alle persone in sedia a rotelle.
IL PROGRAMMA IN SALA
Il festival inaugura nella Sala Berti del Nosadella venerdì 22 settembre alle 19, con il concerto live “Ci siamo rotte” delle Cadavere Squisite, a cui seguirà la proiezione in anteprima regionale del cortometraggio di animazione Luki di Marta Bencich. Già presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma, il corto racconta le origini e l’infanzia da spirito libero di Luki Massa, l’attivista lesbica e femminista che ha ideato Some Prefer Cake, scomparsa prematuramente nel 2016.
In sala si alterneranno poi, nelle due giornate e mezza di programmazione, 4 lungometraggi narrativi, 4 documentari e 6 corti in concorso, introdotti dalle programmer del festival Giulia De Rocco, Federica Fabbiani, Helena Falabino, Silvia Radicioni, Lucia Tralli.
Le fiction spaziano dalla commedia spagnola La Amiga de mi amiga di Zaida Carmona (venerdì 22 h. 21), sitcom lesbica che si svolge nei bagni, nei letti e per le strade di Barcellona, alla storia di 3 giovani amiche kosovare raccontata da Luàna Bajrami in La collina dove le leonesse ruggiscono (sabato 23 h 16.30), dalla storia d’amore horror Attachment (sabato 23 h 19.45) del regista danese Gabriel Bier Gislason, fino al brasiliano Fogareu di Flávia Neves, storia, al confine tra reale e fantastico, della giovane Fernanda alla ricerca delle sue origini, in programma in anteprima nazionale domenica 24 alle 14.
Il programma dei documentari partirà sabato 23 alle 14.30 con il biopic in anteprima italiana Ilse Fuskova di Liliana Furió e Lucas Santa Ana, storia della attivista autrice dei Quadernos Lesbianos, che per prima si rese visibile come lesbica al grande pubblico in Argentina.
Momento di punta del festival sarà, sabato 23 settembre alle 18, ancora in anteprima nazionale, la proiezione del documentario Jewelle – A Just Vision di Madeleine Lim, in presenza (per la prima volta in Italia) della regista e della protagonista, ospiti del festival dagli Stati Uniti. Ioway e Wampanoag, nera e capoverdiana, femme lesbica, Jewelle Gomez è una scrittrice pluripremiata, autrice all’inizio degli anni ’90 di The Gilda Stories, primo romanzo che mette in scena una vampira nera, vincitore del premio Lambda. È stata protagonista di numerosi movimenti per la giustizia sociale: dal Black Power nella Boston di fine anni ’60 all’attivismo contro l’AIDS nella New York di metà anni ’80 fino al Matrimonio paritario nella San Francisco degli anni 2010. Un’icona vivente del movimento lesbico nero statunitense, ritratta in questo bellissimo documentario dallo sguardo della regista Madeleine Lim, attivista asiatico-americana che ha fondato il movimento SAMBAL (Singaporean & Malaysian Bisexual Women and Lesbians) e dirige il Queer Women of Color Media Arts Project (QWOCMAP), organizzazione no profit che promuove la creatività e le opere artistiche di donne LBT di colore.
Si prosegue ancora sabato alle 21.45 con Fierce: A Porn Revolution di Patrick Muroni, che racconta la storia del collettivo svizzero Oil Productions nella realizzazione di porno etici e dissidenti in grado di creare un’altra visione del desiderio e della sessualità. Domenica 24 spazio invece al fumetto queer con No Straight Lines di Vivian Kleiman (h. 16), che sarà presentato in sala da Elisabetta Mongardi dell’associazione Hamelin.
Saranno invece concentrati nella mattinata di sabato 23 settembre i Corti a colazione (colazione alle 9.30 e inizio proiezioni alle 10.00): aprirà la lunga carrellata di corti Bad Lesbian, un lavoro dedicato alla violenza nelle relazioni lesbiche che sarà introdotto dalle operatrici della Linea Lesbica e antiviolenza dell’associazione Lesbiche Bologna. A seguire Losing The Spark, corto di fantascienza di Amanda Callas, Los Huevos, storia d’amore tra due donne mature, di Yolanda Moreno Torrado, Holding Moses di Rivkah Beth Medow e Jen Rainin, che racconta l’esperienza di un’artista queer come caregiver del figlio disabile, Kingdome, satira comica di Joanna Vymeris che mette al centro della scena l’arte sottorappresentata del drag king. A chiudere questo slot di proiezione sarà il documentario corto Love, Barbara di Brydie O’Connor, un ritratto della pionieristica regista sperimentale Barbara Hammer con gli occhi della sua compagna, presentato in collaborazione con Archivio Aperto (che proprio a Barbara Hammer dedicherà una retrospettiva nella prossima edizione).
Fuori concorso, invece, i 6 corti erotici femministi della serata Lesbian Pleasure, preceduti dalla performance Fire di Ambrita Sunshine (venerdì 22 h. 23) e il lesbian cult The Watermelon Woman della regista afroamericana Cheryl Dunye, ospite del festival nel 2012, la cui proiezione (domenica 24 h. 11.00) è organizzata in collaborazione con il Centro di documentazione Flavia Madaschi de Il Cassero Lgbti Center e introdotta dalla sua responsabile Sara De Giovanni.
LA GIURIA
La giuria di qualità, composta da Isabella Borrelli (attivista ed esperta di comunicazione), Cecilia Fasciani (documentarista e giornalista visuale), e Silvia Nugara (ricercatrice, giornalista culturale e critica cinematografica) per la sezione Documentari, e da Sofia Karakachoff (direttrice della fotografia e videomaker), Luce Scheggi (divulgatore di tematiche legate alla violenza di genere e alla comunità Lgbtq+), e Noah Zoratti (studentessa al Naba di Milano e co-creatrice del progetto di divulgazione antiabilista Sistemabile) per la sezione Fiction e Cortometraggi, proclamerà i film vincitori domenica 24 settembre alle ore 20. Alle 20.30 il festival chiuderà con la proiezione gratuita del film vincitore.
Come ogni anno anche il pubblico avrà la possibilità di votare i film alla fine di ogni proiezione.
NON SOLO FILM
Per tutta la durata del festival saranno esposte, in luoghi e modalità differenti, tre mostre.
Abstract. Con amore e rabbia è una selezione di scatti fotografici dall’archivio affettivo-politico di Caterina Lorenzetti, che attraversano vari aspetti della sorellanza lesbica e femminista, dalle immagini di lotta durante le manifestazioni di piazza a momenti di vita ed intimità all’interno della comunità.
Scuola di butch è invece la mostra di fumetti di Percy il Buio (Percy Bertolini) che proporrà le tavole del fumetto umoristico a puntate pubblicato settimanalmente su Instagram, in cui una vecchia scuola di polizia viene occupata da un gruppo di lesbiche butch e trasformata in una scuola primaria in cui bambine butch, lesbiche, trans, non binary imparano a trasgredire e ad autodeterminarsi in un mondo binario e eteronormato.
Nell’anno della morte di Lucy Salani, infine, Some Prefer Cake propone un ricordo e un omaggio alla storica attivista trans con La vita non muore mai, selezione di ritratti di Lucy realizzati dalla fotografa Luciana Passaro, che saranno proiettati in sala prima delle proiezioni in programma.
Nelle giornate di sabato e domenica Some Prefer Cake ripropone il format del pranzo con l’autrice: il 23 settembre alle 12.30 si svolgerà una presentazione incrociata degli ultimi due libri di Sara Ahmed tradotti in italiano, La promessa della felicità (Luca Sossella editore, 2023) e Un’altra cena rovinata (Fandango Libri, 2023) con due delle rispettive traduttrici, Laura Scarmoncin e Michela Baldo, mentre il 24 settembre sempre alle 12:30 Valentina Pinza, co-direttora de La Falla, dialogherà con Deborah Ardilli sulla nuova riedizione del testo cult di Monique Wittig Il corpo Lesbico (Vanda Edizioni, 2023). Entrambi gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Libreria delle donne di Bologna, che sarà presente con il proprio bookshop.
Ogni pomeriggio ci sarà inoltre uno spazio dedicato al dj set a cura della Collettiva Elettronika, collettivo di dj transfemministe queer di Bologna. Venerdì 22 dalle 18.00 sarà una selezione FLINTA* indie ad accogliere il pubblico in arrivo per l’aperitivo in giardino che precede l’inaugurazione. (*FLINTA è una sigla usata in lingua tedesca e sta per donne, lesbiche, persone intersessuali, non binarie, trans* e agender). Sabato 23 e domenica 24 appuntamento in giardino alle 18.30 rispettivamente con le Assi dj da Bari e con le resident dj della Collettiva.
Novità di questa quindicesima edizione sarà lo spettacolo di stand up comedy Queer Comedy Show di e con Sabrina Sabbra Russo, introdotto dall’intervento del Collettivo Grass* (domenica 24 h. 17.30): uno spazio esilarante dove riconoscersi come minoranze e riuscire a ridere delle proprie vite.
Associazione Luki Massa Nasce nel 2017 per proseguire il lavoro intrapreso da Luki Massa, attivista lesbica e femminista prematuramente scomparsa nel 2016. L’associazione organizza il festival di cinema lesbico Some Prefer Cake ed è impegnata nella conservazione e sistemazione dell’archivio di Luki Massa su 30 anni di vita del movimento lesbico in Italia. www.associazionelukimassa.org
Comunicattive Agenzia di comunicazione femminista che dal 2003 realizza iniziative di comunicazione politica ed eventi culturali in ottica di genere. Ha ideato numerose campagne di comunicazione sociale contro la violenza maschile sulle donne e l’omolesbobitransfobia e svolge interventi formativi sulla comunicazione di genere in scuole, centri antiviolenza, associazioni e collettivi. Da 15 anni partecipa ai percorsi femministi cittadini e nazionali. www.comunicattive.it
Some Prefer Cake ha la media partnership di La Falla, Radio Città Fujiko, Neu Radio, Bossy, la partnership di OpenDDB, Coordinamento dei Festival di cinema Lgbtq, Libreria delle donne di Bologna, Collettiva Elettronika, Archivio Aperto, Associazione Hamelin, Centro Documentazione Flavia Madaschi. Le associazioni Amalia donne in barca a vela, CLR coordinamento Lesbiche Romane, Lesbiche Bologna, Femminismi, Ombrella Viola, insieme a oltre 80 donatrici singole, hanno sostenuto il festival con una donazione.